Serie B1, la Conad Alsenese rimonta e ferma la Tirabassi & Vezzali

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Di Redazione

Una ripresa con i fiocchi, con prestazione e risultato. Non manca nessun ingrediente alla torta della Conad Alsenese, vittoriosa sabato sera tra le mura amiche contro la Tirabassi & Vezzali nella quinta giornata di ritorno del girone D di serie B1 femminile.

Tre a uno il risultato a favore delle gialloblù piacentine allenate da Enrico Mazzola, che hanno “vendicato” il ko in quattro set dell’andata che aveva avuto un andamento speculare. Non poteva andar meglio, dunque, il “return to play” di Alseno, che ha vinto e convinto pur dovendo fare i conti con l’assenza pesante del capitano Valeria Diomede (infortunio al polpaccio), sostituita al centro da Eleonora Fava. Una solida tenuta in ricezione e una battuta importante (9 ace) hanno spinto la Conad, molto brava anche in difesa (al pari delle reggiane) e capace di essere alla lunga più decisiva in contrattacco nel chiudere scambi lunghi ed emozionanti che hanno caratterizzato buona parte dell’incontro,complice anche l’ordine in campo di Campagnola, in evidenza a muro (11 block). In casa gialloblù, top scorer l’opposta Monica Gobbi (19 punti), in doppia cifra al pari delle bande Serena Tosi (14) e Sofia Cornelli (10) e della centrale Valentina Guccione (11 punti). Per la squadra di Enrico Mazzola, tre punti d’oro in chiave salvezza in un turno che non ha risparmiato sorprese, come testimoniano le vittorie di Garlasco e Fos Wimore contro Imola e Montale. Sabato nuovo appuntamento casalingo, questa volta contro l’Elettromeccanica Angelini Cesena.

LA PARTITA – La Conad Alsenese scende in campo con Romanin in palleggio, Gobbi opposta, Tosi e Cornelli in banda, Eleonora Fava e Guccione al centro e Toffanin libero. Il ritmo è subito alto, con scambi lunghi e intensi. Il primo break è ospite (3-5 con Bernabè), con il gap che si allarga a tre lunghezze (5-8, time out Mazzola). Scalera guida la Tirabassi & Vezzali, trovando anche un attacco impossibile da posto quattro per il 9-15 che vale il secondo time out gialloblù. Alseno paga dazio in termini di errori in attacco (tre ravvicinati per il 12-18), dentro Lago per Cornelli con l’ace quasi immediato della banda veneta che rianima la Conad (14-18). Il tema degli sbagli in terzo tocco, però, torna d’attualità e così Campagnola avanza (14-22). Cambio in regia tra le fila piacentine (Zagni per Romanin), con le padrone di casa che con orgoglio risalgono la corrente (19-22 a firma di Gobbi). La panchina reggiana stoppa il gioco, la squadra di Longagnani vola sul 19-24, resiste all’ace di Tosi (21-24) e chiude 21-25.

Nonostante l’esito negativo del primo parziale, la Conad non perde la fiducia e piazza subito un break (3-0), che poi difende a denti stretti (8-4 out Scalera), anzi aumenta con un muro di Cornelli (9-4, time out Longagnani). Cambia la diagonale ospite per aumentare il potenziale d’attacco, con la Tirabassi & Vezzali che torna in cattedra, chiudendo scambi spettacolari. Sul 13-11 Mazzola ferma il gioco, ma non la striscia ospite (13-12 con Scalera), anche se le gialloblù sono brave a non permettere l’aggancio, duellando con tenacia e ordine. Anzi, Tosi firma il controbreak lavorando sulle mani del muro avversario (16-13), con Cornelli che poi la imita sempre da posto quattro (18-15). L’esperienza al centro di Puglisi rilancia l’azione di Campagnola (doppio muro per la parità a quota 18), lanciando la volata al parziale. La Conad si affida al braccio armato di Gobbi (due schiacciate consecutive a segno per il 23-21, time out Campagnola), la Tirabassi & Vezzali risponde con l’ex Fanzini e con un muro: 23-23 e time out Mazzola. Decidono un’invasione in attacco contestata dalle reggiane (cartellino giallo) e un secondo tocco vincente di Romanin: 25-23 e un set pari.

