Di Redazione
A fine 2017 in allenamento ha riportato un grave infortunio al ginocchio destro, con i successivi accertamenti che hanno evidenziato la lesione del menisco e la rottura del crociato anteriore.
Venerdì scorso l’operazione chirurgica a Brescia, perfettamente riuscita, e ora il lungo percorso di riabilitazione che probabilmente la vedrà completamente recuperata all’inizio della prossima stagione agonistica.
In tutto questo, Giorgia Rancati non è mai stata sola. La laterale dell’Abo Offanengo, infatti, ha sempre fatto parte del gruppo neroverde, andando in panchina durante le partite di campionato pur non potendo ovviamente dare il proprio contributo in campo.
“Vedere da fuori – confessa Giorgia, al suo secondo anno consecutivo all’Abo dopo aver contributo alla storica promozione in B1 nell’arco della scorsa stagione – non è facile, si soffre il doppio rispetto a quando giochi. Sono riuscita a rimanere in gruppo e a dare una mano in panchina e questo per me è stato importante: a livello morale non mi sono mai sentita sola”. Per un periodo, il nuovo punto di vista sarà quello delle tribune, complici le necessarie stampelle. “Cercherò di esserci ogni volta che mi sarà possibile”, promette la laterale cremonese.
Domenica alle 18 al PalaCoim ci sarà un avvincente duello-play off tra l’Abo – terza in classifica – e il Lilliput Settimo Torinese, secondo a +4 dalle cremasche, a loro volta con quattro punti di vantaggio su Vigevano, ora come ora prima esclusa dagli spareggi promozione.
“Mi aspetto – commenta Giorgia – un PalaCoim gremito, ora viene il bello, in primis con questo scontro diretto, dove far punti metterebbe una buona ipoteca, ma anche le successive partite saranno importanti: sono tutte finali. In questo percorso, l’Abo ha dimostrato di essere un’ottima squadra con il valore aggiunto nel gruppo, uscito anche nei momenti più difficili: è uno dei motivi che ci ha proiettato in alto in classifica”.
(Fonte: comunicato stampa)
