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Tommaso Guzzo: “Sogno la Nazionale. Cisterna-Padova? Partita che aspetto con grande trepidazione…”

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Chi è Tommaso? Dove sia lo so, quando osservo una foto di una Costa Smeralda meravigliosa, insieme ad un gruppo di persone che del volley sono volti notissimi, da Gardini, passando per Grottoli o Recine. Chi sia però in quell’estate, così come chi sia diventato e soprattutto riuscito, con la sola forza della propria volontà a diventare Guzzo, lo capisco solo in questo mese di novembre, quando highlights alla mano, vedo i passi che Tommaso, ragazzo che a Padova emerge, ma lentamente, poi avanza, ma a carponi, infine si afferma ed è un boato silenzioso, ma non troppo, in prospettiva di un viaggio della maturità che lo condurrà lontano da dove pallavolisticamente ha smosso i primi passi. Della Kioene Tommaso porta tutto il proprio retrogusto, tutta la scuola a metà tra il militaresco (che a me, a scanso di equivoci, fa impazzire) e la ricerca “Balasiana” della perfezione, che a Cisterna quest’anno lo conduce verso una dimensione coraggiosa in cui assumersi delle responsabilità che a Ravenna, lo scorso anno, ha cominciato a prendersi e che quest’anno sono diventate una piacevole realtà. Si capisce, lo vedi dalle prime gare a doppia cifra della sua nuova stagione a Cisterna, che Guzzo ha un bisogno disperato di emergere, un aver compreso che ciò che vuole e che può potenzialmente ottenere è tantissimo e non lo nasconde nemmeno tanto.

Quest’estate alle Universiadi non ha dichiarato pubblicamente, ma ha espresso con il gioco il voler indossare l’azzurro anche oltre il torneo e ha capito che la tappa obbligatoria sarà quella di giocare in un club che lo esponga al rischio-opportunità di essere ancora un soldato della spedizione italiana.

“Sì, ci tengo particolarmente alla maglia azzurra, a maggior ragione vedendo ciò che la nazionale maggiore è riuscita a conquistare quest’anno con l’elezione a campione del mondo. Poter condividere il campo con i giocatori che ne fanno parte e che ritrovo durante l’anno sui campi della Superlega sarebbe un sogno. Il sogno è proprio di poter arrivare in alto e la fame che provo per la convocazione è tanta. Voglio vincere tanto con la maglia azzurra, col desiderio di raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato negli scorsi anni”.

Negli anni di Padova, che sono anni di grande formazione, è stato compagno di molti di loro.
“Non solo. È una squadra che ricordo con grande piacere perché si sono creati dei legami importanti, penso al grande percorso che ha fatto Mattia Bottolo e a quanto è stato determinante per questa nazionale, ma non dimentico nemmeno compagni come Vitelli che poi a Verona sta facendo molto bene e per me è stato una sorta di papà negli anni in cui abbiamo condiviso l’esperienza a Padova, così come Zoppellari con cui abbiamo condiviso anche delle esperienze in azzurro”.

foto Instagram @tommasoguzzoo

 Quanto conterà la gara Cisterna-Padova?
“È una partita che aspetto con grande trepidazione e che affronterò con altrettanta emozione. Sarà divertente giocare dall’altra parte, ma sarà altrettanto importante far capire quanto quella maglia mi ha permesso di fare il percorso che mi ha portato qui a Cisterna”.

Cisterna. Tre vittorie su dieci incontri.
“Un inizio sicuramente in salita. Il gruppo è giovane, ma già molto orientato ai doveri a cui è chiamato. Sappiamo tutti quanto sarà complicato affrontare una Superlega come questa e quanto dovremo darci da fare sempre di più per ottenere determinati risultati. Siamo molto carichi e ogni settimana noto quanto la spinta per arrivare in palestra e migliorarci sia forte”.

È stato scritto che il carattere di Cisterna non conosce confini.
“Ti dico che i giocatori di quest’anno ne hanno da vendere. In questa squadra ci sono giocatori italiani come Lanza, Diamantini, Mazzone, gente che ha vinto tanto e che ha affrontato in carriera gare importanti e avversari di grandissimo livello. Questo mi piace molto e per me rappresenta un grande stimolo”.

Intervista di Roberto Zucca
(© Riproduzione riservata)

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