Top & Flop Superlega: Trento si risveglia dal torpore, dove può arrivare Milano?

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Di Roberto Zucca

Bella giornata di Santo Stefano quella offerta dalla Superlega Credem Banca. Il risultato più sorprendente lo si deve a Padova, che tra le mura amiche sconfigge Modena per 3-1. In cima alla classifica nessuno scossone per Civitanova che ottiene una rapida vittoria in tre set a Piacenza. Ne servono quattro a Perugia per avere la meglio contro Latina, mentre Milano continua la corsa verso le zone altissime della classifica, vincendo il derby contro Monza in tre parziali. Verona risorge vincendo una gara importante contro Sora; Trento nell’anticipo di Natale ha la meglio su Ravenna, anch’essa in quattro set.

IL TOP:

Civitanova dove vuole arrivare? Tredicesima vittoria su tredici gare. Anche Piacenza subisce il potere della Lube e rimane attonita di fronte alla classe di Simon, ex di turno, e compagni. Ottima gara del trio cubano con Juantorena (12 punti) che resta la costante della compagine marchigiana e Simon (10) che piazza tre muri-punto incredibili. Cosa servirà per abbattere questo muro di cinta? Per ora nessuno lo sa.

Perugia reagisce e consolida il secondo posto. Cade per un set contro la Top Volley e si risolleva grazie al solito Leon (21 punti) ma anche grazie ad un Plotnytskyi (20 punti ed MVP) che gioca con un vigore straordinario nel terzo e quarto set, abbattendo la difesa pontina con un servizio che graffia parecchio. Benissimo anche Atanasijevic (22 punti), sempre pronto per le pericolose iniziative di De Cecco, che pretende sempre grandi magie dai suoi. Fiducia mai tradita stasera.

Trento, un successo che fa morale. Con una eccezionale prova di Lisinac (MVP con 19 punti) che dal centro gioca a ritmi da opposto, Trento si risolleva dal torpore natalizio e batte nettamente una Consar che gioca bene per metà gara. A dare il contributo fondamentale alla gara è anche la prova del regista Giannelli, bravo a smistare il gioco tra l’ottimo Cebulj di inizio gara e un Kovacevic (12 punti) che si riprende il posto che gli spetta. Bene anche Vettori e Russell (18 e 15 punti), e grande spettacolo di Candellaro a fine gara con tre muri vincenti.

Milano e un successo che porta l’ennesima firma di Abdel-Aziz. Altra tappa storica per l’Allianz che batte Monza e centra il terzo posto in classifica. Abdel-Aziz (24 punti) e la sua ennesima serata al top regalano questo successo, figlio di un’ottima condotta di Sbertoli che si compiace anche del buon gioco di Clevenot (12 punti) e di Petric (6 punti) nell’ultimo parziale. Piazza sorride ad una squadra sempre più lanciata verso il vertice. Può esserci ancora più ambizione?

Il miglior successo della stagione di Padova. Una partita stellare, giocata con un ritmo e un coraggio che finalmente è venuto fuori. I trascinatori di questo successo sono due, e rispondono al nome di capitan Travica, che si diverte in regia e al servizio, ed Hernandez (MVP con 28 punti), che sfodera la miglior prestazione della stagione e annulla il muro modenese per quattro set. Si impone invece quello di Volpato (7 punti e 5 muri). Sesto posto confermatissimo per Padova e sesta vittoria importantissima in chiave classifica.

Verona si rimette in carreggiata. Bastano un Boyer (27 punti) sopra le righe e un Muagututia (11 punti) che prende il sopravvento nel primo gioco per risollevare le sorti di Verona e rientrare in zona playoff. Asparuhov (11 punti) invece tiene le redini dell’ultimo parziale e Stoytchev finalmente sorride per questi tre punti preziosi. Lo Spirito guida è poi la ciliegina sulla torta. Continuare così.

IL FLOP:

Modena, quarta sconfitta e qualche riflessione. Entra in campo per due set, poi si fa imporre l’incontro da Padova. Appesantimento post-natalizio e Modena incappa in una sconfitta dopo una prestazione in cui si salva ben poco. Serata da dimenticare per Anderson (6 punti) e Bednorz (14) che non brillano in attacco e rimangono vittime di Volpato e Polo. Bene Zaytsev con 16 punti, ma non bastano per evitare a Giani qualche riflessione sulle ultime prestazioni gialloblu.

Monza prova a riaprire la gara al terzo ma Milano non ci sta. Non è la sua gara migliore. Kurek (9 punti) fatica ad imporsi, tanto che meglio di lui fa Sedlacek (10 punti) e Monza piomba in una gara giocata in maniera confusa e poco convincente. Orduna le prova tutte ma è Louati (11) l’unico che nel terzo set prova a prendersi in mano la squadra e riaprire l’incontro. La timidezza però è troppa e il risultato è una sconfitta netta. Si può fare sicuramente molto di più. Basta ricostruire l’ordine solito.

Ravenna insiste per un set e mezzo, poi crolla contro Trento. Gioca con un Cavuto super (17 punti) nel primo parziale, poi, complice una prova in discesa di Ter Horst (15), Ravenna cala drasticamente e subisce il gioco della Itas. Vernon-Evans (19 punti) prova a tenere testa ai rivali nel terzo e nel quarto parziale, ma i muri di Lisinac e Candellaro lo ridimensionano. Questa Consar deve giocare con più consapevolezza dei propri mezzi. Perché quest’anno li ha.

Latina non male ma ci vuole più determinazione. Contro il dream team di Perugia non sfigura, vincendo il primo set grazie a un Patry (20 punti) sopra le righe e a un bellissimo muro di Elia. Poi Perugia viene fuori per la squadra che è, e il secondo set e i successivi due volano velocemente. Non male Palacios, che con Sottile approfondisce insieme a Karlitzek un gioco che fa sentire la squadra meno Patry-dipendente. Questa Latina può togliersi qualche sassolino dalla scarpa. Soprattutto con la gestione Tubertini.

Piacenza, contro questa Lube puoi poco. Lotta solo nel primo set, poi i parziali danno l’idea di una partita interamente guidata da Civitanova. Nelli (10 punti) è l’unico ad andare in doppia cifra. Cavanna si impunta ma fatica ad imporre il ritmo ai suoi e alla gara. Oggi ci sono poche attenuanti. Ma queste non sono le gare che deve vincere la Gas Sales. Next question.

Il dodicesimo k.o. di Sora vale il recupero di Verona. Passa la linea dura e la dodicesima sconfitta è un segnale che la salvezza è ormai un obiettivo lontano per la Globo Sora. Passa anche Verona, nettamente in crisi nelle scorse settimane. L’ultimo parziale, conclusosi a 11, è la fotografia della partita. Spirito arrendevole e gioco spesso scarno di idee. Joao Rafael e Grozdanov (15 punti entrambi) sono autori degli unici guizzi ma il risultato non cambia. Nient’altro da aggiungere.

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