Rossini sugli avversari: "Ricordo sempre che il primo anno ci davano per quinti ma alla fine…"

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Di Redazione

Salvatore Rossini aveva talmente tanta voglia di giocare dopo la VNL ed il Mondiale, passati quasi interamente in panchina, che ha chiesto a Velasco di tornare in palestra un giorno prima del previsto. Le parole del libero gialloblu sono state riportate dalla Gazzetta di Modena.

Rossini inizia la tua quinta stagione al Pala Panini, cosa ti senti di dire ai tuoi nuovi compagni?
“Modena, come tutti i capolavori, va interpretata. Ci sono cose che non si capiscono subito e quindi bisogna fermarsi a riflettere. E una piazza bellissima quando le cose vanno bene, mentre è complicata quando le cose non vanno bene. Bisogna mantenere un equilibrio costante. Zaytsev e Holt, per esempio, sono abituati a vivere la pressione perché hanno giocato in piazze importanti. Sono convinto che possiamo creare un gruppo di lavoro che può stare bene insieme e può stare a suo agio con Modena”.

In nazionale hai giocato pochissimo, quanta voglia hai di giocare?
“Tantissima. Dovevo tornare ad allenarmi martedì, ma ho chiesto di tornare già lunedì. Avevo voglia di sentire la palla e stare in campo, anche se non sarà facile visto che è tanto tempo che non gioco una partita ufficiale. Ma da parte mia la voglia e l’aggressività ci saranno sempre”.

Rossini, ti aspetti sempre la solita Lube questo sabato?
“Non penso sia la solita Lube, è molto diversa da quella della scorsa stagione perché ha cambiato il palleggiatore e diversi attori principali. Anche noi non siamo la solita Modena, siamo un gruppo nuovo. Sarà una sfida di altissimo livello e senza un risultato scontato. Noi andremo a Perugia per giocarci le nostre possibilità perché ne abbiamo quante loro. Vogliamo vincere”.

Quanto vedi distanti Perugia e la Lube per questa stagione?
“Non tanto. Ricordo sempre che il primo anno ci davano per quinti ma alla fine vincemmo una Coppa Italia e raggiungemmo la finale scudetto”.

La ricezione può essere uno dei punti di forza della nuova Azimut?
“Bisogna dimostrarlo in campo, soprattutto per fare in modo che Christenson possa gestire al meglio i nostri attaccanti e giocare come vuole”.

Che giocatori sono Zaytsev e Anzani?
“Ivan lo conosco da quando eravamo ragazzini e giocavamo a beach insieme. Condividiamo tante cose, i nostri figli vanno all’asilo insieme. Secondo me lui è fatto per stare a Modena, è un giocatore che si carica con il pubblico e non c’è niente di meglio del Pala Panini. Anzani è una persona che farà vedere quanto vale, è giovane e già fortissimo, ma può migliorare ancora”.

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