Rivoluzione a Martignacco: Erica Rosso per la presidenza e Lara Caravello allenatrice

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Tempo di annunci in casa Libertas Martignacco: nel quadro della riformulazione dei ruoli interni alla società, la presidenza della stessa, nei giorni scorsi, è stata conferita a Erica Rosso. Rosso ha accettato con entusiasmo il nuovo incarico ricevendo il testimone da Fulvio Bulfoni, a cui vanno i ringraziamenti del club per il prezioso lavoro svolto in questo triennio al comando.

Contestualmente al cambio della guardia alla guida della società, si registra il piacevole ritorno a casa, in veste di allenatrice della formazione Libertas Under 12, di Lara Caravello, ex capitano bianco-azzurro, campionessa d’Italia e d’Europa con l’Imoco Volley di Conegliano. Recente il suo addio al volley giocato (la sua ultima esperienza a Cuneo, in A1) al quale dunque fa seguito il rientro nella squadra che ha cresciuto e lanciato l’ex atleta classe ’94.

Le parole di Caravello: «Sono molto contenta di questa grandissima opportunità che mi è stata data dalla società alla quale sono strettamente legata da anni, la Libertas Martignacco! La possibilità di potermi mettere in gioco come allenatrice e soprattutto come educatrice è qualcosa che mi riempie di orgoglio e che spero di onorare sempre con professionalità e con dei risultati conformi a quelle che saranno le aspettative della società che mi ha cresciuto».

L’occasione, per Caravello, arriva assieme alla nomina quale selezionatrice regionale di beach volley della regione FVG: «Questo ruolo mi porterà al mio primo grande evento: il trofeo delle regioni di agosto. Non sarà un percorso facile, ma sarà sicuramente importante e formativo! Fare l’allenatrice non è assolutamente come fare l’atleta e quindi dovrò studiare, mettermi in gioco e dovrò essere sempre a disposizione della squadra.  Il mio desiderio più grande è quello di trasmettere ai giovani che allenerò la passione e il desiderio di raggiungere un obiettivo facendo sacrifici e mettendosi in gioco».

Così la presidente Rosso sul ritorno di Caravello a Martignacco: «Quando Lara ha dato addio alla pallavolo giocata, mi è scesa una lacrima, o forse anche più di una perché Lara è la pallavolo. Ma, come si suol dire “si chiude una porta e si apre un portone”. La nostra amicizia è nata a Martignacco, lei come giocatrice e io come dirigente di squadra, quindi ci siamo viste e le ho proposto il nuovo ruolo. Sono contenta che abbia accettato e che creda nel nostro nuovo progetto. Bentornata a casa Lara».

(Fonte: comunicato stampa)

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Ufficiale, Giulio Magalini è un nuovo schiacciatore di Grottazzolina

Volley Mercato

Uno schiacciatore con il tricolore cucito sul petto. Il primo volto nuovo per la Yuasa Battery Grottazzolina arriva dalla vittoria scudetto con la maglia dell’Itas Trentino. Si tratta del veronese Giulio Magalini, classe 2001, a Trento nelle ultime due stagioni a condividere il ruolo in banda insieme a due totem assoluti come Michieletto e Lavia. Il suo spazio, però, Magalini se lo è ritagliato alla grande e ne sa qualcosa la Yuasa, visto che nel match interno disputato al PalaSavelli contro Trento lo schiacciatore veneto mise giù 15 punti pesanti. Schiacciatore completo, dotato di ottima elevazione, è stato presentato nella conferenza stampa tenuta presso il Bar Cioccolami a Piane di Montegiorgio. Presenti il Presidente RossanoRomiti, coach Massimiliano Ortenzi, i membri del direttivo Luigi Benedetti e Valerio Finucci oltre al responsabile relazioni esterne e comunicazione Fabio Paci.

Introduzione che spetta al presidente Romiti“Giulio è nei nostri progetti da anni. Insieme a coach Ortenzi è da tempi non sospetti che abbiamo messo gli occhi su di lui, ben prima del nostro arrivo in Superlega, ma solo ora siamo riusciti a concretizzare il tutto e sono molto soddisfatto di esserci riuscito in questa stagione. Pensiamo possa essere un valore aggiunto per fare un ulteriore passo avanti rispetto al passato e sono sicuro che sarà una stagione che ci vedrà insieme in maniera positiva. Il gruppo che si andrà a formare vedrà insieme giovani al fianco di elementi con maggiore esperienza, capaci proprio di aiutarli nella loro crescita. Puntiamo a fare un gradino in più rispetto allo scorso anno dove la salvezza è stata piuttosto tribolata: speriamo di raggiungere lo stesso obiettivo con qualche patema in meno. Una salvezza più tranquilla ma, guardando verso l’alto, non ci poniamo limiti”.

