Samsung Galaxy Volley Cup: 16^ giornata, vincono le prime quattro della classifica

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Di Redazione

Restano inalterate le distanze in vetta alla classifica della Samsung Galaxy Volley Cup di Serie A1 Femminile. Le prime quattro ottengono tre punti nei rispettivi match della 16^ giornata e aumentano il divario sulle inseguitrici: l’Imoco Volley Conegliano concede un set alla Foppapedretti Bergamo ma continua la sua velocissima corsa, a +5 sull’Igor Gorgonzola Novara che gestisce alla perfezione i finali di set con la Liu Jo Nordmeccanica Modena, imponendosi 3-0. La Savino Del Bene Scandicci, a sua volta, segue le azzurre a tre lunghezze grazie all’affermazione in rimonta sul campo della Lardini Filottrano, che sognava un’altra impresa di fronte al proprio pubblico. La Unet E-Work Busto Arsizio è pressoché perfetta al PalaYamamay, il 3-0 sul Saugella Team Monza ‘blinda’ il quarto posto. Infine Gianni Caprara festeggia i primi punti alla guida de Il Bisonte Firenze, il cui 3-0 alla SAB Volley Legnano significa ottava posizione, l’ultima utile per conquistare i Play Off Scudetto.

 

IMOCO VOLLEY CONEGLIANO – FOPPAPEDRETTI BERGAMO 3-1 (25-22 24-26 25-13 25-15) 
Ennesimo successo per l’Imoco Volley Conegliano, che di fronte ai 4000 del PalaVerde si impone per 3-1 sulla Foppapedretti Bergamo, in partita per due set e poi sovrastata dalle pantere.
La capolista si schiera con Wolosz-Fabris, Melandri-Danesi, Hill-Bricio libero De Gennaro e la Foppa con Malinov-Malagurski, Popovic-Strunjak, Marcon-Sylla, libero Cardullo. L’inizio gara è dalla parte delle pantere (4-2), ma presto Malagurski e Sylla raggiungono e sorpassano le padrone di casa fino al 6-9 che costringe Conegliano al time out. Wolosz accelera il gioco e ne beneficia Samanta Fabris, brava ad accorciare fino al -1 (9-10). Bergamo, pur incompleta, è agguerrita e continua a spingere, Sylla trova punti importanti e manda a +4 le orobiche (12-16). L’Imoco non si scompone, De Gennaro infiamma il Palaverde con un paio di difese-monstre, Wolosz è ispirata ad innescare le sue bocche da fuoco e le pantere con un break imperioso (7-1) rimettono la testa avanti 19-17. Ora è coach Micoli a chiedere time out. Per qualche scambio si resta in equilibrio, poi le fuoriclasse gialloblù alzano il ritmo e la Foppa ne fa le spese: Kim Hill (7 punti nel set) piazza un mani e fuori eccezionale da seconda linea, Bricio mostra il suo repertorio e l’ingresso-lampo di De Kruijf (suo l’ultimo punto) permette alle Pantere di chiudere 25-22 coronando la rimonta.

Simile l’andamento del secondo set, con la Foppapedretti aggressiva e precisa dall’inizio (4-7), capace di cogliere punti importanti a muro con Malagurski e Popovic. Malinov e compagne salgono spedite fino al +5 (11-16), ma come nel set precedente l’Imoco alza il ritmo, difende molto e grazie ai muri di Melandri, le fast di Danesi e i coloi vincenti di Bricio e Hill (13 punti in due nel set) raggiunge la parità a quota 18. Ma stavolta Sylla e Malagurski (7 punti nel set con il 60%) continuano a martellare e allungano ancora (23-21), mentre entrano De Kruijf e Nicoletti. Proprio la bionda vicentina dopo una bella difesa di squadra piazza il pareggio (23-23) e si entra nello sprint finale. Il primo set point è per Bergamo, lo annulla di forza Samy Bricio, ma sul secondo Miram Sylla chiude 24-26 e pareggia il conto.

