Superlega, il ritorno di Peter Verhees a Monza con Tonno Callipo

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Di Redazione

Dopo la sconfitta subita nel primo turno infrasettimanale della stagione contro Padova, la Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia vuole subito cancellare il ko contro i veneti. L’obiettivo è risalire la china e ripartire dalle due confortanti prestazioni che la squadra ha offerto contro Civitanova e Piacenza. Gli alti e bassi ad inizio stagione sono più frequenti con una quadratura del cerchio ancora da trovare per molte squadre, ma la Tonno Callipo vuole fare tesoro degli errori commessi e cercare la prima vittoria in campionato. Coscione e compagni sono attesi da un altro tour de force con un ciclo di tre partite importanti. Domani a Monza, mercoledì a Bari contro Castellana Grotte e domenica 5 novembre in casa contro Latina. Ma l’imperativo all’interno dello spogliatoio giallorosso è pensare unicamente alla gara da giocare domani pomeriggio, ore 17:30 Diretta Rai Sport, alla Candy Arena di Monza. Quella di domani per i giallorossi sarà la gara n° 292 nella massima serie tra campionato, play-off, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Il pre-gara di Pieter Verhees: “Vogliamo riscattare la sconfitta contro Padova e per farlo dobbiamo migliorare negli aspetti del gioco in cui ancora dobbiamo crescere e provare a lottare con determinazione pallone su pallone. Monza è una squadra forte, conosco bene l’ambiente, il mister e alcuni miei ex compagni. Non sarà facile, ma sono sicuro che lavorando sodo potremo toglierci presto delle belle soddisfazioni”.

QUI GI GROUP MONZA – È un Gi Group Monza quasi interamente rinnovato quello che si presenta ai nastri di partenza della SuperLega UnipolSai 2017/2018, quarta esperienza consecutiva della formazione brianzola nella massima categoria del volley maschile nazionale. Affidata per il secondo anno consecutivo al tecnico Miguel Àngel Falasca, con cui nell’ultima stagione ha centrato per la prima volta i Play-Off Scudetto, per la terza la partecipazione alla Del Monte® Coppa Italia e sfiorato la qualificazione alla Challenge Cup, la prima squadra maschile del Consorzio Vero Volley tenterà di migliorare i risultati ottenuti finora ripartendo dalle qualità di Iacopo Botto, capitano per il terzo campionato di fila, Thomas Beretta, Simon Hirsch, Marco Rizzo, Davide Brunetti, Donovan Dzavoronok e Jernej Terpin. Ad impreziosire lo zoccolo duro confermato dalla società lombarda, in estate sono arrivati i centrali italiani Simone Buti e Rocco Barone, il regista statunitense Kawika Shoji e quello canadese Brett Walsh, il martello americano Jake Langlois e l’opposto ceco Michal Finger. Obiettivo del Gi Group Team Monza sarà quello di esprimere un gioco frizzante e determinato in grado appassionare il pubblico presente al Palazzetto dello Sport di Monza, cresciuto sensibilmente in queste tre stagioni e voglioso di raggiungere nuovi importanti traguardi insieme ai suoi beniamini. E i cambiamenti nella rosa non hanno di certo favorito un inizio di stagione esaltante per la compagine monzese che ha sì vinto alla prima giornata contro Sora, ma è incappata poi nella sconfitta esterna contro Modena e, soprattutto, nel ko contro Milano nel derby meneghino-brianzolo. Va a caccia del riscatto, dunque, la formazione di coach Falasca vogliosa di provare a migliorare ancor più il rendimento espresso nelle ultime stagioni di Superlega. 

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)