I Top & Flop dell’undicesima giornata di SuperLega

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Di Roberto Zucca

Ferro e fuoco in questa undicesima giornata di Superlega. A due giornate dalla conclusione del girone di andata, Perugia ritorna ad essere protagonista con una bella vittoria su Latina suggellata da una prova magistrale di Ivan Zaytsev. La sua antagonista Civitanova rischia, forse già con la testa al Mondiale per club e ottiene a fatica una vittoria al tie break in casa contro la Kioene Padova. Modena vince facile su Ravenna in una partita senza storia, così come Verona che batte agevolmente la Revivre Milano fuori casa. Anche Piacenza agguanta il quinto posto con una prova di forza sulla Gi Group Monza, mentre Trento fatica in Calabria per vincere in cinque set contro Vibo Valentia che si conferma un campo molto difficile. Infine in coda alla classifica, prima vittoria della Biosì Sora sul campo di una spenta Castellana che ora teme il sorpasso proprio della squadra di coach Barbiero.

AZIMUT MODENA – BUNGE RAVENNA 3-0 (25-21, 25-19, 25-18)
Modena passeggia e dimentica la prestazione di Trento, vincendo agevolmente contro una scarica e demotivata Bunge Ravenna, in cui pesa l’assenza di Marechal in banda. Il primo set parte con un forte equilibrio ed è sospinto dai due registi Bruno e Orduna che giostrano al meglio l’attacco anche se Orduna trova un opaco Buchegger (7 punti) mentre Bruno lancia Urnaut (15 punti) ed Ngapeth (12 punti) che portano a casa senza troppa fatica il primo parziale. Ravenna soffre anche nel secondo con Gutierrez che prende il posto di Buchegger ma viene spesso fermato da un esaltato Mazzone (10 punti) ed alimentato dalle trovate sprezzanti del pericolo di Bruno e Urnaut. Orduna cerca spesso il redivivo Raffaelli (14 punti) ma Modena fugge anche nel secondo. Ravenna vuole però rientrare in partita e Georgiev (6 punti) al servizio è la carta che Soli tenta per risollevare le sorti. Modena piazza un parziale importante a metà set e fugge con Sabbi (11 punti) e con uno scatenato Mazzone che danno in tandem alla Azimut la vittoria e il terzo posto matematico a due giornate dalla fine.

 Il top: Urnaut. Un girone di andata che lui stesso non si aspettava così ostico, caratterizzato da una forma non al top. Stasera ritorna e infiamma tutto il Palapanini con una prova di coraggio e di grande classe. Pedrini è sorridente del suo acquisto di inizio stagione e lo lancia tra i protagonisti di questa stagione che per ora vede Modena ad un passo dalla vetta.

Il flop: le batterie di Ravenna. Oggi completamente scariche. La Bunge non è mai in partita fino in fondo. Orduna gioca la partita del riscatto ma non trova pronte le sue bocche di fuoco. Contro Modena pesano le debolezze di Buchegger e la troppa serenità del centro. Ricaricare le pile è d’obbligo se si vuole rispettare l’ambiziosa tabella di marcia.

REVIVRE MILANO – CALZEDONIA VERONA 0-3 (15-25, 22-25, 17-25)
Verona azzera le speranze di Milano di agguantare il quinto posto e lo fa con una prova magistrale, complice il gioco debole della Revivre soprattutto in fase difensiva. La Calzedonia ritrova Jaeschke, preferito a Marretta, il quale vuole riscattare l’assenza di qualche giornata e si classifica tra i migliori della gara. Gli scaligeri partono subito in vantaggio con Luca Spirito (MVP dell’incontro) che lancia le bande Maar (12 punti) e Jaeschke (13 punti) all’assalto di una Revivre che a muro si sfalda ed ottiene agevolmente il primo set. Giani rimanda dentro una formazione nel secondo parziale alimentata da Galassi per Averill, apparso poco incisivo oggi e scatena le ire di Abdel Aziz (13 punti) che macina qualche punto importante e riporta la calma nel campo milanese. Il secondo corto circuito arriva grazie all’ottimo gioco a muro di Pajenk che costringe Giani a giocarsi la carta Klinkenberg (9 punti). È però Stern (9 punti) a portare il massimo vantaggio in casa veronese. Terzo set che replica il secondo. Grbic a partita quasi ipotecata manda in campo l’iraniano Manavinezhad che con Spirito in grande spolvero ipoteca il settimo successo e il quinto posto in classifica.