L’Imoco, che intanto vede uscire Samanta Fabris, ancora alle prese con l’allergia, sostituita da Nicoletti (con De Kruijf al centro per Danesi), parte fortissimo nel terzo set, con Hill e Bricio a trascinare l’attacco fino al 10-6. Ma Bergamo, rinfrancata dal successo parziale, torna vicina (10-9) e coach Santarelli chede time out e le Pantere ripartono di slancio. Laura Melandri (MVP) ispiratissima sigla due punti in fila, la difesa cresce di intensità e l’Imoco scappa via imprendibile (17-10). Melandri (scatenata in attacco, 71%, 3 muri e 9 punti nel set!) e Bricio continuano a spingere, Nicoletti (4 punti) è precisa quando chiamata in causa, Bergamo prova anche con Boldini per Malinov, ma il risultato non cambia e una botta di Bricio manda le pantere a +9 (21-12). L’Imoco chiude il set con autorità 25-13 e torna a condurre.

Quarto set: Cisky Marcon e le sue compagne dopo la mazzata del terzo parziale provano a rimettere il match in equilibrio, ma l’Imoco sospinta dagli oltre 4000 del Palaverde non lascia scappare la squadra ospite. Dopo il minibreak iniziale orobico (1-3), Bricio e ancora Melandri riportano l’Imoco a contatto, Popovic tiene Bergamo avanti (5-6). Melandri stasera è invalicabile a muro, suo il “block” dell’8-6 che consiglia a coach Micoli il time out tecnico. La maturità e la compattezza della capolista, più forte di assenze e avversità varie (anche stasera out Folie e dopo il primo set Fabris), non lascia scampo a Malinov e compagne: Samy Bricio va due volte a segno per il +4 (10-6), poi Nicoletti, ancora la messicana e le difese di Moki De Gennaro spianano la strada a un’Imoco che non si ferma più: 13-7. Sul 21-12 c’è anche l’esordio casalingo per un’applauditissima Simone Lee che va subito a punto e fa esplodere il Palaverde. Da lì in poi le pantere devono solo non sbagliare e controllare la timida reazione di Marcon e compagne per portare a casa l’ottava vittoria consecutiva in campionato e altri tre punti che rinsaldano il primo posto in vetta.

IGOR GORGONZOLA NOVARA – LIU JO NORDMECCANICA MODENA 3-0 (25-22 29-27 25-23)
Splendida reazione per la Igor Volley di Massimo Barbolini, che conquista un successo pesantissimo contro Modena e riparte al meglio dopo il ko registrato in settimana a Filottrano. Splendida prestazione corale per le azzurre, trascinate da Egonu e Plak (37 punti in due) e orchestrati al meglio da Skorupa, protagonista anche a muro con 5 “stampate” a segno. Decisiva anche la prestazione di Stefania Sansonna, nonostante il libero azzurro sia ancora alle prese con l’influenza.

Barbolini parte con Skorupa in regia ed Egonu opposta, Chirichella e Gibbemeyer al centro, Enright e Plak in banda e Sansonna libero; l’ex Fenoglio risponde con l’altra ex Barun Susnjar in diagonale a Ferretti, Heyrman e Calloni al centro, Bosetti e Mingardi in banda e Leonardi libero.

Il primo break (0-3) è delle ospiti, ma la reazione della Igor con 4 muri consecutivi vale l’8-5 con le azzurre che mantengono il vantaggio fino al 13-13 (errore in attacco di Egonu). Il testa a testa proegue con il duello tra Egonu (19-18) e Heyrman (22-22) con il break decisivo che arriva poco dopo: l’opposto azzurro mette a segno la parallela (23-22), Barun Susnjar sbaglia e arriva il set ball per le azzurre con Fenoglio che ferma il gioco. Al rientro in campo, Plak chiude i conti in pipe (25-22).

Modena riparte forte con Mingardi e Bosetti (5-8) e Barbolini che ferma subito il gioco; dopo il muro di Egonu (7-8) arriva il nuovo break ospite (8-11, Calloni) con Modena poco dopo allunga ancora con Barun Susnjar (11-15) e Calloni (13-18) costringendo Barbolini al nuovo timeout. Heyrman trova l’ace del 13-20, Egonu fa altrettanto (15-20) e poi propizia il 17-20 che riapre il set; Modena, però, reagisce e scappa 19-24 con l’errore in battuta di Gibbemeyer ma nel momento più difficile la Igor trova il break decisivo. Chirichella riconquista il servizio (20-24), Plak e ancora Chirichella con un gran muro fanno 23-24 e costringono Fenoglio al timeout, ma al rientro in campo Egonu “stoppa” Mingardi e impatta (24-24). Novara annulla in tutto otto set ball e poi, al primo tentativo utile, dopo il maniout di Egonu (28-27) chiude a proprio favore il match con il gran muro di Skorupa su Bosetti (29-27).

