Top & Flop SuperLega: per Perugia tutto troppo semplice. Milano corre. Velasco riuscirà a riportare Modena in porto?

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Di Roberto Zucca

Meno cinque. Fiato alle trombe. L’ottava giornata di Superlega segna il passo.

Nel frattempo, tra le due litiganti per la testa della classifica, solo Modena prosegue la sua discesa verso gli inferi, con l’ennesimo sconfitta contro Civitanova. Tutto facile per Perugia che gioca una gara con il cronometro nei confronti di una ormai retrocessa Castellana. Bene anche Milano all’ottava vittoria consecutiva contro una Siena distratta e sprecona, che permette ai lombardi di agganciare proprio Modena e tentare l’assalto alla quarta piazza per la prossima settimana. Monza si riprende tre punti preziosi in chiave playoff, liquidando Sora in quel di Veroli e consolidando il suo vantaggio su Ravenna, che insegue speranzosa, e ottiene due punti preziosi in trasferta contro Latina. Continua infine il cammino di Padova, che batte Vibo Valentia al Kioene Arena e sigla un insperato settimo posto.

Il top:

Per Perugia tutto troppo semplice. Con un turnover più che annunciato Perugia vince facilmente la gara con Castellana. Bata ne fa ventidue e si aggiudica l’intera posta in palio ammutolendo la difesa della BCC. La versione Bside della Sir diverte e Leon tira il fiato in vista dei playoff. Teniamo d’occhio questa panchina perché nel futuro ne vedremo delle belle.

Civitanova abbatte il muro delle diciotto vittorie. Sono 17 i punti di Sokolov e 16 quelli di Leal che consentono una vittoria senza particolari problemi contro Modena. Sbaglia tanto soprattutto nel primo gioco ma può permetterselo contro una squadra che approccia male la gara sin dall’inizio. Leal decisamente in grande spolvero. Sarà la virata giusta per lui?

Milano corre. Otto vittorie e Modena da superare. Sembra questo l’ambizioso obiettivo di Giani e company. Abdel Aziz firma un’altra prestazione nella quale è l’uomo partita assieme a Maar e Clevenot che seguono lungimiranti. Bravo Piano a bucare il muro e a battere in maniera cartonistica e interessante. Powervolley sa che questa è la migliore stagione della vita e pare voler fare un grosso boccone di tutta la Superlega. Ci riuscirà?

Monza riprende il cammino di fede. Che bella gara per Plotnitskyi e Dzavoronok, che bel gioco di Orduna e che bella prova di Yosifov. Vero Volley riprende il cammino a cinque giornate dalla fine e incanta i presenti facendo semplicemente quello che sa fare meglio, ovvero costruire. Nei playoff serve questa lucidità e questo gioco creativo ed estroso di Orduna a cui ieri tutto è venuto secondo copione.

Ravenna vuole davvero i playoff. A cinque giornate dalla fine, obiettivo ottavo posto ancora possibile? Se Rychlichi firma 34 punti a partita e Saitta gioca una gara come quella di domenica, si direbbe che l’obiettivo è ancora alla portata della Consar. Una zampata inflitta a Latina che dimostra come il potenziale di questa compagine sia ottimo e soprattutto che la fame di punti sia ancora tanta.

Padova sempre più bella. Torres e Louati sono due perle nella gioielleria di Dragan Travica. Padova continua la marcia verso i playoff e per la stagione in corso è una delle piacevoli rivelazioni. Il regista navigato traghetta i suoi e anche Polo e Volpato sono punti di forza nella fortezza difesa da Danani. Chissà se nella seconda fase il coraggio prenderà il sopravvento sull’essere una cenerentola.

Il flop:

Modena sbaglia la gara. Velasco lo dichiara a fine gara. Quella di Civitanova è una gara impostata male, ma il tema generale è che la squadra senza Christenson appare più debole del previsto. Zaytsev prova a caricare i suoi nell’ultimo gioco ma è ormai tanto il divario con l’avversario. Modena è ormai una nave alla deriva. Ha perso fiducia in se stessa e nelle proprie capacità. Velasco saprà riportarla in un porto sicuro?

Latina sciupona. Non coglie l’opportunità di vincere una sfida alla sua portata e Ravenna ottiene una tranquilla salvezza che ha quasi il sapore della matematica. Bene Parodi che gioca cinque set al suo livello e buono anche l’approccio alla gara di Palacios. Un po’ più di Stern sarebbe l’ideale per bucare lo schermo ed entrare nella quarta dimensione. Forse però a cinque giornate dalla fine non serve più.

A Vibo si salva solo Al Hachdadi. Arrendevole e condannata a subire il gioco della Kioene. La brutta copia della Tonno Callipo è andata in scena ieri a Padova incassando una sconfitta giusta e frutto di un gioco che subisce dal primo pallone. Unica nota positiva è il solo Al Hachdadi che calpesta i piedi quando può allo strapotere di Travica e soci. La cura Bagnoli arriva troppo tardi e a Vibo forse è il momento di pensare alla prossima stagione.

Siena vuole retrocedere? Una grande occasione persa, giocata male e giocata in maniera superficiale. Sopra di un set e con Milano che ieri non ha sicuramente disputato la gara dell’anno, avrebbe potuto conquistare qualche punticino salvezza. Cichello lascia in panchina Savani e preferisce un Maruotti che fa quel che può. Giovi si dimostra assente e uno come Abdel Aziz ne approfitta sempre e comunque. Marouf non sfrutta quanto dovrebbe Hernandez e in generale l’attacco. Peccato. Una formazione simile dovrebbe pretendere di più da sé stessa. Ad iniziare dal suo tecnico.

Castellana a pezzi. Si sfalda dopo pochi minuti ed è un animale agonizzante in mezzo ad una strada chiamata Superlega. Dispiace per chi ancora crede in un futuro migliore come Falaschi o come Zingel. Ma la ventunesima sconfitta su altrettante gare è il segno che di questa stagione c’è veramente poco da salvare.

A Sora c’è troppo Petkovic. Senza di lui il gioco non si costruisce ed appare l’unica scelta tangibile. Monza lo intuisce e imposta il gioco per bloccare ogni sua trovata. Il risultato è una partita scontata nella quale Sora si arrende a qualsiasi alternativa. La salvezza è ancora in discussione e si consiglia quindi un maggiore apporto per Barros e Caneschi in grado di smarcare più il gioco della Globo.

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