Roberto Serniotti: “Due finali disputate, abbiamo alzato il livello”

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Di Redazione

Finisce in Gara 4 la corsa della Banca Alpi Marittime Acqua S.Bernardo Cuneo, che ancora una volta – come già in finale di Coppa Italia – deve arrendersi alla Conad Reggio Emilia e dice addio al sogno della promozione in Superlega, a dispetto di un’ottima prestazione al PalaBursi. “Non basta giocare bene – sospira Roberto Serniotti a fine gara – bisogna farlo anche nei momenti importanti, e loro sono stati più bravi di noi nei due finali dei primi set. Bravi noi ad arrivarci, è mancato poco e saremmo potuti essere 2-0 per noi, e lì sarebbe stata un’altra partita. Siamo ancora stati bravi a vincere il terzo set, poi nell’ultimo il loro servizio ha fatto la differenza“.

Il coach di Cuneo prova comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno: “Tutto sommato, sotto certi punti di vista credo che questa sia stata la migliore delle quattro partite. È un grande passo in avanti esser arrivati qua, un peccato aver portato a casa un solo atto di questa serie. Per noi è stata un’ottima stagione, siamo sempre stati protagonisti; abbiamo disputato due finali, quindi rispetto alla scorsa stagione abbiamo alzato il livello e i risultati“.

(fonte: Comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.