Egonu e Calloni duellano (4-4), Bosetti trova il break per le ospiti in maniout (7-9) e poco dopo Barun Susnjar regala a Modena il massimo vantaggio con il diagonale del 10-13 che costringe al timeout Barbolini. Egonu concretizza una delle tante difese eccezionali di Sansonna (12-13), Chirichella a muro (17-17) innesca un lungo punto a punto che si mantiene tale fino al 20-21. Montano, subentrata a Barun Susnjar, fa 20-22 in diagonale, Skorupa accorcia (21-22) e un muro di Plak su Montano vale il sorpasso sul 23-22 con Fenoglio che ferma il gioco. Ancora Chirichella (24-22) con un gran muro su Bosetti e al secondo match ball è Plak a chiudere i conti per il 25-23.

“Per noi era una partita complicata, contro un avversario fortissimo e il successo oltre a renderci soddisfatti ci regala la possibilità di arrivare nel modo migliore possibile alla partita di Champions League con Prostejov che per noi è molto importante – rileva Massimo Barbolini, allenatore della Igor -. Abbiamo lavorato bene in muro e difesa, abbiamo limitato i loro attaccanti al meglio”.

“Dispiace perché un po’ abbiamo buttato via noi la partita, mentre loro sono salite in cattedra nei finali di set con la loro fisicità – annota Raffaella Calloni, centrale di Modena -. Abbiamo dato una mano sprecando troppo, ma la cosa buona è che siamo rimaste lì tutto il tempo. Ancora, però, c’è un po’ di giovinezza e innocenza nello sprecare delle palle che dobbiamo imparare a gestire meglio. Cosa manca per crescere ancora? Penso che dovremo ancora migliorare la ricezione per aiutare Ferretti a giocare di più con noi centrali, in modo da proporre anche un gioco meno scontato con le schiacciatrici”.

LARDINI FILOTTRANO – SAVINO DEL BENE SCANDICCI 1-3 (25-22 18-25 15-25 17-25) 
La Lardini ci prova, ma deve arrendersi ad una Savino Del Bene di sostanza in attacco, solida a muro e soprattutto efficace al servizio. La formazione filottranese gioca un grande primo set, Scandicci cresce alla distanza trovando nel fondamentale della battuta un’arma fondamentale.

E’ Haak a segnare l’avvio del match (2 punti nell’1-3), la Lardini lavora bene a muro e in difesa, si porta a condurre (5-4), ma deve inseguire una Savino Del Bene che sfrutta la striscia positiva di Bosetti (7-9). Filottrano è solida a muro (Hutinski per il 10-9), Scuka e una splendida combinazione Bosio-Mazzaro danno il +2 alla Lardini (14-12). Tomsia risponde al pallonetto di Haak con la stessa moneta (15-13), la squadra di Nica (al 44% in attacco contro il 42% delle toscane) cresce in maniera esponenziale e sul turno al servizio di Mazzaro si esalta con Scuka e con il muro di Tomsia (19-14). Sono due punti di Haak (8 nel set) e un errore in attacco a riportare sotto la Savino Del Bene (19-17), Bosio si affida a Mitchem (21-19 in pipe), ma prima De La Cruz e poi Arrighetti sulla ricezione lunga di Filottrano agganciano le padrone di casa a quota 22. Tomsia buca il muro (23-22), poi ci pensa Mitchem (6 punti) a conquistare il set-point e a finalizzarlo (25-22).

L’ace di Bosetti dà il là al secondo parziale (0-2) e il servizio è un fondamentale importante per la Savino Del Bene che nel set riduce parecchio l’efficienza in ricezione della Lardini. La squadra di Parisi corre forte in avvio: Arrighetti vince il contrasto a rete e poi si ripete in primo tempo, lanciando Scandicci sul 3-9. Hutinski interrompe il break di 5 punti e Filottrano sfrutta al massimo il turno al servizio di Bosio per firmare una striscia che passa per i muri di Mazzaro e l’attacco di Mitchem (10-10). Scuka risponde a De La Cruz (12-12), il muro di Bosetti e l’attacco di De La Cruz garantiscono il nuovo break a Scandicci (15-17). Il sestetto di Parisi ingrana la marcia più alto, colpisce con la dominicana e con Bosetti (18-23), monetizza i due errori finali della Lardini per pareggiare il conto del set (18-25).

