Santa Croce, coach Montagnani: “Taranto è la favorita, ma Acquarone è da Superlega”

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Di Giovanni Saracino

Paolo Montagnani, coach della Kemas Lamipel Santa Croce (11 punti in 5 gare), una delle soprese di questo strano campionato di A2 maschile condizionato dal Covid, è pronto a giocarsela alla pari, domenica, con una Prisma Taranto (7 punti in 4 gare) che attraversa un chiaro momento di difficoltà alla luce delle due recenti sconfitte con Ortona e Bergamo.

Ci rimetteremo ancora una volta in viaggio. Questa è la quarta trasferta consecutiva. Abbiamo giocato, sinora, una solo gara casalinga, lo scorso 25 ottobre. Purtroppo, questa è una stagione particolare condizionata dalle difficoltà legate al Covid che vanno ad impattare seriamente sul rendimento di tutte le squadre” – afferma il tecnico toscano – “A turno un po’ tutte le squadre si sono dovute fermare ed hanno dovuto ricominciare, interrompendo la crescita di condizione. Sinora è un torneo che non si può giudicare, è tutto da scoprire ancora e la mia paura è che non so se riusciremo a scoprirlo. Vorrei poter vedere tutte le squadre a regime ma temo che sarà difficile.”

Vi attende una Prisma Taranto che avrà voglia di riscatto. Una squadra costruita per essere tra le prime della classe che non può permettersi ulteriori passi falsi

“E’ una squadra che in questo momento attraversa un momento di difficoltà ed in tal senso incide che sia dovuta star ferma per circa un mese. Non si spiegherebbe altrimenti la sconfitta con Ortona ed il fatto che non sia riuscita, almeno, ad allungare il match con Bergamo. Vedendo la campagna acquisti che ha fatto in estate, se dico che è la superfavorita del campionato non credo di affermare una cosa lontana dalla realtà. Indipendentemente dagli attuali problemi se Taranto mette in campo tutta la qualità che ha, diventa imbattibile”.

Lei è un ex, anche se la sua esperienza in Puglia è stata breve (da agosto a dicembre 2009). Che ricordi ha?

“Le premesse, ricordo, furono buone. Sembrava potesse esserci un progetto poi le cose sono andate in un modo che non mi è piaciuto. Sono stato esonerato, ci può anche stare, ma fu scelta una modalità che non ho gradito. E’ una esperienza che fa parte del passato ormai”.

Parliamo della sua squadra. Punta tanto sull’opposto brasiliano Walla, il vostro braccio armato. Dove l’avete scovato?

“La mia è una squadra giovane. Sono soddisfatto dei miei ragazzi che lavorano fortissimo in palestra ed in partita giocano anche una bella pallavolo. Walla? L’abbiamo trovato su Youtube (ride…). Quest’estate abbiamo visionato circa una trentina di opposti, operando una scelta che he fosse la giusta via di mezzo tra le pretese dell’allenatore e le esigenze economiche del club. È una vera macchina da schiacciata, sono molto contento di lui”.

Nei pronostici della vigilia Santa Croce non è stata considerata squadra di prima fascia

“Quest’anno non ci siamo dati obiettivi precisi perché vogliamo che la nostra crescita sia la più naturale possibile. Non facciamo ragionamenti su eventuali piazzamenti. Per curiosità mi sono letto in questi mesi un po’ di rassegna stampa e non ho mai visto annoverare fra le prime otto squadre del torneo Santa Croce. Ho sempre letto i soliti nomi: Taranto, Bergamo, Siena, Castellana, Cuneo, Lagonegro.. Va bene così, anche perché poi chi se la suona e se la canta, deve dimostrare sul campo. Per me è un divertimento caricare la squadra su queste cose qui. E’ uno stimolo in più”.

Come vede il movimento pallavolistico in generale. C’è un ricambio generazionale, ci sono giovani che possono ambire a palcoscenici importanti?

“In Italia si gioca tanto a pallavolo. I giocatori ci saranno sempre, bisogna solo saperli far crescere e saperli valorizzare. Non devono giocare per forza. Le potenzialità fisiche ci sono, occorre avere coraggio nel fare determinate scelte”.

Tra i giovani del torneo di A2, quali ritiene siano futuribili per la Superlega?

“Se guardo in casa mia dico, Acquarone. E’ un palleggiatore pronto per fare l’ultimo step e spiccare il volo. Ha 21 anni, ha tecnica, ha personalità, il futuro è suo. Io gli do tutti i consigli che posso, avendo giocato nel suo ruolo. Un altro, che non conosco personalmente, ma del quale si parla bene è lo schiacciatore di Taranto, Gironi (classe 2000); credo che abbia le potenzialità per emergere”.

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Grottazzolina, il presidente Romiti: “Non snaturiamo il nostro progetto e diamo continuità”

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 Il presidente Rossano Romiti é pronto ad annunciare i colpi di mercato. Yuasa Battery Grottazzolina in rampa di lancio. L’attenzione, ormai da diverse settimane, è rivolta alla prossima stagione, la seconda consecutiva in Superlega: “In primo luogo - sottolinea Romiti - stiamo lavorando alla conferma dei nostri partner e questo è fondamentale per gestire una stagione nel modo più tranquillo e sereno possibile: il lavoro in tal senso è a buon punto. Yuasa Battery è confermatissima al nostro fianco e di questo ovviamente siamo molto soddisfatti".

"Per fare la Superlega non si può prescindere dai maggiori partner, un grazie speciale dunque a Yuasa Battery e al ceo Italia Stefano Sopranzi: saranno al nostro fianco anche per la stagione 2025-26. In questa ottica confermiamo che abbiamo sempre ragionato come territorio e quindi anche Porto San Giorgio che è diventata la nostra base per le gare interne ci auguriamo lo possa diventare più a lungo possibile, pensando proprio alla voglia di fare sistema e mettere in rete tante realtà. Quella è casa nostra per le partite casalinghe e ce la sentiamo tale a tutti gli effetti”

Discorso che passa ovviamente alla definizione della squadra con sette conferme già certe, mentre sui volti nuovi ci sarà da attendere qualche giorno per le ufficialità. “Annunceremo i nuovi arrivi nei prossimi giorni. Diciamo che con il lavoro siamo un bel po' avanti: le iscrizioni sono in programma a metà giugno e quindi dovremo farci trovare pronti. Tornando al discorso della squadra, le conferme le abbiamo già delineate. Come siamo soliti fare siamo ripartiti dall’ossatura della squadra che tante soddisfazioni ci ha regalato, non snaturiamo il nostro progetto e diamo continuità anche alla luce del risultato raggiunto. Tra i volti nuovi ci saranno ragazzi giovani ed elementi esperti: l’idea è quella del giusto mix scommettendo anche su alcuni giovani che ritieniamo possano fare al caso ed essere importanti per noi”.

Una continuità confermata anche nella gestione dello scorso anno con squadra, staff e lo stesso coach Ortenzi mai in discussione neanche dopo le 11 sconfitte iniziali: “Non abbiamo mai pensato di cambiare perché il percorso lo vedevamo dall’interno, c’era una crescita costante dei ragazzi, con alcuni infortuni che ci hanno penalizzato e una amalgama iniziale da trovare. Per mia indole penso che bisogna dare sempre tempo al progetto di arrivare all’obiettivo e così alla fine è stato”.

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)