Top & Flop Superlega: la Lube riscrive la storia, a Piacenza manca sempre qualcosa

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Di Roberto Zucca

Giro di boa importante quello della Superlega Credem Banca, che al tredicesimo turno tira le prime somme su questo campionato, anche in virtù delle posizioni utili per la Coppa Italia. Confermatissimo il primo posto da record di Civitanova, che nel recupero della 10° giornata supera Trento per 3-1 e rimane imbattuta in campionato. Bene Modena che mantiene il terzo posto battendo Vibo con il medesimo risultato. Sorride anche Milano che strappa il quarto posto a Trento a spese di Verona, clamorosamente fuori dalla Coppa Italia, conquistata invece da Monza dopo la vittoria al tie break contro Padova nell’anticipo del sabato. Bene anche Latina che in cinque set batte a sorpresa Piacenza in una sfida utile in chiave salvezza.

IL TOP:

Una Lube imbattibile vince anche contro Trento. Dodici vittorie e zero sconfitte per la squadra di De Giorgi in un girone che riscrive la storia della società marchigiana. Cade anche Trento, che pur giocando una buona gara può poco contro lo strapotere di Civitanova. Anzani al 71% (7 punti) e Simon al 75% (13 punti) sono gli scudi, mentre Juantorena e Leal (29 punti in due) sono le braccia armate. Bruno infine le mani d’oro che lanciano anche Rychlichi (12 punti), che anche oggi fa il suo a dispetto dei giudizi ingenerosi. Una Lube da 10, anzi da 12!

Modena soffre ma fa bottino pieno contro Vibo. Con un Bednorz strepitoso (25 punti) Modena ottiene la vittoria piena contro Vibo e raggiunge Perugia a 28 punti. Gara emozionante e attacco chiamato agli straordinari contro un’avversaria che si rivela più difficile del previsto. Fondamentale il contributo di Zaytsev (18 punti), mentre Anderson non gioca la sua miglior partita. Al centro Holt è la solita conferma. Ed ora appuntamento in Coppa contro Ravenna per una final four a cui Modena quest’anno tiene particolarmente.

Milano, un quarto posto per la storia! Batte anche Verona e realizza un risultato storico, ovvero ottenere il quarto posto in classifica, lasciandosi dietro anche Trento. Protagonisti del successo contro Calzedonia ancora una volta Abdel-Aziz (MVP con 28 punti) e un ottimo Petric (14 punti). La differenza di Milano sta anche nei cinque muri di Kozarmenik, decisivi soprattutto nei primi giochi. Bene anche Clevenot decisivo nell’ultima parte dell’incontro. Ed ora Trento sarà proprio l’avversaria con cui Milano si giocherà una final four di Coppa che darebbe ancora più lustro a una stagione per ora senza sbavature.

Monza vince al quinto con la rabbia e l’orgoglio. Domina i primi due set spinta da una prova incredibile di Kurek (27 punti) e di Dzavoronok (19 punti). Poi si spegne nel terzo e quarto sotto i colpi di Randazzo e soci. Monza vince al tie break una gara che poteva essere da bottino pieno ma conquista comunque due punti importanti in chiave Coppa. Grande prova di Orduna che soprattutto nel quinto è il trascinatore di un gioco che al centro, grazie a Yosifov (14 punti) e Beretta (7 punti), diventa l’arma in più da scagliare contro la Kioene.

Cisterna, che colpo contro Piacenza! Davanti alle telecamere Rai della domenica, ottimo successo per la squadra pontina. Piacenza cade in una trappola tesa soprattutto da Patry (22 punti) e dalla bella prova al centro di Szwarc (10 punti), Elia (che chiude il primo set). Altrettanto soddisfacenti le prestazioni di Rossi (10 punti) e Palacios (12 punti). Ottimo anche Karlitzek (16 punti) che nel quinto set fa tremare la difesa di Piacenza. La Top Volley c’è. E stasera lo abbiamo capito tutti.

IL FLOP:

Trento, contro questa Lube manca ancora qualcosa. Risorge nel secondo set, ma la Itas fatica contro la regina del campionato. Oggi non è sufficiente una prova da 22 punti di Russell così come l’attacco di Kovacevic (16 punti) non consente la conquista del tie break, inseguito per metà del quarto parziale. Grebennikov le prova tutte così come Candellaro (8 punti) che gioca una gara buona per metà. È un quinto posto deludente quello dei ragazzi di Lorenzetti a fine girone di andata. C’è tanto potenziale, che al ritorno dovrà essere subito messo a disposizione del buon Giannelli.

Padova a corrente alternata contro Monza. Subisce il gioco di Monza per due set e sbaglia molto, poi risorge con Hernandez (32 punti) e un sempre più incisivo Randazzo (12 punti). Ishikawa segna 14 punti sul tabellino ma non è la sua prova più coraggiosa. Come ammesso da Baldovin, in queste gare la lucidità non può essere solo una questione di punti. Bisogna evitare l’effetto stand by e lottare. Questa Padova può fare molto, ma deve saper concentrare le energie nei momenti topici della gara.

Verona e una vacanza di riflessione. Non bastano 23 punti di Boyer. Verona non centra l’obiettivo Coppa Italia e torna nel tunnel di una crisi che alla settima sconfitta in campionato diventa un fardello pesante. Contro Milano funziona poco, e se Muagututia (16 punti) macina punti nelle prime fasi, è Spirito a traghettare la squadra al quarto set, nel quale però l’attacco e il servizio calano a favore di Milano. Sarà un Natale di riflessione per un ritorno che deve dare un esito diverso per Stoytchev e i suoi.

Vibo benissimo solo per un set. Poi vince Modena. Con Ngapeth e Hirsch vive una giovinezza lunga un set, poi Modena tira fuori gli artigli e graffia al quarto. Vibo esce sconfitta dal Palapanini ma gioca bene in alcune fasi di gioco, soprattutto con un Baranowicz che tiene sugli scudi tutti gli attaccanti e offre a Vibo una grande continuità. Defalco (14 punti) non basta, mentre Mengozzi è una certezza a muro ma contro Modena non riesce a fare tutto da solo. Per il ritorno, viste le certezze degli ultimi incontri, ci si aspetta una risalita.

Piacenza, un punto per te è troppo poco. Con le prestazioni di Nelli (18 punti) e Berger (15 punti) deve pretendere qualcosa di più. Gioca tre ottimi set, poi lascia il campo a Cisterna e sbaglia tanto. Il gioco non è dei migliori e ne risentono tutti. Cavanna deve saper trascinare di più i suoi nei momenti cardine dell’incontro. Al quinto non basta Kooy (14 punti) per ottenere un punto in più, che in chiave classifica avrebbe garantito un lido più sicuro. Al girone di ritorno una corazzata così dovrà dare il 200%. Tassativamente.

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