Salerno Guiscards, due colpi al centro: ecco Rosita Sabato e Francesca De Matteo

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Di Redazione

Hanno lo stesso ruolo e la stessa voglia di riscattarsi.

E di essere protagoniste. Soprattutto, vogliono farlo con la maglia della Salerno Guiscards. Le centrali Rosita Sabato e Francesca De Matteo sono i due nuovi colpi di mercato della polisportiva presieduta da Pino D’Andrea.

Arrivano alla corte di coach Tescione due giocatrici dall’indiscutibile bagaglio tecnico che sicuramente potranno dare un contributo importante nel corso della stagione.

Per Rosita Sabato, classe 1991, si tratta di un ritorno alla base Dopo gli inizi a Campigliano, la nuova centrale della Salerno Guiscards, infatti, ha giocato con la Royal del presidente D’Andrea: Erano anni che chiedevamo al presidente D’Andrea, dopo l’anno amaro in serie B2, di rifare la squadra “ ha affermato la 27enne pallavolista salernitana”

Appena mi ha comunicato che il progetto Salerno Guiscards era pronto per partire, ho accettato di tornare alla base». Dopo l’esperienza alla Royal, Sabato ha vestito le maglie della Pessy e della Battipagliese Volley, con cui ha sfiorato la promozione in Serie B2 mentre l’anno scorso ha giocato con la SG Volley: «Quel salto di categoria sfumato nella finale play off a Battipaglia non l’ho ancora dimenticato. Ho avuto nel corso dell’estate diverse richieste dalla Serie B2, ma la promozione voglio conquistarla sul campo. Il mio obiettivo¨ vincere il campionato».

Dopo tre settimane abbondanti di lavoro¨ già possibile, intanto, in attesa delle prime amichevoli, fare un bilancio: «Le impressioni sono buone. Pensavo avremmo trovato più difficoltà  inizialmente, invece piano piano abbiamo ingranato tutte “ ha concluso la Sabato “.

Conoscevo già  alcune ragazze, altre le sto conoscendo ora, credo che possiamo davvero fare un ottimo campionato. Il mio pezzo forte? In passato avrei detto il muro, invece dall’esperienza a Battipaglia ho lavorato molto sull’attacco e sulla fast».

Obiettivi comuni anche per Francesca De Matteo, classe 1999 che è¨ cresciuta con la Battipagliese Volley, con cui ha perso ben due finali play off per la B2 e che lâ’anno scorso ha giocato anche lei con la SG Volley: «Il mio obiettivo personale ¨ soprattutto quello di giocare, fare bene con questa maglia e farmi apprezzare perchè sono giovane e ho un futuro davanti “ ha affermato la De Matteo “.

Per quanto riguarda gli obiettivi di squadra spero di riuscire a cancellare quell’amarezza per le due finali play off perse a Battipaglia. In questi primi allenamenti sta nascendo un bel gruppo affiatato. Mi trovo molto bene, l’allenatore ¨ tosto, la società sempre presente, ci sono tutti i requisiti per disputare una stagione importante».

Per raggiungere gli obiettivi De Matteo pronta a mettere in campo il meglio del suo repertorio. Il primo tempo, la sette sono sicuramente i suoi pezzi forte dal punto di vista tecnico, ma la giovane centrale della Salerno Guiscards in campo¨ pronta a mettere anche tutta la propria determinazione e voglia di essere protagonista: «Sono una ragazza determinata e grintosa, ma al tempo stesso posso se vedo le mie compagne un po tese e agitate sono in grado di portare tranquillità e serenità  in gruppo.

Quello che ¨ certo ¨ che in campo voglio vincere sempre, giocando sempre con grande concentrazione, palla dopo palla, senza mai mollare “ ha concluso la De Matteo“. Anche le partite facili vanno affrontate sempre con la giusta cattiveria agonistica e voglia di vincere, senza mai lasciare nulla alla squadra avversaria, cercando di ottenere sempre il massimo».

