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Rossini non fa giri di parole: "Girone impegnativo ma alla nostra portata, daremo il meglio"

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Di Redazione

Tra i 14 atleti che Gianlorenzo Blengini, Commissario Tecnico della Nazionale italiana di pallavolo, ha scelto per l’imminente campionato iridato di volley, non poteva non esserci lui, Salvatore Rossini.

Il Mondiale si aprirà domenica pomeriggio al Foro Italico con il Giappone, per poi affrontare in successione gli altri avversari del raggruppamento iniziale, ovvero Belgio, Argentina, Repubblica Dominicana e Slovenia. Comincia la caccia al podio, ed a quel risultato che Salvatore, uno dei liberi di maggior valenza della nostra pallavolo, cerca con tutte le forze.

Salvatore, finalmente ci siamo.
«Sì, è davvero il caso di dirlo, perché spesso le attese legate ad un grande evento sono quelle più difficili da sopportare. E di grande evento stiamo parlando, perché un campionato Mondiale non è certo cosa da tutti i giorni».

E soprattutto da giocare in casa.
«Questo è un altro aspetto da non sottovalutare, perché attorno a noi respiro l’aria della grande attesa, del desiderio da parte di tutti che si arrivi a qualcosa di grande. Adesso sta a noi trasformare questo clima in adrenalina giusta da mettere in campo, senza farci prendere dalla tensione. Nel ritiro di Cavalese abbiamo lavorato bene, adesso tocca a noi».

Per te sarà la seconda competizione iridata.
«Sì, ed ho grandi stimoli perché la mia prima partecipazione non fu bellissima, e poi perché in campo internazionale mi manca qualcosa di concreto solamente in questo. Hai visto mai che possa essere la volta buona…».

Hai già fatto sei anni con la maglia azzurra, tra serie A e Nazionale hai già messo insieme 600 partite: a 32 anni, e con un campionato imminente da giocare a Modena si può essere più che soddisfatti.
«Diciamo che ho avuto un po’ di fortuna, ma in fondo di essermela cercata e poi sfruttata adeguatamente. Proprio l’anno scorso mi è capitata tra le mani una foto di inizio anni 2000, quando giocavo a Minturno in serie B2, e con me vi erano i vari Roberto Ciufo, Domenico Costigliola ed altri pallavolisti storici del nostro territorio. In quel momento mi è passata davanti tutta la carriera ed ho pensato a quanta strada sono riuscito a fare: forse incredibile, ma bellissimo e con tantissime gioie».

E con un azzurro ancora splendente.
«Anche questo fa grande piacere. E con un altro doppio motivo di soddisfazione, legato al fatto che sono l’unico del nostro territorio e che, insieme all’altro libero Colaci, pugliese, e Randazzo di origine siciliana, siamo i portabandiera del sud».

L’ esordio è ormai vicino: domenica a Roma ci sarà da incontrare il Giappone.
«E dovremo rompere subito il ghiaccio, senza tanti tentennamenti. Il girone che ci attende è impegnativo ma comunque alla nostra portata, e quindi dovremo cercare di cogliere tutte le occasioni possibili. Inoltre, nella seconda fase porteremo dietro i risultati acquisiti nella prima, ed a maggior ragione dovremo cercare di fare il meglio».

(Fonte: Latina Oggi)

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