La parola poi a Giulio Magalini, la cui è storia con il volley nasce tardi, visto che ha iniziato a giocare praticamente a 16 anni, arrivando dal calcio: “Sì, a quell’età è scoccata la scintilla. Difficile dire perché ho cambiato sport, mio fratello giocava nelle giovanili veronesi di volley e in giardino mi ‘costringeva’ a giocare con lui. Poi, nell’anno del primo superiore, con un mio compagno di scuola abbiamo deciso di provare ed è stato tutto molto veloce, girando anche diversi posti e questo è servito anche per formare il carattere”. 

Come detto arriva con i galloni di Campione D’Italia, dopo il successo tricolore in finale contro la Lube. “Sono stato due anni a Trento e posso dire che è stata una grande scuola anche se forse posso dire che lo scudetto lo meritavamo ancor di più l’anno scorso. Eravamo primi meritatamente dalla prima giornata ma alla fine non è arrivato. Quest’anno la scintilla è stata la sconfitta al Mondiale per club e alla fine è stato un bel percorso chiuso con un trionfo. So bene che davanti a me avevo due fenomeni assoluti come Michieletto e Lavia ma l’ho vissuta nel modo giusto dando il massimo e con il giusto agonismo. Ho avuto solo da imparare e ammirare le gesta di quei fenomeni, provando sempre a farmi trovare pronto se fosse stato il mio turno. Come quella domenica al PalaSavelli contro la Yuasa: un pubblico e un calore di quel livello non me lo aspettavo perché non conoscevo Grotta. In battuta facevo fatica a sentire l’arbitro che fischiava. Mi piace sentire la passione e può essere un valore aggiunto che può anche fare la differenza. Personalmente ringrazierò sempre Trento che mi ha fatto vivere un livello internazionale incredibile, una grande esperienza che mi ha portato tanto. Questa scelta arriva al momento giusto secondo me, qui ogni risultato lo si vive al meglio ed è possibile goderselo di più. Un percorso da vivere proprio per la mia crescita”.

Una storia particolare la sua che ne incrocia un’altra tutta da raccontare come quella della Yuasa Battery: “Sono molto contento di iniziare questo percorso, è una storia incredibile quella di Grottazzolina. Si arriva dalle serie minori fino alla massima serie. Spero di portare la mia professionalità e le mie qualità a questa realtà. L’obiettivo è avere una squadra di personalità e il giusto mix di esperienze e gioventù per essere competitivi al meglio in questo campionato. Non poniamoci limiti e dobbiamo sognare. I miei nuovi compagni? Non li conosco personalmente ma ci sarà modo. Del gruppo dello scorso anno conosco invece bene Comparoni, a lungo in nazionale con me: mi ha parlato benissimo della squadra, della società e dell’ambiente”.

Chi lo segue da tanto tempo è Massimiliano Ortenzi che ha avuto sempre una grande ammirazione per lui. “Il mercato in Superlega inizia presto e sono felice di aver portato a casa un obiettivo primario che ci eravamo prefissati. Un ragazzo che tecnicamente può darci un ulteriore valore aggiunto rispetto alle due conferme importanti nel ruolo, vale a dire Fedrizzi e Tatarov. Giulio a mio avviso ha bisogno di una realtà come Grotta, che punti fortemente su di lui e che gli permetta di mostrare in campo con continuità quello che sa fare. A Trento si vince molto e c’è tutto per farlo ma avere davanti due campioni come Lavia e Michieletto ti concede meno opportunità per determinare il tuo percorso. Grotta può rappresentare un viatico per mostrare appieno le sue qualità e non vediamo l’ora di lavorare in campo. Un ragazzo che raggiunge la nazionale partendo da noi come Comparoni, e un altro che arriva scudettato e con l’abitudine a vincere. Ci auguriamo ovviamente che ci porti in dote questa bella abitudine”.

Chiusura con Valerio Finucci che propone un’osservazione che sa molto di memoria storica. “Sui sogni abbiamo costruito quello che stiamo vivendo, ma forse neanche nei nostri sogni più nascosti avremmo potuto pensare di presentare oggi un giocatore con lo scudetto sul petto. Uno scudetto che Giulio ha dimostrato di meritare quando è sceso in campo. Per questo è stato scelto, lo ringraziamo per la fiducia e crediamo tantissimo in lui”.

(fonte: M&G Scuola Pallavolo)