Il top: Luca Spirito. Polverizza la difesa milanese con giocate che confondono e sbilanciano l’equilibrio oggi precario della Revivre. Spavaldo anche a servizio, Luca è l’elemento che Grbic sognava per lanciare la Calzedonia di quest’anno. E si sta rivelando senza troppa fatica la carta vincente di questa Verona.

Il flop: la neve che cade sul campo della Revivre. Silenziosa, scivolosa e pericolosa porta la squadra di Giani a subire il gioco avversario e a diventare trasparente in campo. Anche Abdel Aziz oggi non funziona. Segno che la stanchezza mentale inizia a farsi sentire. Per avere qualcosa di più ci vuole un’altra testa. Spalare la neve in campo e dentro di sé è prioritario ragazzi.

WIXO LPR PIACENZA- GI GROUP MONZA (25-23, 25-15, 25-18)
Piacenza vince facilmente lo scontro contro Monza, apparsa oggi insufficiente in ogni fondamentale e in cui qualsiasi cosa stasera è parsa non riuscire. Monza c’è solo nel primo set, dove le squadre lottano punto a punto. Piacenza parte forte soprattutto a muro con Alletti (10 punti) e Yosifov (6 punti) che bloccano la maggior parte dei tentativi dei monzesi di passare a rete. Falasca lascia in campo solo Dzavoronok (4 punti) e cambia Botto con Plotnytskyi e Hirsch con Finger, dando respiro ad una formazione con notevoli problemi in attacco. Serve un enorme Fei (18 punti) per chiudere il primo parziale. Piacenza continua a far male anche nel secondo parziale, scivolando via facilmente con un immenso Parodi (7 punti) che mette in difficoltà Finger (12 punti), incapace di bloccarlo a muro. È ancora vantaggio. Botto rientra in campo nel terzo parziale per provare a risollevare le sorti della Gi Group. Piacenza vuole però chiudere la pratica e organizza uno scacchiere in cui Fei è il perno dello spettacolo. Il suo attacco e il suo servizio sono ineluttabili, Yosifov lo accompagna assicurando la copertura perfetta e l’ottimo Parodi mette in campo ogni mano fuori. Monza resiste contro Plotnytskyi (10 punti) e si lascia sopraffare dalla confusione e da un centro poco penetrante che consegnano alla Wixo i tre punti e una vittoria che proietta la squadra di Giuliani al quinto posto.

Il top: Alessandro Fei. Il passato, il presente e il futuro della pallavolo. È la sua serata. Non è un segreto che Baranowicz sia innamorato della palla in due, ma Fox questa sera farebbe innamorare chiunque. Difficile fermarlo anche quando la palla non è perfetta. Molti opposti dovrebbero prendere ad esempio questo gioco e farne tesoro. In fondo, è un gioco da manuale.

Il flop: l’attacco di Monza. Così non va. Confuso e inefficace. Falasca le prova tutte ma a parte Dzavoronok che è sempre sopra la media, tutto il resto è discreto. Nessuno sopra le parti è un problema e la classifica ne risente. Il girone di ritorno non può avere questo ritmo.

