Today in History: Latina fa il miracolo a Belluno e si apre la strada per le semifinali

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Di Redazione

7 aprile 2012: nella prima giornata dei quarti di finale la Andreoli Latina espugna in tre set il campo della Sisley Belluno e pone le basi per la qualificazione, la prima nella sua storia, alle semifinali play off di Serie A1. Un risultato straordinario per la formazione pontina, che aveva chiuso il campionato al nono posto e arriverà a giocarsi con Trento l’accesso alla Finale Scudetto. Una vittoria dedicata a Roberto Rondoni, il direttore generale dell’Andreoli scomparso prematuramente poche settimane prima.

Latina approda per la prima volta alla massima serie nel 2001, per restarci praticamente fino a oggi, con l’esclusione di una breve parentesi in A2 nella stagione 2008-2009. Nel suo curriculum in A1 ha anche due piazzamenti al sesto posto, ma non è mai andata oltre i quarti dei play off. Quell’anno però al timone della squadra c’è un personaggio speciale, che abbiamo già incontrato più volte nelle nostre rievocazioni storiche: il Professore Silvano Prandi, gloria del volley italiano, desideroso di riscatto dopo due stagioni non troppo convincenti a Modena.

Foto Lega Pallavolo Serie A

La diagonale formata da Daniele Sottile, all’inizio di un ciclo che lo porterà a vestire la maglia di Latina per oltre un decennio, e dal polacco Jakub Jarosz è il punto di forza della squadra, che inizia il campionato con un risultato a sensazione: vittoria per 3-1 proprio sul campo della gloriosa Sisley, reduce dal trasferimento a Belluno (preludio della fine dell’avventura ad alto livello). Nel girone di andata arrivano solo altre tre vittorie, ma una di queste è sulla capolista Itas Diatec Trentino: segno che la squadra ha il gusto dell’impresa.

Al ritorno il successo di prestigio su Cuneo e quelli negli scontri diretti con Vibo ValentiaSan Giustino assicurano all’Andreoli la salvezza anticipata. Che quell’anno significa anche qualificazione ai play off, vista la formula particolare: i quarti di finale sono articolati in quattro gironi da tre squadre ciascuno che vedono la partecipazione di tutte le squadre del campionato, tranne le due retrocesse. Latina però sembra presentarsi giusto per onor di firma, contro una Sisley che – nonostante la decadenza – ha chiuso il campionato al quinto posto, e una Modena altalenante ma comunque ambiziosa.

Il 7 aprile, però, Prandi festeggia le 1000 panchine in Serie A1 e decide di farsi un bel regalo. Alla Spes Arena il primo set è equilibratissimo (8-7, 9-11, 21-20), ma Latina annulla un set point e chiude ai vantaggi con un muro di Sottile. Nel secondo si infortuna Diachkov, sostituito dal greco Fragkos, ma è ancora lotta durissima (7-8, 15-16): l’Andreoli si stacca sul 19-22 con un ace di Troy e chiude grazie a un errore di Fei in battuta. Il capolavoro si completa nel terzo set con la rimonta dal 7-4 al 14-16: Gitto firma il 18-22 e un altro servizio sbagliato vale lo storico 0-3 (26-28, 23-25, 21-25).

Foto Lega Pallavolo Serie A

Un’impresa eccezionale, anche se il tecnico di Latina la liquida così: “Un risultato bello, dice il tabellino. La Sisley doveva vincere e noi non abbiamo svolto la parte dell’agnello sacrificale. Siamo riusciti a fare la nostra parte pur non disputando una grande partita”. Forse il Professore pensa già alla rivincita contro la sua ex squadra: due giorni dopo, infatti, l’Andreoli completa l’opera battendo Modena per 3-1 (ma sarebbe bastato anche un punto, vista la sconfitta degli emiliani a Belluno) e centra la storica qualificazione alle semifinali.

Il cammino dei pontini si concluderà come da pronostico contro Trento, con un doppio 0-3 (ma due set persi ai vantaggi). Quel successo permetterà però a Latina di disputare per la prima volta nella sua storia le Coppe europee, per la precisione la Coppa CEV, arrivando a un passo dalla conquista del trofeo. Negli anni successivi i laziali centreranno ancora la qualificazione alle semifinali, con una nuova grande impresa ai danni della Lube. Ma questa è un’altra storia…

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