Today in History: la Panini dei record tiene a battesimo Treviso

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Di Redazione

1° aprile 1989: la Panini Modena batte la Sisley Treviso in Gara 3 della finale e conquista la Coppa Italia. È la quarta coccarda tricolore consecutiva per la squadra di Julio Velasco, che per l’ennesima stagione di fila sta dominando la scena nazionale e poche settimane dopo conquisterà anche lo scudetto (nella foto). Ma è anche la prima finale in assoluto per la formazione trevigiana, una grande realtà emergente che nel giro di qualche anno spodesterà gli emiliani diventando la regina del volley italiano.

Foto Wikipedia

Ma siamo ancora negli anni Ottanta, e nella seconda metà di quel decennio, in Italia, Panini è sinonimo di pallavolo. Quattro scudetti e quattro Coppe Italia consecutive, una Coppa delle Coppe, tre Coppe CEV: un ciclo straordinario che si chiuderà nel 1990 con la conquista della tanto sospirata Coppa dei Campioni, dopo due finali perse di fila. I protagonisti si chiamano Andrea Lucchetta (nella foto), Franco Bertoli, Fabio Vullo, Lorenzo BernardiLuca Cantagalli e naturalmente Velasco. Quell’anno c’è una novità importante: al posto di Quiroga è arrivato in posto 4 lo statunitense Doug Partie, ma la supremazia dei gialloblu resta inalterata.

Dall’altra parte della rete una Sisley fondata da appena un anno e già arrivata nell’Olimpo del volley nazionale, grazie agli investimenti della galassia Benetton. Per la prima stagione in Serie A i veneti si affidano al geniale palleggiatore coreano Kim Ho-Chul (al suo secondo passaggio in Italia dopo l’esperienza a Parma), a Pierpaolo Lucchetta e agli azzurri Andrea Anastasi, ex Panini, e Andrea Gardini: entrambi, di lì a poco, saranno protagonisti – insieme ai “colleghi” modenesi – del primo successo internazionale di quella che diventerà la Generazione di Fenomeni.

I percorsi delle due squadre in campionato sono inaspettatamente paralleli: Modena va incontro a un pessimo girone di andata con 4 sconfitte, Treviso ha un cammino più regolare (anche se perde per 0-3 entrambi gli scontri diretti) e alla fine chiude a pari punti con la Panini, anche se al terzo posto per il peggior quoziente set. A dominare la stagione è invece la Maxicono Parma di Zorzi, Dvorak, Galli, Bracci e del giovanissimo Giani.

Foto Instagram ModenaCaputVolley

In Coppa Italia però le cose vanno diversamente. Dopo aver passato con facilità i primi turni, Treviso si scontra con Parma in semifinale: la Maxicono vince al tie break all’andata, ma al ritorno la Sisley fa l’impresa al Palaverde, ribaltando il risultato (3-1) e conquistando il primo importante traguardo della sua storia. Modena, dal canto suo, fa fuori senza problemi la Petrarca Padova vincendo per 3-0 in casa e per 3-1 in trasferta (nella foto, Andrea Ghiretti).

La finale, quell’anno, è sulla distanza delle tre gare. La prima si gioca il 24 marzo al PalaPanini e finisce come i due precedenti di campionato: secco 3-0 per la squadra di Velasco. Sembra una formalità, e invece tre giorni dopo il PalaVerde compie di nuovo il miracolo: dopo una lunga battaglia, Treviso ha la meglio sul 3-2 e rimanda il verdetto a Gara 3. Il sogno dei veneti prosegue fino al primo set della sfida decisiva, durato 30 minuti e vinto per 13-15 nella bolgia di Modena; poi il vento cambia e la Panini reagisce da grande squadra, dominando i tre set successivi e chiudendo la pratica sul 3-1 (13-15, 15-5, 15-6, 15-7).

Per il passaggio delle consegne, insomma, bisogna ancora attendere. La Sisley si scontra di nuovo con Modena in semifinale play off e questa volta ha nettamente la peggio in tre set: Lucchetta e compagni ribaltano anche la finalissima con Parma (dopo aver perso Gara 1) e mettono in bacheca l’ennesimo trofeo. Ma è solo questione di tempo e gli equilibri cambieranno, negli anni in cui la pallavolo italiana vive il suo momento di massimo splendore.

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