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“Tornatene in Russia”: il vergognoso striscione contro Malwina Smarzek

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Di Redazione

In Polonia il secondo atto della semifinale dei playoff tra LKS Commercecon Lodz e Developres Rzeszow – concluso con la vittoria e la qualificazione alla finale della formazione ospite – è stato turbato da un episodio increscioso: a inizio partita un gruppo di tifosi della squadra di casa (a quanto sembra “istigati” dai supporter della squadra di calcio locale) hanno esposto uno striscione offensivo nei confronti di Malwina Smarzek, opposta del Developres. “Tornatene in Russia” l’invito rivolto alla giocatrice ex Bergamo e Novara, accompagnato dal simbolo del dollaro. Nel nome di Smarzek è stata inoltre evidenziata la lettera “Z”, simbolo dell’invasione russa in Ucraina.

Per i sostenitori di Lodz, l’opposta (che è rimasta in panchina lasciando il posto a Bruna Honorio) è considerata “colpevole” di essere rimasta alla Lokomotiv Kaliningrad nei primi giorni successivi all’inizio della guerra, salvo poi lasciare la squadra quando quest’ultima si è apertamente schierata a favore del regime di Putin, trovando un nuovo ingaggio in patria. La reazione del Developres è stata di forte indignazione, tanto che a fine partita le giocatrici hanno posato per un selfie facendo il gesto del silenzio nei confronti del pubblico locale.

Ho l’amaro in bocca – ha detto il capitano Jelena Blagojevic al portale serbo Sportklub abbiamo vinto, siamo arrivati ​​in finale, ma non possiamo essere del tutto felici. È meglio che non dica cosa penso di questa gente, le persone sono pazze! Ognuno commette errori, ognuno ha il proprio atteggiamento e si prende le responsabilità di ciò che dice, ma per me è inaccettabile insultare una ragazza in questo modo“.

Blagojevic ha rivelato di essere stata a sua volta oggetto di offese legate alla guerra: “Mi hanno ricordato che la Serbia sostiene la Russia, non sapendo che nei giorni precedenti sono andata a raccogliere aiuti per l’Ucraina e per i profughi arrivati in Polonia. Se la sono presa addirittura con la statunitense Kara Bajema e con altre ragazze. E quello che mi ha scioccato è che non sono stati solo i tifosi, ma anche i rappresentanti della società“.

(fonte: WP Sportowe Fakty, Sportklub)

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