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Simone Giannelli a Sportitalia: “Giocare per Trentino Volley è orgoglio, fortuna, responsabilità”

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Di Redazione

Simone Giannelli, palleggiatore dell’Itas Trentino, giovedì pomeriggio è stato protagonista sulle frequenze televisive di Sportitalia, la tv dello sport (canale 60 dgtv).

Ospite principale della trasmissione “#IORESTOACASA”, il Capitano di Trentino Volley ha risposto alle tante domande proposte dai conduttori Alessio Milone e Orazio Accomando e a quelle arrivate dai telespettatori.

“Sto vivendo un periodo di quarantena che sembra non finire più – ha spiegato l’alzatore altoatesino – ; lo sto trascorrendo facendo di fatto l’universitario. Studio mattina e pomeriggio e poi continuo ad allenarmi a casa. La prima cosa che farò quando ci si potrà veramente muovere sarà andare a trovare la mia famiglia a Bolzano e dal barbiere: ne ho davvero bisogno. Ho cominciato la mia carriera sportiva praticando tennis e sci; la pallavolo è arrivata dopo e solo grazie a mia sorella che già giocava in una squadra della città. Magari quando smetterò con il volley tornerò a dedicarmi al tennis…”

“Giocare per Trentino Volley per me rappresenta sempre un orgoglio – ha risposto a precisa domanda Giannelli  . Con questo Club ho fatto tutto il percorso nel settore giovanile prima di arrivare in prima squadra; sono cresciuto a livello umano e come atleta. E’ una delle Società più importanti della pallavolo Mondiale ed è fra quelle che ha vinto in assoluto di più. Essere diventato il Capitano è una fortuna ma anche un orgoglio e una responsabilità. Sarò sempre grato al Presidente Mosna e a tutto lo staff per quello che hanno fatto e stanno facendo per me. Lorenzetti? Ha contribuito in maniera importante a cambiare il mio modo di giocare e a colmare alcune carenze tecniche che avevo e che tutt’ora ho. Nell’ultima stagione, per esempio, ho lavorato molto sulla difesa, perché è un fondamentale che mi riesce meno bene e perché sono convinto che per essere un leader serva tenere in gioco un pallone in più. L’esempio da questo punto di vista arriva proprio da Bruno. L’alzata che mi dà più gusto? Servire il centrale, soprattutto con palla staccata da rete”.

(Fonte: comunicato stampa)

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