Fonte: Allianz Milano

Stip-Milano 0-3. Piazza: “Condizioni estreme”. Angelescu: “Gestione inaccettabile a livello europeo”

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Ritorno in Europa ok, nella Cev Volleyball Challenge Cup 2026, il trofeo che Allianz Milano ha vinto nel 2021, ma le condizioni del palasport hanno reso la trasferta in Macedonia del Nord estremamente complicata. (Qui la cronaca dell’incontro)

Roberto Piazza: “Diciamo che abbiamo ottenuto il massimo risultato con uno sforzo notevole per restare in campo in condizioni davvero estreme. In un palazzetto a una temperatura tra i 12 e i 13 gradi. E’ stata una trasferta molto complicata dal punto di vista delle condizioni ambientali. E mi spiace perché la Cev era perfettamente al corrente di questa situazione. Ci si aspetta qualcosa di più da chi gestisce il nostro sport a livello europeo. Adesso dobbiamo tornare a casa il prima possibile perché questi sono stati giorni persi anche dal punto di vista del minutaggio dell’allenamento e per la squadra. Dobbiamo pensare subito alla trasferta di domenica a Civitanova che chiuderà il girone di andata e per noi sarà una partita molto importante contro una grande squadra. L’unica cosa positiva, se vogliamo, è che non si sia fatto male nessuno, perché davvero a queste temperature si rischia molto con giocatori professionisti che estremizzano lo sforzo fisico”.

Il vicedirettore generale di Allianz Powervolley Milano e direttore organizzativo per gli eventi Cev, Sabrina Angelescu, ha denunciato le condizioni “inaccettabili” del palasport SRC “25 Maggio” di Radovis, dove si è giocato con una temperatura attorno ai 12 gradi, ben al di sotto dei limiti regolamentari CEV (16–25 gradi). Angelescu ricorda che il supervisor di gara aveva inizialmente accolto il reclamo della società milanese, segnalando alla Cev anche l’insufficiente illuminazione. Tuttavia, dalla sede di Lussemburgo è arrivata la decisione di far disputare comunque il match, richiamando in modo molto nebuloso alcune precedenti partite autorizzate in condizioni simili in Challenge Cup. Una scelta che Angelescu definisce “incomprensibile e irrispettosa verso i professionisti in campo”. “Noi abbiamo il dovere di tutelare la salute dei nostri atleti – ha aggiunto – da possibili infortuni, ma anche da un semplice raffreddore o un’influenza. Non si può giocare in queste condizioni. 

La dirigente sottolinea anche come la struttura fosse scaldata da tre generatori “inefficaci e fonte di fumo”, situazione che ha portato alla cancellazione degli allenamenti mattutini. A complicare ulteriormente la giornata, il singolare episodio dei tre giocatori (Ichino, Catania e Lindqvist) rimasti bloccati nell’ascensore del palasport arrivati in ritardo al prepartita: “Un imprevisto assurdo, che fotografa perfettamente il contesto in cui ci siamo trovati a operare”

Angelescu conclude ribadendo che una simile gestione “non può essere accettata a livello europeo, tanto più in un momento decisivo della stagione come questo”, e conferma che la società ha informato Lega Volley e Fipav della situazione, presentando anche un richiamo ufficiale in Cev.

(Fonte: Allianz Milano)

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