Bosio prova a stoppare a muro la fuga della Savino Del Bene (con in regìa Di Iulio) che tuttavia come nel set precedente arriva quasi subito. Haak e Bosetti spingono subito sull’acceleratore, De La Cruz colpisce da zona-uno e il muro di Di Iulio fissa il 3-8 sul tabellone. Scuka cerca di riportare sotto la Lardini (5-8), ma Scandicci è ben registrata a muro e con Adenizia e Bosetti scava il solco (5-12). E’ il turno in battuta della brasiliana a far male a Filottrano (11-20), la Lardini ci mette il cuore (ace della neo-entrata Melli, 15-23), Bosetti chiude in fretta il conto e un personale set da 7 punti e il 75% in attacco.

Haak resta una spina nel fianco della Lardini (0-2), Mitchem e Melli tengono Filottrano in linea (4-4), ma Scandicci allunga con De La Cruz (muro e attacco del 4-8). Coach Nica si affida a Negrini, Mitchem insiste in attacco (7-9), ma la Lardini sbatte sul muro di Di Iulio e Bosetti (8-14). Le padrone di casa stringono i denti e sul servizio di Mazzaro è Bosio ad approfittarne (11-15). La Savino Del Bene non tentenna e ancora con la battuta (Adenizia prima e Haak poi) prende decisamente le distanze (12-20). Negrini e Mitchem provano a riportare sotto la Lardini (15-20), Bosetti (4 muri e titolo di mvp) lancia definitivamente Scandicci verso il traguardo.

“Nel primo set siamo entrati nervosi e contratti; eravamo riusciti, comunque, con difficoltà a riprenderli sul 22-22 ma non siamo stati né lucidi né pazienti negli ultimi scambi – analizza Carlo Parisi, coach della Savino Del Bene -. Nel secondo set siamo stati più aggressivi in battuta e con la vivacità che ha portato Di Iulio siamo riusciti a entrare in partita mettendoli in difficoltà. Successivamente abbiamo avuto continuità nel gioco e nell’atteggiamento”.

UNET E-WORK BUSTO ARSIZIO – SAUGELLA TEAM MONZA 3-0 (25-23 26-24 25-18) 
Dopo la sconfitta di Bergamo, torna al successo la Unet E-Work Busto Arsizio e lo fa nel migliore dei modi, sconfiggendo per 3-0 la Saugella Monza davanti ai 3000 spettatori del Palayamamay. Quello ottenuto contro la squadra delle ex Havelkova e Ortolani è un successo fondamentale perchè consente alle farfalle, quarte in graduatoria, di staccare le inseguitrici monzesi e portarsi a +7 in classifica. Il match di questa sera è stato in super equilibrio nei primi due set, decisi da diversi errori Saugella (il primo) e da una forte accelerata di Bartsch (il secondo). L’americana, 18 punti (48% offensivo) risulterà la migliore della serata, insieme a Gennari, la più continua in tutti i fondamentali e a segno 14 volte (56% in attacco). Nel terzo set la UYBA ha poi controllato senza assilli il vantaggio iniziale, mostrando una convincente Diouf (15 a tabellino, 48%) e una Spirito sicura in rice (50% perfette per lei). Per la Saugella, presentatasi al Palayamamay senza Begic, ben sostituita da Orthmann, Ortolani(13) ed Havelkova (10) le migliori.

In pillole. Starting six: Mencarelli inizia con Orro – Diouf, Stufi – Berti, Gennari – Bartsch, Spirito libero. Pedullà parte con Hancock – Ortolani, Devetag – Dixon, Havelkova – Orthmann, Arcangeli libero.

