Sarroch, finisce con un pesante 0-3 casalingo la corsa verso la serie A

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Di Redazione

Finisce con un pesante 0-3 casalingo contro il Volley 2001 Garlasco il cammino dei gialloblu della Sarroch Polisportiva nella corsa verso la serie A. Una sconfitta che brucia soprattutto perché i ragazzi sardi non sono mai riusciti ad esprimere il proprio potenziale, in una partita magistralmente giocata dagli avversari e segnata dall’eccessiva tensione psicologica dei padroni di casa.

Una stagione comunque positiva, in un campionato anomalo che è sempre stato in bilico e oggetto di continue modifiche e adattamenti alla situazione epidemiologica del paese. Una stagione lunga quanto e forse più del solito, vissuta lontano dal proprio pubblico ma che è fatta di 14 partite e 11 vittorie (di cui ben nove per 3 a 0). Stagione affrontata con un roster profondamente modificato e ringiovanito, un gruppo solido e supportato da grinta e orgoglio che hanno permesso alla società sarrochese un cammino così positivo.

Resta il rammarico di aver chiuso con una prestazione opaca, ma lo sport è gioie e dolori e il tempo per leccarsi le ferite è poco perché la testa è già al lavoro per la stagione 21-22. Così coach Franchi commenta l’ultima uscita dei suoi ragazzi: “Usciamo da questi playoff con grande tristezza, complimenti sicuramente a Garlasco per l’ottima gara disputata. A noi resta il rammarico e il dispiacere per non essere riusciti ad esprimere la nostra pallavolo, in una gara in cui nei primi due set abbiamo avuto grosse difficoltà in ricezione e cambiopalla e non abbiamo reso in battuta come avremmo potuto.Le gare da dentro/fuori portano con sé un peso notevole e noi per troppo tempo siamo rimasti come bloccati e, a differenza della gara di andata, non siamo riusciti a colmare il gap. Solo nel terzo parziale siamo riusciti a mettere in campo maggiore qualità, è stato un set più combattuto, ma Garlasco ha davvero giocato un’ottima partita.Purtroppo finisce così, mi sento di ringraziare la società che ci ha messo in condizioni di portare avanti la stagione in una situazione legata al covid sempre incerta. Ad un certo punto non eravamo nemmeno sicuri che il campionato potesse iniziare, ci sono stati diversi rinvii, diversi cambi di formula, ma la società si è adoperata con ogni mezzo per garantirci di stare bene, con tamponi settimanali che ci hanno permesso di stare tutti più sereni e tranquilli. Grazie ai ragazzi, perché è stata una lunga cavalcata non priva di problemi e difficoltà e, nonostante ciò, per la maggior parte della stagione abbiamo espresso una buona pallavolo. Purtroppo in questa gara 2 il nostro avversario ha dimostrato di essere più forte di noi e ha meritato il passaggio del turno”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Matteo Sperandio è il primo confermato di Porto Viro… e non solo in campo!

A2 Maschile

Prima conferma nel roster dell’Alva Inox 2 Emme Service Porto Viro in vista del campionato di Serie A2 Credem Banca 2025/2026. Capitan Matteo Sperandio ha rinnovato per un’altra stagione, legandosi così ai colori nerofucsia per il settimo anno consecutivo.

Pochi dettagli da discutere, tanta sostanza su cui fare affidamento: il rinnovo del centrale classe 1992 è stato pressoché una formalità. In campo e nello spogliatoio, continuerà a essere un riferimento per la squadra; fuori, ricoprirà ancora l’incarico di responsabile marketing del club.

Guardando ai numeri, nella scorsa stagione Sperandio ha contribuito in maniera determinante alla salvezza. Ha chiuso la Regular Season con 25 presenze e 149 punti realizzati, di cui ben 63 a muro: un dato, quest’ultimo, che gli è valso il terzo posto assoluto tra gli specialisti del fondamentale.

