Top & Flop SuperLega: Perugia fa il miracolo, Civitanova bella a metà

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Di Roberto Zucca

Si va a gara quattro. Su entrambe le piazze. Modena lotta ma cede in quattro set al dominio di Perugia che in casa si dimostra inflessibile. Trento, in svantaggio e a rischio eliminazione, strappa un prezioso tie break contro la Lube e proverà ad andare a Civitanova e fare il miracolo. Appuntamento a giovedì pomeriggio per un verdetto al profumo di finale o per un’incredibile gara cinque al cardiopalma.

Il top:

Trento e un solo nome: Uros Kovacevic. Ventisei punti e una partita da ricordare ed incorniciare per la cara vecchia banda di Trento. Attacca quando e da dove può, tanto che ad un certo punto il gioco di Giannelli gravita su un giocatore unico. Ma stasera il palcoscenico è tutto suo. Bene a tratti anche il palleggiatore, apparso comunque nervoso per la responsabilità del confronto con Bruno e con la finale che a Trento manca da un po’. Per gara quattro sarà fondamentale recuperare la piena lucidità di Russell e Vettori, senza i quali la differenza con Civitanova potrebbe riemergere. Stasera è bastato Kovacevic. Per tutti.

Perugia vince dopo il miracolo del terzo set. Come dicono Lanza e Colaci, il terzo set è uno dei più complessi mai giocati da entrambi. Perugia perde 19-10 e finisce col vincere il set e ad aggiudicarsi al quarto la gara che forse stabilirà lo spartiacque con Modena. Oggi Leon non fa gli straordinari ma fa comunque il suo, dopo un richiamo di Bernardi alla lucidità. Bene Atanasijevic ma in generale enorme prova di squadra con Colaci incredibile sui sei metri e con De Cecco che mantiene una maturità di gioco altissima per tutta la gara.

Il flop:

Modena deve dare il tutto per tutto in gara quattro. Forse Velasco paga delle panchine ingiustificate come quelle di Anzani e Kaliberda, e paga la mancanza di coraggio di riagguantare la partita al terzo gioco. Non basta per tutti Zaytsev, così come i 16 punti di Bednorz non sono sufficienti. Oggi contro Perugia serviva il cuore oltre l’ostacolo. A Mazzone manca una certa consapevolezza del gioco e Holt non mura tutto come in gara due. E adesso per gara quattro serve il miracolo. È possibile?

Civitanova bella a metà costretta a cedere la terza partita. Non bastano i 52 punti totali del trio cubano Juantorena-Leal-Simon. Civitanova è costretta ad amministrare il vantaggio della serie e a rinviare la conquista di una eventuale finale a giovedì o alla bella di domenica. Pesa un quinto set in cui Sokolov non chiude come sa e manda out l’ultimo pallone e in generale Civitanova non sa amministrare una vittoria che poteva starci. Forse con una cornice come quella di casa Lube la finale è decisamente alla portata di questo dream team capitanato da Sir De Giorgi.

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