Nel primo set l’avvio è equilibrato (4-4 muro Gennari), con le due squadre molto fallose in attacco (6-6); Diouf risponde ad Orthmann (7-7), la battuta di Orro propizia il vantaggio UYBA (8-7); Bartsch e l’out di Ortolani fanno 10-8, Stufi mura e chiude il lungo scambio che porta al 12-10. Gennari conferma il break (13-11), ma Dixon e la parallela di Orthmann rimettono tutto in pari (13-13); la tedesca a tutto braccio supera (13-14), ma Bartsch non ci sta e a muro riporta avanti le farfalle (15-14). Gennari sfrutta il servizio di Bartsch ed allunga (18-16 tempo Pedullà), poi Berti mura il +3 (19-16). Bartsch fa 20-16, ma poi due errori biancorossi e un ace di Hancock rimettono in corsa le ospiti (20-19 tempo Mencarelli). Havelkova e Ortolani pareggiano (21-21), poi Monza regala tanto e sul 24-22 Pedullà ferma il gioco. Al rientro Bartsch chiude con un grande attacco (25-23).

Secondo set: Diouf difende e Gennari affonda il primo vantaggio biancorosso (3-2); la numero 6 difende tutto e Bartch realizza il 5-3, Diouf tira la bomba del 6-4, Berti sfrutta il servizio di Stufi per mettere a terra il +3 (7-4). Orthmann con il servizio riporta sotto Monza (7-6), Ortolani pareggia (7-7); Bartsch salta alto e trova cambiopalla (8-7), Diouf allunga di nuovo (9-7). Bartsch ha il braccio caldo (10-8), Berti mura Havelkova e conferma il gap (11-9); Monza è viva e pareggia con Ortolani (11-11), poi si distrae in seconda linea e regala il 13-11 sul servizio di Diouf (tempo Pedullà). Stufi c’è (14-12), Bartsch anche (15-13), ma la battuta di Orthmann propizia il nuovo pari (15-15); Devetag a muro sorpassa (16-17), il servizio di Dixon fa chiamare tempo a Mencarelli (16-18). Diouf trova cambiopalla (17-18), Gennari pareggia due volte (19-19), Havelkova realizza il 19-20. Ortolani allunga (19-21), ma Diouf, Stufi e Bartsch recuperano (22-22). Orthmann spara out il 23-22 (tempo Monza) e nel finale Bartsch schiaccia sull’acceleratore e chiude con tre punti (26-24).

Terzo set: Gennari e il muro di Bartch lanciano le farfalle (4-2), Diouf in pipe e Berti in fast confermano (6-4); Bartsch allunga con il mani-out (7-4) e Pedullà ferma il gioco. Diouf realizza da 4 e da 2 (9-6), Stufi dal centro trova il 10-7; Diouf si esalta con ace + attacco (12-7 nuovo time-out Saugella), poi Hancock con il servizio prova il recupero (12-9). Gennari con il mani-out trova cambiopalla (13-9), Bartsch di fino fa 14-10 e 15-11, Orthmann appoggia in rete il 16-12. Ancora Bartsch è protagonista, questa volta al servizio (17-12), mentre Gennari allunga con un bel lungolinea (18-12). Havelkova spara lungo il 20-15 e nel finale la UYBA amministra il vantaggio e chiude con Diouf (25-18).

“Dopo Bergamo abbiamo ritrovato gioco convincente e di conseguenza la vittoria – afferma Marco Mencarelli, tecnico della Unet E-Work -. Un successo costruito sui dettagli, perchè nei primi due set c’è stato equilibrio assoluto tra due squadre che si equivalgono sotto tanti aspetti. La cosa che mi fa molto piacere è che la squadra ha ritrovato lo standard di prestazione e di continuità dei tempi migliori. Questo mi gratifica e fa piacere al morale di tutta la squadra in vista dei prossimi impegni”.

“Due set molto equilibrati in cui i particolari hanno fatto la differenza – evidenzia Luciano Pedullà, coach del Saugella Team -. Loro hanno difeso di più e meglio, e noi nel terzo set abbiamo avuto un calo di attenzione notevole. L’assenza di Begic non è stata determinante: Orthmann l’ha sostituita molto bene”.

