SuperLega Top&Flop: questa è Trento. Travica re di Padova. Lube, cambiamo registro?

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Di Roberto Zucca

Sorpresoni natalizi. Una giornata così in Superlega non si vedeva da molto tempo. Cadono le due teste di serie, Perugia e Civitanova,sconfitte da due grandi prove rispettivamente di Padova e Milano. Soffre Modena, che riesce comunque ad uscire al foto finish rimontando Siena e riuscendo a dominare il tie break. Trento vince agilmente contro Ravenna e si riporta subito sotto la Sir, dimostrando di essere la compagine più in forma del campionato. Bene Monza, che gioca un quinto set memorabile e porta casa una vittoria in trasferta contro Castellana, così come Verona che ha la meglio contro Vibo sempre al quinto, dopo aver sconfitto Castellana in cinque parziali pochi giorni prima nel recupero. Bella vittoria di Latina nel derby infine contro Sora.

IL TOP:

Travica re di Padova. Una prova da capitano di frontiera, capace di dirigere la regia di un successo inaspettato,netto, che ha messo in ginocchio la capolista Perugia. Dragan gioca per quattro set con un Randazzo eccezionale, fermato solo da un infortunio sotto rete di cui ancora non si hanno dettagli e lancia Cirovic sul finale e Torres come assoluto protagonista assieme a Polo (su cui chiediamo a gran voce un interesse di Blengini per la futura nazionale). Ecco, finalmente, la Padova che tutti aspettavamo!

Milano, non vuole svegliarsi domani. Una domenica da sogno per i ragazzi terribili di Giani che mettono in crisi definitivamente Civitanova. Spinti da una prova senza sbavature di Abdel Aziz e Maar che mettono assieme 27 dei 75 punti che permettono questa vittoria storica e dai muri eccezionali di Kozarmenik, la Powervolley aggancia il quinto posto ed ora punta a grandi obiettivi. Complimenti Giani che ha saputo lavorare per uscire dal torpore iniziale di questa formazione nuova e vincente.

Kovacevic, Russell, che duo delle meraviglie! Trento continua a dimostrarsi la squadra più divertente del campionato e anche stasera offre uno spettacolo al Pala De Andrè proprio grazie al gioco delle sue bande. Quindici punti a testa e una prova al servizio e in attacco che segna il passo sul rendimento totale della Itas. Se Kovacevic mette a segno i punti decisivi, Russell riduce in poltiglie la difesa avversaria,servendo anche molto bene. Sarà bello vedere i due ragazzi terribili contro le squadre di testa nelle prossime settimane.

Brava Siena. Un punto a Modena, visti i risultati deludenti delle scorse settimane pare missione impossibile. La squadra toscana invece affila le unghie e diventa un tormento per gli avversari ben più blasonati, che riescono a domare Marouf e company solo nel quinto gioco. Su tutti buona prova di Ishikawa e il solito Hernandez, apparso emozionato di fronte a una squadra che si vocifera possa essere interessata a lui per una nuova stagione.

Che remuntada Monza! Sotto di due set,la squadra di Soli si dimostra solida e coraggiosa in Puglia. Orduna ilt erribile amministra l’ansia da prestazione dei suoi e dal terzo gioco lancia in volata Plotnitskyi che conclude a 21 punti ed un enorme Buti che mette a terra 13 palloni importantissimi. Mai così bene come quest’anno questo VeroVolley, che si posiziona subito dietro le quattro grandi del campionato.

Latina vince e convince. Con il rientro di Parodi, che sostituisce in grande stile Tosi come libero (la scuola di Cuneo si vede anche in questi momenti), Latina sigilla la quinta vittoria in campionato. Stern gira, Ngapeth ormai è una costante in attacco. Finalmente a Cisterna va in scena un volley spumeggiante e piacevole.

Verona bella ma in un soffio. Boyer-Solè non ci stanno e la Calzedonia rimane appigliata alla Coppa Italia. Una gara senza esclusioni di colpi che ha visto nei due bomber la chiave di svolta della partita. C’è ancora molto da fare e la stanchezza inizia a farsi sentire a metà stagione. Ma alcuni sprazzi di gara espressi oggi fanno ben sperare per il proseguimento della stagione.

IL FLOP:

Perugia troppo sicura beffata in quattro set. La faccia incredula di Bernardi a fine partita dice tutto. Perugia così male non aveva ancora giocato. Colaci ai microfoni Rai minimizza, ma è chiaro che stasera le orecchie basse sono d’ordinanza. Leon non incanta, Lanza e Atanasijevic non graffiano come sanno fare. Il centro di Galassi è molto poco performante. Dimenticare in fretta. Questa è l’unica cosa che si suggerisce alla squadra di Sirci. Lo spettro di Perugia-Monza è tornato.

Civitanova, cambiamo registro? Sembra ormai segnato il destino di questa Lube targata Medei che delude tutti, in primis il suo presidente. Una squadra costruita per stravincere, che oggi dimostra di non avere una chiara identità e di essere troppo individualista.Una squadra bella nella forma ma acerba nel contenuto, sconfitta da una Milano che si compiace delle sue sicurezze. Non basta la panchina lunga. Oggi nessuno si salva, stelle incluse. Anche Sokolov, sempre costante nel rendimento, si arrende a metà secondo set. Cambio di regime in vista?

Nonostante la vittoria, una Modena a tratti troppo nervosa, perde un punto che potrebbe risultare fatale nella griglia della Coppa Italia. Velasco accusa la stanchezza di molti atleti. Ingenerale pesa l’assenza di Holt, con Anzani costretto a fare gli straordinari. Bednorz non appare il solito atleta decisivo e Kaliberda viene chiamato nel corso dell’incontro per dare fiato ad una banda che oggi con il solo Urnaut non pare bastare. Si riparte da una sfida decisiva contro Trento che molto potrà dire sul proseguimento e sul finale del girone d’andata.

Peccato per i tifosi di Castellana, non presenti per protesta. La squadra pugliese mai come in questo momento ha bisogno di un supporto e di supporters. Buona gara per Falaschi e soci che anche oggi non basta a portare a casa l’intero bottino. Più Zanatta Buiatti e Zingel nella forma in cui si sono presentati oggi e qualche punticino in più potrebbe arrivare.

Ravenna ha poche attenuanti. C’era poco da fare contro questa Trento stasera. Pur nel flop del risultato, da segnalare la bella prova di Elia, entrato nel corso della gara, e bravo a dimostrare sempre la sua classe sulle coperture e sui primi tempi. Ripartire proprio dal suo entusiasmo per il cammino verso il settimo posto.

Sora rimandata nel derby. Poco gioco,niente Petkovic decisivi e monotonia nella regia. Oggi Sora è rimandata e lascia vincere agilmente la Top Volley in una gara in cui sicuramente poteva dire la propria anche nel quarto parziale. Da rivedere l’assetto, anche perché Siena e Castellana stanno lentamente crescendo nel gioco.

Per Vibo c’è poco da dire. Otto sconfitte iniziano ad essere pesanti. Nonostante i 37 punti mostruosi di Al Hacdadi non ci si può solo poggiare sulle certezze dell’opposto vibonese. Molto da rivedere e risultati buoni da attendere sotto l’albero.

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