LUBE CIVITANOVA- KIOENE PADOVA 3-2 (25-21, 26-28, 25-21, 24-26, 16-14)
Civitanova vince a fatica l’anticipo del sabato contro una Kioene Padova vicinissima al colpaccio e che ha messo alle corde i campioni d’Italia in tutti i fondamentali. Medei ha già la testa al Mondiale per club della prossima settimana e lascia Juantorena a riposo schierando Kovar e Sander in banda. Padova si dimostra spavalda. Parte spedita grazie a Randazzo (13 punti), ex di turno, che vuole subito tirare fuori l’armeria pesante. C’è bisogno di un Sander (19 punti ed MVP dell’incontro) e di un Candellaro (9 punti) imperativo a muro per chiudere la pratica del primo set. Punto a punto nel secondo parziale. Nelli (23 punti) e Randazzo sono implacabili e Balaso riporta in vita ogni pallone. Padova azzecca il guizzo finale su un errore di Kovar (13 punti) ed agguanta la parità. Terzo set nelle mani di Civitanova da subito, trascinata dall’asse Christenson-Sokolov (26 punti) e staccano gli avversari fino al nuovo vantaggio. Nel quarto Randazzo lascia spazio a Koprivica a causa di un risentimento al polpaccio e a Cirovic (16 punti) che il maestro Travica serve a più non posso conquistando il punto e il quarto set. Nel tie break Padova non si arrende. La Lube rischia grosso fino ad un match point annullato da Sokolov. È Juantorena, entrato alla fine del quarto parziale a chiudere i giochi con un ace che affonda, ma non troppo, la Kioene e fa mantenere a Civitanova la momentanea vetta.

Il top: Sander re per più di una notte. Ancora una prova di tenuta straordinaria per l’americano. Con Juantorena a riposo, l’arena è tutta sua e si scatena tra gli applausi del pubblico. Osmany apprezza ma è attento a non perdere la sua posizione di stella della banda. Anche se questa sera le stelle e le strisce americane di Taylor hanno brillato più del solito. Facendo la differenza.

Il flop: Padova troppo timida. Stasera il colpaccio era nell’aria ma la Kioene non ha avuto il coraggio di spingere l’acceleratore fino in fondo. Con Randazzo fino alla fine forse la vittoria poteva arrivare. Non sono queste le partite da vincere ma a questa Kioene farebbero molto morale.

BCC CASTELLANA- BIOSI INDEXA SORA 2-3 (25-21, 22-25, 26-28, 25-18, 17-19)
Prima agognata e insperata vittoria in Superlega per la Biosì Index Sora ai danni di una Castellana in piena crisi alla sua ottava sconfitta consecutiva. La squadra di Barbiero, risultata superiore in ogni fondamentale espugna il Pala Florio di Bari dopo cinque set tiratissimi ed oltre due ore di gioco. Due defezioni, una per entrambe le compagini: per Sora dentro Fey al posto di Rosso e per Castellana Cazzaniga è preferito al bomber Tzioumakas. Con Cazzaniga (17 punti) la squadra pugliese parte subito, ma Sora si rifà sotto soprattutto con uno show di Petkovic (32 punti), bloccato solo da un turno esemplare di Canuto (9 punti) in battuta che porta nelle tasche di Castellana il primo gioco. A parti invertite il secondo set, in cui Sora domina per tutto il set e grazie ad uno scatenato Petkovic riporta la parità in campo. Sora si porta poi sull’1-2 in un lunghissimo terzo set, conclusosi ai vantaggi e caratterizzato da una guerra tra l’asse Seganov-Nielsen (quest’ultimo autore di 20 punti) e De Togni (16 punti) che mette a segno palloni pesanti e tiene Sora col fiato sospeso. Solo un Mattei superlativo, bloccando Cazzaniga con un muro magistrale regala il terzo set e il provvisorio vantaggio ai laziali. Castellana pareggia i conti nel quarto grazie alle ottime di giocate di Moreira (14 punti) e Costa (19 punti) che trasformano tutto il meglio del gioco di Paris. Poi l’epilogo. Castellana parte subito confusa al tie break e in attacco incassa i muri di Caneschi (10 punti) e di Mattei (7 punti), bravo anche a mettere in difficoltà col servizio la costruzione di Cavaccini. La BCC soccombe. Barbiero sorride e lo spauracchio di 9 mesi senza vittorie viene tolto dal tabellino della Biosì.