Il terzo set si apre all’insegna del muro reggiano (2-4), poi Gobbi annulla le distanze con l’ace del 5-5. “Murone” di Romanin, poi la fast di Guccione vale il break (8-6) e time out avversario. Alseno, però, “is on fire”, come testimoniano l’ace di Tosi e un altro attacco della centrale siciliana (10-6). Campagnola risponde presente (11-9), ma torna sotto complice la “doppietta” di Cornelli (attacco più ace): 14-10. Tanta difesa e molto contrattacco: la Conad c’è e lo ribadisce con il 16-11, per poi trovare il +6 con l’ace di nastro di Eleonora Fava che “vendica” un net precedente ospite. Non è finita, perché l’ex Fanzini trova l’ace della speranza (17-14, time out Mazzola), con Campagnola che aggiunge altri due mattoncini alla rimonta sul turno in battuta di Alessandra Fava (19-18, seconda sosta piacentina). Nel finale, però, decidono Romanin e Cornelli: 25-22 e 2-1.

La strada della Conad Alsenese, però, non è ancora in discesa, perché la squadra di  Longagnani riparte di slancio nel quarto set (3-7, time out Mazzola). Dopo la sosta chiesta dal proprio coach, le gialloblù riprendono smalto e si avvicinano (6-7) . Un bel primo tempo di Eleonora Fava vale il 9-9, mentre un muro di Tosi e l’ace di Cornelli confezionano il controsorpasso: 11-9 e time out Osgb. La squadra di Mazzola difende a denti stretti li break (13-11), poi mettono la freccia con l’ace di Tosi e il contrattacco in fast di Guccione: 17-12 e time out Longagnani. Le reggiane recuperano un break (17-14), ma una parallela cesellata da Cornelli fa tagliare il traguardo di quota 20 con un +5. Campagnola tenta disperatamente di stare aggrappata al match (muro di Secciani per il 21-17), ma Eleonora Fava piazza un break con una difesa punto che pesa come un macigno: 23-17. Tosi conquista il flotto di match point (24-18), poi chiude lei per il 25-20 e il conseguente 3-1.

LE DICHIARAZIONI POST-PARTITA:

Serena Tosi (schiacciatrice Conad Alsenese): “E’ stato un bellissimo rientro, era una partita da vincere e il nostro avversario non ha mai mollato, rendendoci la vita difficile. Dopo un primo set dove abbiamo commesso qualche errore di troppo, dal secondo abbiamo sbagliato meno, anche rispetto al solito, e questo ci ha premiato. Inoltre, anche in difesa abbiamo tenuto alto il ritmo, duellando con loro in seconda linea. Cosa ci ha premiato? Non aver avuto black out prolungati e alla lunga anche il contrattacco. Eravamo un po’ agitate anche perché eravamo senza il nostro capitano, ma sono contenta perché in questa sosta abbiamo lavorato tanto, soprattutto nell’ultima settimana. Sono felice anche della mia prestazione, soprattutto per la tenuta in ricezione, poi ovviamente si può sempre migliorare”.

CONAD ALSENESE-TIRABASSI & VEZZALI 3-1 (21-25, 25-23, 25-22, 25-20)

CONAD ALSENESE: Cornelli 10, Fava E. 5, Gobbi 19, Tosi 14, Guccione 11, Romanin 4, Toffanin (L), Zagni, Lago 2. N.e.: Sesenna, Poggi, Diomede. All.: Mazzola

TIRABASSI & VEZZALI: Puglisi 2, Galli Venturelli 4, Fanzini 11, Fava A. 11, Bernabé 18, Scalera 8, Solieri (L), Varini 3, Secciani 1, Trevisani. N.e.: Lodi, Menozzi, Frignani. All.: Longagnani

ARBITRI: Strippoli e Olivieri

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.