Superlega 2017/2018: uno sguardo al mercato degli allenatori

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Di Roberto Zucca

Che stagione sarà quella delle panchine della nuova Superlega? Quali saranno i cambi allenatore che porteranno i risultati sperati alla vigilia di una nuova scoppiettante stagione?

Quello che è emerso dalle politiche di mercato di quest’anno è una vera e propria spinta al cambiamento. Emblematico è stata in questo senso la decisione di Modena di affidarsi ad un condottiero come Rado Stoytchev, un tecnico vincente ma a prima vista molto diverso dalla filosofia così calda e a furor di popolo della squadra emiliana. Il tecnico bulgaro non è certo noto per il suo carattere spumeggiante ma per la sua politica da gendarmeria, composta da molti fatti e poche parole. Concedersi alla stima serrata della presidente Pedrini sarà un buon banco di prova per capire se Modena riuscirà a coniugare questo mix di oligarchia bulgara, narcisismo francese del bomber Ngapeth ed entusiasmo carioca del ritrovato Bruninho. Se questa ricetta dovesse risultate vincente, Modena potrebbe risultare la squadra da battere nella prossima stagione.

Cambio della guardia anche in quel di Civitanova: dopo lo scudetto e la bella impresa di Gianlorenzo Blengini, restiuito per i prossimi anni al suo primo amore azzurro, arriva, o meglio, ritorna in terra marchigiana Gianpaolo Medei, che dopo 11 anni lontano dalla sua terra, prova a mantenere la leadership italiana e magari europea di questa Civitanova. Una sfida quella per Medei, soprattutto sul piano tattico, con una squadra poco rinnovata, ad eccezione del solo fortissimo Sander, ma molto diversa nei comportamenti in campo rispetto al suo Tours, con cui il tecnico si è aggiudicato la coppa Cev proprio contro l’italianissima Diatec, e dopo aver trascorso le ultime tre stagioni in un campionato più di nicchia come quello francese.

Aria nuova anche in quel di Milano, con l’arrivo in pompa magna di Mister Giangio, alias Andrea Giani. L’annuncio del presidente Fusaro è di quelli che ad inizio stagione fa ben sperare per un campionato che sia per la Powervolley meno deludente sul piano dei risultati rispetto ai precedenti. Giani arriva nella città meneghina con un notevole entusiasmo, desideroso di recuperare il terreno perduto dopo una stagione conclusasi troppo presto alla Calzedonia Verona. Il mercato e l’arrivo di Averill e Cebulj, fortemente voluti dall’ex campione, sono il segnale che l’intento è quello di costruire una squadra compatta e a tratti spettacolare, pronta a far tornare i milanesi al loro vecchio amore per il volley.

Cambi di panchina prestigiosi anche nel basso Lazio, con Vincenzo Di Pinto, che si insedia a Latina, dopo il decimo posto ottenuto con la scomparsa Exprivia Molfetta. Per lui il Presidente Falivene, ha tirato fuori gli artigli e ha aggredito il mercato confermando Daniele Sottile e portando in terra laziale l’ex capitano della nazionale Cristian Savani, il forte Le Goff e Starovic che rientra in Italia passando per l’esperienza greca. A pochi km, sarà Mario Barbiero made in Club Italia, a risollevare le sorti della Globo Sora, dopo un mercato non proprio florido, caratterizzato da molte cessioni e pochi acquisti. Al tecnico, in questa prima esperienza in Superlega, sarà affidata una sfida molto importante.

Infine, dopo l’esordio da primo con la Azimut, grandi speranze sono riposte dal presidente Callipo in Lorenzo Tubertini. Il tecnico che ha ereditato una difficile situazione a Modena dopo l’esonero di Piazza, concludendo in semifinale scudetto il percorso della squadra emiliana, trova un buon comparto calabrese, con cui potrebbe esercitare un ruolo scomodo. Per lui sono arrivati Verhees da Monza e un agguerrito Massari direttamente da Modena.

Insomma, a ben vedere, sono molte le idee in campo per la prossima stagione. Starà a questi nuovi tecnici della Superlega trasformarle in sicuri e conclamati successi.

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