Top & Flop Superlega: battuta e muro per l’impresa di Verona, Padova è irriconoscibile

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Di Roberto Zucca

Undicesimo turno di SuperLega Credem Banca privo delle due big Perugia e Civitanova che già hanno giocato il loro match nelle scorse settimane. Non sono comunque mancate le emozioni, a cominciare dalla splendida prova di Verona sul campo di Modena, terminata al tie break in favore degli scaligeri. Benissimo Milano che prosegue la sua marcia verso le zone alte della classifica, battendo Piacenza in quattro set alla Allianz Cloud. Bene anche Monza, che nell’anticipo batte Sora in tre set, mentre Ravenna continua il suo cammino sconfiggendo sempre per 3-0 la Kioene Padova. Infine Vibo vince spavalda a Latina, in una gara avvincente terminata al tie break.

IL TOP:

Verona espugna Modena e si gioca l’impresa. Il tempio del volley espugnato da una bellissima Calzedonia, che vince l’anticipo domenicale grazie ad una prova coraggiosa e ad un Boyer che si conferma la punta di diamante della formazione scaligera. Spirito dirige una gara nel quale tira fuori il meglio di sé, e nella quale Cester dimostra di essere un atleta di grande valore e Solè e Asparuhov due ottime alternative al gioco dell’opposto francese. Il servizio e il muro sono le vere armi che fanno la differenza in questo caldissimo pomeriggio modenese.

Monza spavalda liquida Sora in tre giochi. Con un eccellente Dzavoronok (MVP con 13 punti) e un Orduna intraprendente che lancia Kurek (17 punti) nei momenti topici, Monza si impone ancora a Busto e conquista la terza vittoria stagionale. Un gioco che mai concede spazio agli avversari e nel quale si inserisce molto bene Galassi (9 punti), in campo per sostituire l’infortunato Yosifov. Ora serve ancora il fattore continuità.

Milano brilla contro Piacenza nel segno di Abdel-Aziz. È la stella più luminosa (41 punti e il 60% in attacco) del firmamento meneghino. Abdel-Aziz è il fuoriclasse che tutte le squadre sognano e il protagonista della sesta vittoria di Milano. Successo che porta anche la firma di un ottimo Petric e di un bravo Sbertoli, in grado di ovviare alle mancanze di una Milano che, anche se manchevole di un centrale efficace, si dimostra eccellente ogni domenica.

Ravenna e quel sesto posto in solitaria che fa sognare. Superato anche l’ostacolo Padova con una prova eccezionale di Ter Horst (16 punti ed MVP) sia in attacco sia a muro, Ravenna dimostra di essere cresciuta in tutti i reparti e lo dimostrano le ottime prove di Lavia (13 punti) e del bravo Cortesia. Questa Consar, molto italiana, sta affermandosi con un buon gioco di squadra spalleggiato da un Saitta in costante ascesa.

Vibo corsara si impone a Latina. Defalco infiamma i calabresi nel quinto parziale e Vibo conquista due punti preziosissimi in chiave salvezza. Brava a non cedere dopo un terzo e quarto set terribili, con Drame Neto (14 punti) e Hirsch sugli scudi Vibo devasta il muro laziale e impone il gioco nei momenti topici. La lunga panchina e le percentuali di Chinenyeze (12 punti) consentono di uscire dallo spauracchio delle zone basse.

IL FLOP:

Modena soccombe incredula contro una grande Calzedonia. Recupera due set di distacco e poi al tie break si perde in alcune giocate ampiamente alla sua portata. Modena perde una gara importante contro Verona nella lotta per le prime posizioni e lo fa per i troppi errori commessi e per la poca convinzione di imporsi soprattutto al quinto set. Zaytsev è l’unico a tenere il ritmo, mentre Anderson e Bednorz spesso soccombono sotto gli occhi di 5000 delusi modenesi. Una sconfitta capita, l’importante è riavvolgere il nastro velocemente e tornare in alto.

Sora e il triste epilogo della decima sconfitta. Non entra in campo convinta di poter giocarsi questa gara e si vede. In partita fa fatica a concludere, e dopo il primo set, Monza passeggia in entrambi i parziali successivi, conclusi a 15. In doppia cifra solo Joao Rafael, per il resto tanti errori e troppe concessioni. L’apparato è debole e si vede. Il campionato è ancora lungo ma il destino della Globo sembra già segnato.

Padova torna da Ravenna dopo una prova non al suo livello. Irriconoscibile e con un atteggiamento che non le appartiene, Padova saluta Ravenna e sarà costretta a dimenticare molto in fretta la gara di oggi. Come dice Travica a fine gara, non ci si può permettere di scendere in campo e non far funzionare tutto ciò che si sa fare meglio, a cominciare dall’atteggiamento e dalle prove degli attaccanti. Tutti sottotono, a partire da Ishikawa e Hernandez. Ripartire bene è tassativo.

Piacenza, a Milano serve qualcosa di più. Si interrompe dopo due turni fortunati il cammino della Gas Sales. Contro una Milano trascinata da Abdel Aziz, Piacenza tiene il gioco per due set soprattutto con Kooy (11 punti) e Stankovic (11 punti), sempre efficaci, ma poi si arrende e soprattutto sul contrattacco non si impone come fatto nelle ultime settimane. Il cammino può riprendere comunque, perché questa Piacenza dimostra di non avere paura di nessuno.

Latina si perde al quinto e incassa un altro k.o. in casa. Sciupa molte occasioni per chiudere, pur recuperando un pericoloso svantaggio che avrebbe potuto portarla al tracollo. Latina prosegue il suo periodo no, incassando l’ottava sconfitta in Superlega. Subisce Vibo nei primi due set e solo grazie al solito Patry (24 punti) porta a casa il punto della bandiera. Così non va. Tubertini smentisce la crisi, speriamo che la Top Volley sia davvero reattiva nelle prossime settimane.

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