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Tik Tok Break #17: qualche consiglio dalla Florida per allenarsi durante la pandemia

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Di Stefano Benzi

Il nostro 17esimo appuntamento con Tik Tok Break, rubrica dedicata ogni due settimane al social network del momento, ricchissimo di video tutti dedicati al mondo della pallavolo, abbiamo deciso di dedicarlo a una sorta di tutorial. E di impegnarlo parlandovi di una giocatrice che, soprattutto in questo periodo molto complicato legato alla pandemia e ai lockdown, che purtroppo non riguardano solo il paese ma tutto il mondo, è riuscita a cogliere un punto importante.

Si chiama Kristi Tekavec, è americana, vive in Florida e gioca a pallavolo da 15 anni a dispetto dei suoi 25 anni di età. Kristi è attivissima, anzi, la definiremmo iperattiva considerando che alterna le sue giornate tra i campi da beach, quelli da volley indoor e numerose academy dove continua a prestarsi come allenatrice conseguendo un patentino dietro l’altro.

Kristi ha alle spalle un percorso molto particolare: ha sempre giocato a volley per passione e si è sempre dichiarata convinta che non sarebbe mai diventata una fuoriclasse, una giocatrice professionista. In realtà gioca e ad alto livello, nella formazione Beach Volley pro di Cleveland. Ma difficilmente la vedrete alle Olimpiadi o nei campionati professionistici. Eppure è popolarissima, come le sue sorelle, Dana e Chelsey, anche loro giocatrici. Per la verità la superstar di famiglia è Chelsey, fidanzata di Keanu Neal, giocatore di football professionista degli Atlanta Falcons, una delle matricole più famose del paese.

Kristi ha un grande talento per l’insegnamento: si è laureata con il massimo dei voti alla Florida Atlantic University in educazione e ha deciso di mettere a frutto i suoi studi proprio nel mondo della pallavolo con tutta una serie di iniziative estremamente interessanti che, durante la pandemia, sono diventati virali. Ogni giorno posta video che riguardano non soltanto il modo in cui si gioca a pallavolo ma soprattutto il modo in cui bisogna trattare la palla. Si chiama ball handling: chi gioca a pallavolo ad un certo livello sicuramente ne ha già sentito parlare, e magari lo applica anche.

Un po’ più difficile che ad affrontare questo argomento siano ragazzini di 13 o 14 anni che, pur giocando tutti i giorni con un pallone, non sanno esattamente quale sia la sua risposta quando lo si colpisce, e come reagisce la sua traiettoria in base al modo in cui viene colpito. Il ball handling crea un rapporto personale e indipendente dalla squadra tra l’atleta e il pallone: serve ad aumentare la confidenza, la propria capacità di controllo e a esasperare situazioni di gioco e di palleggio che in una partita risulteranno sempre diverse. Julio Velasco sostiene che non esiste un rimbalzo uguale all’altro. E che bisogna essere pronti a qualsiasi tipo di rimbalzo.

Kristi, proprio per questo, ha creato una lunga serie di video, che sono rapidamente diventati virali su Tik Tok, con i quali, anche in casa, o nel proprio giardino, in pochi metri quadrati, si ha la possibilità di prendere confidenza con il pallone, con la sua consistenza e le sue evoluzioni. Un ottimo modo per portare la propria capacità di gioco a un livello più alto.

Ecco alcuni degli esercizi che Kristi ha proposto su Tik Tok e che sono stati presi ad esempio da migliaia di giocatori in tutto il mondo.

Allenamenti di sopravvivenza durante il lockdown – #volleyballdrill – @kristi_tekavec

Ripetute soft di passaggi in equilibrio atipico – Cinquanta ripetute contro il muro per ogni singola posizione

Hit and control – Colpire il pallone controllando il contraccolpo con la mano di protezione

Serve the square – Per chi batte float: disegnare con dello scotch un area di mezzo metro quadrato su un muro e allenarsi a colpirlo da diverse angolazioni, prima da tre metri e poi sempre da più lontano

Ball Handling Drill – Lo sport che ha letteralmente inventato il ball handling (nemmeno ieri ma più di settant’anni fa) è il basket. Ci sono giocatori di basket che si allenano anche per un’ora al giorno con il ball handling. Ai giocatori di volley invece toccano riscaldamento e plank: ma mezz’ora ogni due giorni di palleggi ‘atipici’ con una palla da basket o anche da volley (c’è anche chi usa le palle mediche, meglio non esagerare), aumentano il senso di controllo del pallone anche nel gioco.

Smash Clash – Due i livelli. Si inizia da soli con una cesta e trenta palloni. Ad altezza di rete si raccoglie la palla e la si schiaccia nel campo avversario in rapida successione, senza pausa. L’esercizio deve essere completato in meno di un minuto. Ci si concentra solo sul prendere la palla e schiacciarla dove la si vuole mandare. Meglio se ogni serie si focalizza su un punto ben preciso, delimitato a terra. Quando si migliora si comincia a lavorare con l’alzatore, ma sempre ad altezza di rete ridotta. Perché? Perché la ripetizione è uno stress e non si devono stressare anche ginocchia e caviglie ma solo perfezionare la reazione tra occhio, testa e braccio.

Un servizio in 30” – Kristi in un microclip di 30” ha inserito i cinque passaggi fondamentali da ripetere per prendere confidenza con il proprio servizio.

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