 Il top: l’attacco della Biosì. Seganov coinvolge non solo il solito ottimo Petkovic (MVP dell’incontro) ma anche Nielsen e i centrali Mattei e Caneschi, risultati finalmente una delle chiavi della vittoria. Con Rosso in buona salute questa squadra potrebbe togliersi qualche altro sassolino dalla scarpa. Basterebbe proseguire così senza troppa febbre da Petkovic.

Il flop: il gioco di Castellana. Paris è costretto ad un gioco non suo. Alza dalla distanza, con una difesa troppo approssimativa. Tzioumakas in panchina è un riferimento di cui si sente subito nostalgia. Questa BCC è priva di un perno. E in uno spietato girone di ritorno deve essere più unita e ordinata. Pena l’ultima posizione.

TAIWAN EXCELLENCE LATINA – SIR SAFETY CONAD PERUGIA 1-3 (39-41, 25-20, 15-25, 17-25)
Perugia riagguanta la vetta solitaria temporanea con una vittoria corale sulla ammazza grandi Latina, questa sera impacciata e ammaliata dallo strapotere della squadra di Lorenzo Bernardi. Di Pinto sacrifica Savani per Ishikawa, autore di una buona prova e sottovaluta la tempesta Zaytsev che questa sera ha messo tutti a tacere. Il primo set, durato 41 minuti e conclusosi 39-41 è un susseguirsi di emozioni ed è suggellato dalla stella di Zaytsev (24 punti ed MVP dell’incontro) che gioca alcune trovate magistrali di De Cecco come solo lui può fare. Atanasjevic (20 punti) mette fuori gioco Maruotti (11 punti) e Gitto (9 punti) e l’agognato primo gioco si chiude con un pallonetto dello Zar. Nel secondo gioco è la rabbia agonistica di Latina a venir fuori soprattutto con Ishikawa (18 punti) e un bellissimo parziale di Starovic in attacco e al servizio (16 punti) che riportano la parità assoluta. Poi Perugia fugge. Nel terzo parziale De Cecco lancia anche Ricci (7 punti) al centro e Atanasjevic e Zaytsev completano facilmente l’opera. Stesso copione nel quarto parziale. Russell (11 punti) vuole giocarsi il suo momento e annulla il muro di Starovic e Gitto e macera la difesa pontina che soccombe definitivamente a muro con Anzani che stasera merita più del colosso Podrascanin. Perugia vince e convince. Peccato per Latina.

Il top: Ivan Zaytsev. Parlare ieri prima della gara per tutti sarebbe sembrato un azzardo. Ivan lo sa ed entra in campo incattivito, deciso, aggressivo sulla palla e sul muro laziale. Gioca a perdifiato una gara perfetta e spettacolare, in cui è l’assoluto protagonista. E c’è. C’è con la testa, con il cuore, con il suo innato talento. Bernardi, prendi il cd della gara e riguardalo. Qualche idea su come utilizzare questo biondo d’acciaio dovrebbe venirti.

Il flop: con una Perugia così era difficile dare di più. Forse qualche recriminazione per il primo parziale che avrebbe regalato il tie break lo si potrebbe avere. Ma sarebbe troppo. Non sono queste le gare che Di Pinto deve vincere ma sono queste da cui deve ripartire per smuovere alcuni elementi come Maruotti e Sottile.

