Santiago Danani è ormai di casa a Padova: "Non abbiamo paura di nessuno"

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Di Roberto Zucca

Entusiasmo alle stelle. Come quello messo in campo in ogni match giocato con la maglia della Kioene Padova, con cui settimana dopo settimana raccoglie consensi da parte di tifosi e addetti ai lavori. Santiago Danani è il talento argentino che a Padova non fa più rimpiangere il grande Fabio Balaso e, da una posizione più da alta che da media classifica, esprime tutta la sua soddisfazione per un’avventura veneta giunta alla seconda stagione:

È forte essere in quella posizione in classifica. Siamo capaci di fare grandi cose insieme, addirittura se vogliamo possiamo parlare di vere e proprie imprese”.

Come quella di battere Modena?

“(ride, n.d.r.) Esatto, una bellissima partita vinta davanti ad un pubblico entusiasta di vederci giocare così. Abbiamo giocato una gara perfetta dal punto di vista mentale e siamo stati in grado di battere una compagine che è piena di grandi nomi. Modena è sempre Modena!”.

Questa stagione va addirittura meglio della scorsa. Soddisfatto?

Sì, tanto. Abbiamo cambiato qualcosa rispetto allo scorso anno, e abbiamo avuto poco tempo per provare tutti i nuovi innesti, ma siamo stati bravi a non perderci per strada all’inizio“.

Lei che obiettivi si è posto in questa stagione?

Migliorare il risultato dello scorso anno. Credo proprio che potremo riuscirci. Siamo una squadra che non ha paura di giocare contro nessuno”.

Argentino. Di nome Santiago. Vorrebbe vivere tante stagioni a Padova come l’ex connazionale Orduna?

Lo capisco perché a Padova si sta molto bene. La squadra e la società sono molto buone e al secondo anno ormai mi sono completamente adattato alla mia nuova vita italiana, che devo dire, mi piace molto”.

Cosa apprezza di più?

Viaggiare con i miei familiari quando vengono a trovarmi e visitare città nuove, ad esempio. Trovo ogni posto bellissimo. E poi è scontato dirlo, ma si mangia davvero molto bene”.

Anche lei è diventato famoso per il mate e per l’asado?

Beh, il mate ormai in squadra è conosciutissimo e anche io sono un fanatico. Per l’asado la mia griglia e la mia casa sono ancora troppo piccole per ospitare tutta la squadra. Però da buon argentino sono momenti che amo vivere”.

Tema Olimpiadi: Tokyo è un obiettivo?

È un sogno, che vorrei diventasse realtà”.

 

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