Spoleto Monini, Zoppellari: "Contava portare a casa il risultato e lo abbiamo fatto"

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Di Redazione

Cominciare con una vittoria, specie di fronte ai propri tifosi, è sempre importante. Lavorare per migliorare ciò che ancora non funziona alla perfezione lo è altrettanto, forse anche di più per il prosieguo del campionato. Contro Alessano la Monini ha giocato una gara tutt’altro che perfetta, ma ha saputo portare a casa la vittoria reagendo con grande carattere alle difficoltà, che si sono concretizzate spesso nella battuta avversaria (12 ace a referto per i pugliesi contro i 6 degli oleari).

Zoppellari MVP – Oleari che, di contro, sono stati implacabili a muro collezionando ben 16 punti con questo fondamentale. I centrali Agunier e Zamagni hanno fatto la voce grossa con 4 e 3 blocks ciascuno, in loro compagnia, anche lui a 4, troviamo Francesco Zoppellari, il meno alto in campo, che ha stampato 4 muri in faccia agli avversari dimostrando che oltre ai centimetri conta tantissimo il tempo di salto e il piano di rimbalzo. L’MVP di giornata ha così commentato la prestazione della squadra: “Questi sono 3 punti importantissimi che ci danno morale per tornare in palestra e lavorare sempre meglio. Sapevamo che sarebbe stata dura, veniamo da un precampionato complicato per via dei tanti infortuni, ma nelle prime partite conta più di tutto portare a casa il risultato e oggi lo abbiamo fatto. Per essere anche belli da vedere ci sarà tempo”.

Le parole di Mariano e Di Renzo – Sulla stessa lunghezza d’onda Romolo Mariano: “Alessano ci ha messo molto in difficoltà, soprattutto col servizio. Noi siamo stati bravi ad uscirne da squadra, pallone dopo pallone. I meccanismi di gioco non sono ancora perfetti, c’è da lavorarci tanto, ma siamo solo all’inizio, la squadra è molto rinnovata e c’è bisogno di tempo. L’importante è mostrare la voglia che si ha di portare a casa il risultato”. Anche Leonardo Di Renzo, applaudito per qualche difesa di altissimo livello, dice la sua: “C’era un po’ di tensione per la prima in casa, e sappiamo anche le aspettative che la gente ha su di noi. Questa era una partita da vincere più di grinta che di tecnica, alla fine questa grinta l’abbiamo tirata fuori ed è andato tutto bene”.

Qualche numero – Guardando il tabellino, sono andati molto bene i centrali, entrambi in doppia cifra come punti (13 per Zamagni e 15 per Agunier con il 77% e 67% di positività in attacco). Top scorer del match è stato l’opposto Padura Diaz con 21 palloni vincenti di cui 18 in attacco, due a muro e uno in battuta. L’italo-cubano ha scaldato il pubblico con qualche balletto dei suoi, un pubblico che si è esaltato ad ogni muro della squadra alzando i cartoncini con su scritto “MURATO” realizzati e distribuiti gratuitamente dallo sponsor Meccanotecnica Umbra.

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.