Today in History: la Maxicono Parma fa un altro passo verso il Grande Slam

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Di Redazione

8 aprile 1990: la Maxicono Parma vince la Coppa Italia al PalaTrussardi di Milano, battendo per 3-2 la Philips Modena in una finale senza respiro. Per i parmigiani è il quarto trofeo stagionale dopo il Mondiale per Club, la Supercoppa europea e la Coppa delle Coppe (nella foto di copertina): poche settimane dopo, la squadra di Gian Paolo Montali riuscirà a completare un’incredibile Grande Slam aggiudicandosi anche lo scudetto, sempre contro Modena. Un’impresa storica e mai più ripetuta nella storia del volley italiano.

Per comprendere appieno la portata dell’exploit di Parma bisogna anche tener conto che 3 trofei su 5 arrivano contro Modena, la squadra che fino alla stagione precedente era stata l’assoluta dominatrice del panorama nazionale, con quattro scudetti e quattro Coppe Italia consecutive (e che in quello stesso 1990 festeggia la conquista della Coppa dei Campioni). Ma il vento sta cambiando, anche grazie al lavoro di un allenatore appena trentenne: Gian Paolo Montali, uno di cui si sentirà parlare ancora per un bel po’.

In quella Maxicono, presieduta da Carlo Magri, ci sono un paio dei protagonisti del primo storico titolo europeo conquistato nell’estate 1989 dalla nazionale di Velasco – Andrea ZorziGilberto Passani – e altri che diventeranno ben presto colonne di quella squadra: Marco Bracci, Andrea Giani, Claudio Galli. E poi due stranieri d’eccezione, il brasiliano Renan Dal Zotto e il talentuoso palleggiatore statunitense Jeff Stork, arrivato per sostituire il connazionale “Dusty Dvorak”.

Foto Wikipedia

Insomma, una squadra certamente temibile già alla vigilia, ma che sta per confezionare una marcia trionfale che va al di là di ogni aspettativa. Si comincia già il 12 dicembre con il Mondiale per Club casalingo, vinto per 3-1 in finale contro la corazzata CSKA Mosca di Fomin. Poi a marzo, sempre davanti al pubblico del PalaRaschi, c’è la finale di Coppa delle Coppe contro l’emergente Sisley Treviso: altro 3-1 e altro trofeo in bacheca, grazie alle prestazioni superlative di Zorzi e Bracci.

Foto Pagine di Sport

Pochi giorni dopo è la volta della Supercoppa europea: stavolta si gioca al PalaPanini di Modena, con 7000 spettatori a spingere i gialloblu di casa. Ma il risultato non cambia: vince la Maxicono, per 17-15 al tie break. E così si arriva alla finalissima di Coppa Italia del PalaTrussardi, in quel periodo una delle “case” della pallavolo nazionale: questa volta il pubblico è composto da ben 9000 persone. L’estenuante percorso della competizione è iniziato già a settembre, ma entrambe le squadre si presentano all’ultimo atto senza aver perso neppure una partita.

Parma, a quel punto, può anche essere considerata la favorita, ma la Philips resta sempre la squadra che in campionato ha subito soltanto una sconfitta. Peccato che quell’unica sia arrivata proprio contro la Maxicono. Lo spettacolo è straordinario, in un clima da “scontro finale” tra due dei più grandi sestetti di tutti i tempi. La squadra di Montali vince nettamente i primi due set, Modena non si arrende e, trascinata da Bernardi Cantagalli, prima riapre la partita nel terzo, poi si aggiudica anche un quarto parziale epico, durato ben 40 minuti.

Si va al tie break e qui Parma non ha più avversari, grazie alla potenza di uno straripante Andrea Zorzi. Servito a ripetizione da Stork, “Zorro” chiude con un tabellino da primato: 50 punti. Bracci (28), Renan (24) e Giani (23) gli fanno da degni scudieri: la Coppa, l’ennesima, è della Maxicono. E non è ancora finita: esattamente un mese più tardi, uscita vincitrice da un’ostica semifinale con Treviso, Parma completa il capolavoro conquistando lo scudetto sempre ai danni della Philips, dopo altre tre gare mozzafiato e indimenticabili. Il degno finale di un’annata scritta a lettere di fuoco nella storia del volley.

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