"Supercoppa? Una competizione a due giorni dal Mondiale è un terno al lotto"

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Di Redazione

In continua crescita la formazione Campione d’Italia, che domenica affronterà l’Itas Trentino nel big match di giornata. Una partita particolare se si guarda alla Supercoppa, ma Recine, DS della Sir Safety Conad Perugia, guarda avanti a quella che sarà una partita completamente diversa, come riportato oggi dal “Corriere dell’Umbria”.

Dalla Supercoppa a Verona in attesa della rivincita in programma domenica con Trento. La Sir si gode il primato in classifica e prepara il primo big match di Superlega contro i ragazzi di Lorenzetti. “Ma guarda, io di solito non mi abbatto nelle sconfitte, ne mi esalto quando si vince – spiega Stefano Recine, direttore sportivo bianconero -, dico soltanto che rispetto alla Supercoppa abbiamo avuto due settimane di lavoro in più e i primi frutti si sono visti. A Verona e con Latina abbiamo fatto bene alcune cose, altre necessiteranno di ulteriori aggiustamenti. Di certo, aggiungo, la Sir ha un grande parco giocatori, il problema è che quest’anno… pure gli altri non scherzano“.

D’accordo, ma Verona in questo momento poteva costituire un ostacolo bello tosto. E invece…Si, di solito è una trasferta ostica, mettici poi che era la prima in casa per loro e c’erano più di 4.000 persone. Credo, anche se non sono abituato a parlare degli assenti, che a Verona manchi molto Jaeschke, come a noi, in tutta onestà, farebbe comodo avere oggi Berger“.

Una vittoria limpida…In battuta siamo stati bravissimi. E quando noi cominciamo a martellare dai 9 metri sappiamo fare male. Semplice la conseguenza: loro hanno cominciato subito a perdere fiducia. Se poi aggiungiamo che oltre a picchiare forte con i soliti noti, Podrascanin non ha fatto alcun errore e De Cecco ha variato in continuazione il servizio… Del resto la battuta è la prima nostra forma d’attacco e può mettere tanta pressione all’avversario“.

Rispetto a qualche giorno fa sono scesi drasticamente anche gli errori diretti.E scenderanno ancora, ne sono convinto. Guarda, se ti riferisci alla Supercoppa, dico subito che una competizione a due giorni dal Mondiale è un terno al lotto dove può accadere di tutto. Ti può andare bene, come no“.

Ecco allora, tanto per tornare alla due giorni del Pala Barton, che domenica c’è di nuovo Trento davanti alla rete…Mi auguro che sia una gara diversa, ovvio. In Supercoppa hanno quasi sempre tenuto il pallino del gioco in mano, anche se non mi meraviglio per nulla della loro forza. Hanno fatto un mercato importante e si sono rinforzati molto. Lo scorso anno, e torniamo così a quanto dicevamo, Trento era partita malissimo, salvo crescere alla distanza e arrivare ai play off dove ci ha portato al quinto set. A quella squadra hanno aggiunto pedine di primo ordine: Russell, Grebennikov, Lisinac e altri. Normale che abbiano ambizioni, ma è altresì chiaro che noi arriveremo alla sfida di domenica con 3 settimane di allenamenti in più. Ho grande fiducia nel nostro coach e nella squadra che, a mio avviso, nel giro di un mese e mezzo girerà a pieno ritmo“.

Sorpreso da Modena che cede un punto a Castellana?No, perché quest’anno è proprio l’errore da evitare. Quello di pensare che ci siano solo 4 squadre. Domenica se non fosse stato per i 30 punti e i 5 ace di Zaytsev, Modena poteva anche perdere. Se non le interpreti bene certe gare quest’anno le perdi“.

Torniamo a Verona: grande muro.Quando la battuta funziona, tutto va meglio, ma vedo ancora margini di miglioramento“.

E di Ricci e Podrascanin?Il Potke lo conosciamo bene, di Ricci dico che lo scorso anno ha giocato poco, ma già dai primi allenamenti si vedeva qualcosa di interessante. E sono convinto che può fare ancora meglio, così come Galassi. Presto farà ingressi importanti. Vedrete“.

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