Alto 200 centimetri, l’atleta trevigiano gioca in Serie A ininterrottamente dal 2010, incluse tre annate di SuperLega. Al suo attivo, 431 incontri disputati tra campionato e coppe, 2073 punti messi a segno e due promozioni conquistate: dall’A2 all’A1 nel 2015/2016 a Sora, dall’A3 all’A2 nel 2020/2021 proprio a Porto Viro.

Una carriera straordinaria che sta per arricchirsi di un nuovo capitolo, in una città e una società che per Sperandio sono diventate casa, famiglia: “Questo rinnovo significa tante cose: fiducia, lavoro, dedizione, gioie e dolori – commenta in occasione del prolungamento del contratto – Ho molti ricordi legati a questo club, alcuni belli, altri meno, ma se devo tracciare un bilancio degli anni trascorsi qui, è sicuramente più che positivo. La maglia nerofucsia è diventata una seconda pelle, ormai non riesco più a immaginarmi con altri colori addosso. A Porto Viro sto bene, sia dal punto di vista sportivo che umano: le persone sono speciali, i tifosi, la città. Mi ritengo fortunato, perché posso continuare a giocare ad alto livello e a lavorare vicino casa: non credo esista un posto migliore per proseguire la mia carriera. Sentire la fiducia incondizionata della società è fondamentale, significa che da entrambe le parti c’è la volontà di continuare insieme. Del resto, credo di dimostrare il mio attaccamento con i fatti, sia dentro che fuori dal campo”.

Anche per un giocatore esperto come Sperandio, ogni stagione è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo, e l’ultima non fa eccezione: “È stata una stagione particolare: la mia prima da capitano, con una squadra nuova e molto giovane. Siamo partiti fortissimo, poi abbiamo vissuto momenti complicati, ma alla fine abbiamo centrato l’obiettivo salvezza, che ci eravamo prefissati fin dall’inizio. I risultati della prima parte dell’anno ci avevano fatto sognare qualcosa in più, ma sapevamo che non sarebbe stato facile, e così è stato. Forse avremmo potuto fare meglio, io per primo, sia come giocatore che come capitano. Ma è stata un’esperienza che mi ha insegnato tanto, e spero di farne tesoro per affrontare al meglio la nuova stagione”.

Ed è giusto allora guardare al futuro, alla stagione 2025/2026: “Sarà quasi un anno zero, è cambiato lo staff tecnico e cambierà una buona parte del roster, per cui avremo bisogno di tempo per diventare squadra. L’obiettivo primario resta la salvezza, ma dobbiamo anche alzare l’asticella. A livello personale, so di poter crescere ancora: tecnicamente, penso soprattutto alla battuta e all’intesa con il palleggiatore. Come capitano, invece, il mio primo compito sarà far capire ai nuovi cosa significa indossare questa maglia, trasmettere la mia grinta a tutto il gruppo e all’ambiente”.

Sul cambio di guida tecnica e sulle prospettive per l’Alva Inox 2 Emme Service: Coach Morato ha avuto l’opportunità di salire in SuperLega e ha fatto bene a coglierla: gli auguro davvero il meglio. La società ha scelto Daniele Moretti per aprire un nuovo ciclo: personalmente sono molto contento, lo conosco un po’ per esserci affrontati da giocatori, e chi lo ha avuto parla benissimo di lui anche come allenatore. Come detto, sarà un anno di transizione, almeno all’inizio, ma ci sono tutte le premesse per fare bene. Siamo una società giovane, ma abituata a vincere, e per questo abbiamo quasi il dovere di puntare in alto, di provare ad arrivare il più lontano possibile in tutte le competizioni. Il livello dell’A2 continua ad alzarsi: è arrivata Taranto dalla SuperLega e sta costruendo una squadra molto competitiva, ma anche altri club si stanno rinforzando. Sarà un campionato ancora più difficile, ma proprio per questo anche più bello e stimolante”.