Supercoppa femminile: presentata la 22esima edizione tra Novara e Conegliano

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Di Stefano Benzi

È stata presentata la 22esima edizione della Supercoppa Samsung Galaxy femminile che vedrà di fronte la squadra campione d’Italia, l’Igor Gorgonzola Novara e l’Imoco Volley che la scorsa stagione ha conquistato l’ultima edizione di Coppa Italia. Il primo trofeo dell’anno, una grande occasione per le due società che rappresentano l’Italia in Champions League e che vogliono il secondo trofeo nell’anno solare 2017.

La partita è in programma alle ore 17 di mercoledì 1 novembre al PalaIgor di Novara, le prevendite stanno proseguendo con grande successo on line e proseguiranno fino al 31 ottobre sera; poi gli ultimi tagliandi saranno venduti ai botteghini del palazzetto novarese, si prevede il tutto esaurito.

L’assessore comunale alle politiche sportive Federico Perugini conta su questa manifestazione per rinsaldare ancora di più il rapporto, già solido, tra la città e il volley: “La società Igor Novara ha fatto in pochi anni un lavoro incredibile, ha riportato la gente al palasport, ha vinto uno scudetto e ora rappresenterà Novara in giro per l’Europa. Non possiamo essere più orgogliosi di cosi e siamo molto grati alla società e a suor Giovanna Saporiti (presidente storica dell’AGIL da cui è nato questo secondo ciclo di pallavolo a Novara dopo l’esperienza Asystel) perché si è impegnata nell’organizzazione di un evento che è sicuramente oneroso sia dal punto di vista organizzativo che economico”.

A rappresentare la Lega Volley femminile la vice presidente, Alessandra Marzari: “Quando si parla di legare lo sport al territorio e alla gente servono esempi concreti e questo di Novara è sicuramente un punto di riferimento importante. Una squadra che oltre che vincere diverte e richiama pubblico, un telaio ricchissimo di esperienza nel settore giovanile, sponsor che hanno saputo mettersi al servizio della società con spirito di servizio, divertendosi e scoprendo che essere sponsor non significa solo patrocinare economicamente ma è far parte di qualcosa. Il lavoro sul territorio è fondamentale, soprattutto nella pallavolo, eventi come questo sono un vero patrimonio da offrire alla città e ai suoi sportivi”.

Per l’Igor Novara è la seconda finale in due anni, nel 2015 le azzurre, all’epoca superfavorite, furono battute al tie-breal dalla Pomì Casalmaggiore allora allenata dall’attuale tecnico novarese, Massimo Barbolini. Novara vinse due edizioni della Supercoppa nel corso della sua era Asystel, nel 2003 e nel 2005. Imoco invece si presenta da campione in carica avendo vinto lo scorso anno ai danni di Foppapedretti Bergamo. Tre finali di Supercoppa per l’Imoco che la prima, nel 2013, la perse da Piacenza.

 

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.