Sarah Fahr alle Iene: “La vita ti offre sempre il momento giusto per reagire”

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Per chi segue la pallavolo, la storia di Sarah Fahr è ben nota. Oggi possiamo dire che fa parte a pieno titolo di quel gruppo azzurro di Ragazze d’Oro che hanno vinto tutto, Europeo, Olimpiade, Mondiale, VNL, eppure a un certo punto la sua carriera si era fermata bruscamente mettendo tutto in discussione.

Figlia di genitori tedeschi, Fahr si è trasferita in tenera età in Italia per il lavoro del padre praticando inizialmente pallavolo e ginnastica artistica, per poi scegliere la prima all’età di dieci anni. Una scelta che possiamo dire essere stata quella giusta. Di anni oggi Fahr ne ha ancora solo 24, compiuti appena pochi giorni fa, il 12 settembre, eppure in carriera ha già vinto tutto, anche a livello di club (5 Scudetti, 5 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane, 1 Mondiale per club, 3 Champions league). Insomma, una campionessa, ritenuta da tempo una delle migliori giocatrici al mondo nel suo ruolo, quello della centrale, ma come detto, per colpa di un grave infortunio, a un certo punto tutto questo ha rischiato di non realizzarsi.

Sarah si è dovuta fermare due volte in meno di nove mesi, tra il 2021 e il 2022, per la rottura del legamento crociato del ginocchio destro.

Ebbene ospite speciale de Le Iene, ha voluto raccontare attraverso un monologo, con il suo proverbiale sorriso, un sorriso che scalda da sempre il cuore, proprio quei momenti difficili e la forza che ha trovato per superarli, ripartire e tornare a vincere tutto, compreso quel Mondiale che nel 2022 l’aveva costretta al ruolo di spettatrice con tutto il peso dei dubbi sul suo futuro. Una grande storia di resilienza e determinazione, che Sarah ha iniziato a scrivere dopo essere stata ‘ispirata’ da un libraio. Un incontro casuale che le ha cambiato la vita. E la carriera.

Portavo il cognome di mia mamma prima di quello di papà e questa differenza, da piccola, mi faceva pensare di essere importante, di venire da un universo parallelo che solo io potevo vedere. Così, ho sempre creduto che se fossi stata capace di visualizzare i miei desideri più nascosti, invisibili agli altri, questi avrebbero preso vita, come se la donna che ero e quella che sognavo di essere potessero esistere nello stesso istante.

Forse per questo ho sempre visto due lati di Sarah, una debole e una decisa, una scarsa e una forte, una che odiavo e una che amavo.

Oggi, da campionessa del mondo, ricordo la Sarah ferita, a terra, con il ginocchio rotto per ben due volte, un trauma che ho superato grazie alla convinzione che la vita ti offre sempre il momento giusto per reagire.

Il mio è stato l’incontro con un libraio che da 18 anni lottava per addomesticare una parte del corpo danneggiata dalla nascita, senza lamentarsi. Lì ho visualizzato la lunga risalita verso la vittoria, una fatica ripagata ogni giorno dalla luce negli occhi di chi mi segue e mi sostiene, la stessa luce che ho incrociato qualche tempo fa negli occhi emozionati delle ragazze volontarie che pulivano il campo dopo una finale.

A loro ho regalato le mie scarpe, sperando che quel gesto possa aiutarle a sognare, a trovare il coraggio di immaginarsi e di vedersi lì, al mio posto, anche loro, come me e le mie compagne, campionesse.

Grazie.

QUI il video del monologo di Sarah Fahr alle Iene.

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