(Fonte: comunicato stampa)

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Giubileo dello Sport 2025, Papa Leone XIV: “L’incitamento ‘dai’ è un imperativo bellissimo”

Oltre il Volley

Lo scorso weekend, sabato 14 e domenica 15 giugno 2025, si è celebrato a Roma il Giubileo degli Sportivi, chiuso dalle potenti parole pronunciate da Papa Prevost nella messa celebrata in Vaticano a cui erano presenti, tra i tanti, il Presidente del CIO Thomas Bach, seduto vicino al Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, e a tanti campioni come l’ex ferrarista Felipe Massa, l’olimpionico del judo Pino Maddaloni, l’ex calciatore e oggi Sindaco di Verona, Damiano Tommasi, la campionessa paralimpica Giulia Ghiretti, il campione dell’NBA Gordon Hayward, oltre a Francesco Ricci Bitti, membro d’onore del CIO.

"Non è un caso che nella vita di molti santi del nostro tempo, lo sport abbia avuto un ruolo significativo, sia come pratica personale sia come via di evangelizzazione" sono state le parole con cui Papa Leone XIV ha aperto la messa dedicata agli sportivi, citando poi l'esempio del Beato Pier Giorgio Frassati, ''patrono degli sportivi, che sarà proclamato santo il  prossimo 7 settembre. La sua vita, semplice e luminosa, ci ricorda  che, come nessuno nasce campione, così nessuno nasce santo. È l'allenamento quotidiano dell'amore che ci avvicina alla vittoria definitiva e che ci rende capaci di lavorare all'edificazione di un mondo nuovo. Lo affermava anche San Paolo VI, vent'anni dopo la fine  della seconda guerra mondiale, ricordando ai membri di un'associazione sportiva cattolica quanto lo sport avesse contribuito a riportare pace e speranza in una società sconvolta dalle conseguenze della guerra''.

"I campioni non sono macchine infallibili, ma uomini e donne che, anche quando cadono, trovano il coraggio di rialzarsi".

"Cari sportivi - ha proseguito il Pontefice -, la Chiesa vi affida una missione bellissima: essere, nelle vostre attività, riflesso dell'amore di Dio Trinità per il bene vostro e dei vostri fratelli. Lasciatevi coinvolgere da questa missione, con entusiasmo: come atleti, come formatori, come società, come gruppi, come famiglie".

"Il binomio Trinità e sport non è esattamente di uso comune, eppure l'accostamento non è fuori luogo. Ogni buona attività umana infatti porta in sé il riflesso della bellezza di Dio e certamente lo sport è tra queste. Del resto Dio non è statico, non è chiuso in sé, è comunione, viva relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo, che si apre al mondo".

"Ecco perché lo sport può aiutarci a incontrare Dio Trinità, richiede movimento dell'io verso l'altro, certamente esteriore, ma soprattutto interiore. Senza questo si riduce a sterile competizione di egoismi”.

“Pensiamo ad un'espressione che in lingua italiana si usa comunemente per incitare gli atleti durante le gare, gli spettatori gridano 'dai', forse non ci facciamo caso, ma è un imperativo bellissimo, quello del verbo dare. E questo può farci riflettere, non è solo un dare una prestazione fisica, ma un dare sé stessi. Si tratta di darsi per gli altri per la propria crescita, per i sostenitori, per i propri cari, per i collaboratori, per il pubblico, anche per gli avversari. Se si è veramente sportivi questo va al di là del risultato”.

Infine, citando Papa Francesco, l’augurio per tutte le atlete, gli atleti, dirigenti e volontari delle tante associazioni sportive coinvolte: “Amava sottolineare che Maria del Vangelo ci appare attiva il movimento, perfino di corsa, pronta, come sono i padri e le mamme, a soccorrere i suoi figli. Chiediamo a lei di accompagnare le nostre fatiche e i nostri slanci – ha concluso Papa Prevost -, e di orientarvi sempre al meglio, fino alla vittoria più grande: quella dell'eternità, il campo infinito, dove il gioco non avrà più fine, e la gioia sarà piena”.

Tanti gli esponenti del mondo dello sport che hanno partecipato alla messa c'era anche il Luk Lublin, squadra di pallavolo fresca di titolo maschile in Polonia, che con il suo capitano Jakub Wachnik ha omaggiato il Papa con la sua maglia.