IL BISONTE FIRENZE – SAB VOLLEY LEGNANO 3-0 (25-19 25-18 25-22) 
Missione compiuta per Il Bisonte Firenze, che dopo quattro ko di fila finalmente si sblocca e supera per 3-0 la SAB Legnano, cogliendo tre punti importantissimi in ottica salvezza e consolidando anche l’ottavo posto in classifica. Come si pensava alla vigilia però non è stata una pratica agevole: la squadra di Buonavita, trascinata da una grande Degradi, ha reso la vita difficile alle bisontine già nel primo set, e poi nel terzo si è portata anche avanti 20-22, prima di subire il controbreak decisivo di 5-0 chiuso da Tirozzi. Caprara ha così ottenuto il suo primo successo sulla panchina de Il Bisonte, che adesso sta davvero cominciando a carburare: l’intesa fra Dijkema e le sue attaccanti sta crescendo, ma una menzione particolare va ancora una volta a una sontuosa Santana, capace di mettere giù 18 palloni ben coadiuvata da Tirozzi (13 punti col 52% in attacco) e da una Alberti scatenata in tutti i fondamentali (10 punti con 3 ace e 2 muri). Adesso ci sarà una settimana per lavorare con più tranquillità in vista della trasferta di sabato sera con la Pomì, e l’impressione è che il meglio debba ancora venire.

Giovanni Caprara parte con Dijkema in regia, Sorokaite opposto, Santana e Tirozzi in banda, Miloš e Alberti al centro e Parrocchiale libero, mentre Buonavita risponde con Caracuta in palleggio, Coneo opposto, Degradi e Barcellini schiacciatrici laterali, Pencova e Martinelli al centro e Lussana libero.

L’inizio è equilibrato, con una Santana scatenata che realizza quattro dei primi sei punti di Firenze e Legnano che risponde con Degradi (6-6): la Sab prova a fuggire anche grazie a un paio di errori delle bisontine (10-12), poi quando Degradi (sette punti nel set) mette giù il diagonale stretto dell’11-14 Caprara decide che è il momento di chiamare time out. E fa bene, perché Sorokaite interrompe l’emorragia e in un amen Il Bisonte sorpassa col turno in servizio di Sara Alberti e l’attacco di Santana (16-15), per poi allungare con l’ace della stessa portoricana (19-16): Buonavita chiede tempo, Parrocchiale piazza una super difesa per il nono punto di Santana (20-17) poi lo stesso coach della Sab inserisce Bartesaghi per Coneo, mentre Caprara risponde con Pietrelli per Sorokaite e alla fine è una invasione di Legnano a regalare il primo set a Il Bisonte (25-19).

Nel secondo c’è Bartesaghi per Barcellini, ma Santana continua ad essere scatenata, e punisce anche col servizio (7-5), poi un murone di Alberti vale il 12-9 e quello di Miloš il 15-11: Legnano prova a resistere con la solita Degradi e con una positiva Bartesaghi, ma Il Bisonte gira alla grande, e la fast di Alberti servita senza muro da Dijkema vale il 18-13 e il time out Buonavita. Entrano Cumino e Barcellini per Bartesaghi e Caracuta, ma Alberti piazza anche due ace (23-15) e proprio un altro servizio vincente di Dijkema, chiamato out dagli arbitri ma poi corretto dal video check, significa 25-18 e due set a zero Firenze.

Il Bisonte non ha nessuna intenzione di fermarsi, e anche nel terzo set parte forte: Dijkema serve tutte le sue attaccanti, Alberti e Sorokaite la premiano, poi una Parrocchiale da nazionale piazza tre difese consecutive in una azione e Santana chiude per l’8-5 e il time out ospite. Legnano ne esce bene e impatta con Coneo (8-8), Miloš riallunga col primo tempo (11-8) ma Coneo pareggia di nuovo col muro (11-11). Si continua a elastico, ma stavolta Il Bisonte prova a piazzare il break decisivo: Sorokaite trova l’ace, Santana la pipe e Alberti il muro del 15-11, poi entra Pietrelli per Sorokaite ma ancora la Sab non è doma e Degradi la trascina fino al 16-16 costringendo al time out Caprara. Al rientro Degradi firma addirittura il sorpasso (16-17), poi l’attacco out di Santana vale il 17-19 e costringe di nuovo il coach di Firenze a fermare tutto. Sorokaite attacca fuori (17-20), entra Di Iulio per Tirozzi e Santana piazza un murone su Pencova (19-20), poi si entra in una fase ad altissima tensione (20-22) fino a quando un muro di Alberti chiamato out viene corretto dal videocheck: è 22-22, subito dopo Sorokaite trova il 23-22 e Degradi attacca out (24-22), e in trance agonistica è Tirozzi a trovare il mani out che vale i tre punti (25-22).

(Fonte: comunicato stampa)

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