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA- DIATEC TRENTO 2-3 (20-25, 25-22, 25-27, 27-25, 12-15)
Quinto stop consecutivo per Vibo che scivola sempre di più in classifica. Sorride, ma non troppo, la Diatec Trentino che mette in tasca altri due punti e lentamente si riavvicina al centro della classifica. Lorenzetti conferma il sestetto della sfida vinta con Modena e soprattutto l’opposto Teppan con Vettori che parte dalla panchina. L’estone è la bella sorpresa della serata ed è lui a dettare legge nel primo set con Vibo che fatica a contenerlo. Hoag, preferito ancora una volta a Kovacevic chiude il primo gioco 25-20. Tubertini corre ai ripari e conferma la carta Massari per Lecat mentre Lorenzetti perde il libero De Pandis incisivo per tutto il primo gioco e si gioca il tutto per tutto con il giovanissimo Chiappa. Vibo parte forte al servizio e a muro con uno scatenato Verhees (17 punti) che annulla anche l’ingresso di Kovacevic e riporta la parità tra le due compagini. Lorenzetti richiama i suoi all’ordine e la Diatec si rifà sotto approfittando del cambio di Domagala (10 punti) per Patch in diagonale e domina la prima parte del terzo parziale. Poi il rientrante Lecat (12 punti) placa l’entusiasmo dell’attacco trentino e in un susseguirsi molto emozionante conquistano l’1-2. Nel quarto set vale la legge del contrappasso. Antonov (18 punti) è l’uomo della provvidenza e con una serie di proverbiali giocate al servizio e in attacco conquista il tie break nel quale Vibo pare proprio con il solito Oleg avere la meglio. Dopo il cambio di campo un inaspettato Vettori e un rinato Kovacevic firmano i punti decisivi e regalano una vittoria ormai insperata a questa Diatec che corre a due velocità.

Il top: Hoag. In una Diatec spesso vittima di squilibri è l’unico assieme a Lanza che sembra saper leggere la bussola in una tortuosa Superlega. Lucido quando serve, efficace su qualsiasi pallone di Simone Giannelli, il canadese si è conquistato nell’olimpo di Lorenzetti e dei protagonisti di questa Superlega. Anche stasera firma 16 punti importanti e altrettante occasioni che tengono viva la speranza di un girone di ritorno in cui i risultati di Trento saranno caratterizzati da una maggiore continuità.

Il flop: Vibo sfortunata. È forte, gioca fino a vedere il traguardo. Poi molla prima dei titoli di coda. Cinque sconfitte consecutive, seppur con avversarie di tutto rispetto sono troppe per Tubertini. Necessaria una riflessione e una decisione più netta su alcune fasi della gara. Vibo sa di poter fare di più. Cosa sta aspettando?

CLASSIFICA DOPO L’UNDICESIMA GIORNATA:
Sir Safety Conad Perugia 30
Cucine Lube Civitanova 29
Azimut Modena 27
Bunge Ravenna 20
Calzedonia Verona 18
Wixo LPR Piacenza 18
Kioene Padova 17
Diatec Trentino 16
Revivre Milano 15
Taiwan Excellence Latina 12
Tonno Callipo Vibo Valentia 9
Gi Group Monza 9
BCC Castellana Grotte 5
Biosì Indexa Sora 3

PROSSIMO TURNO 12°GIORNATA DI ANDATA SUPERLEGA UNIPOLSAI
Domenica 17 Dicembre 2017 Ore 18:00
Cucine Lube Civitanova – Wixo LPR Piacenza 3-2 (giocata il 16/11)
Sir Safety Conad Perugia – Azimut Modena Diretta RAI Sport
Calzedonia Verona – Tonno Callipo Vibo Valentia 16/12/2017 ore 20:30 Diretta RAI Sport
Gi Group Monza – Bunge Ravenna Diretta Lega Volley Channel
Kioene Padova – Taiwan Excellence Latina Diretta Lega Volley Channel
Biosì Indexa – Diatec Trentino 13/12/2017 ore 20:30 Diretta Lega Volley Channel
Revivre Milano – BCC Castellana Grotte Diretta Lega Volley Channel

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