Foto Igor Jaglicic/SportKlub

Ritardi ai controlli di sicurezza, la Serbia rischia di lasciare 7 giocatori a terra

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Di Redazione

Non è certo un periodo positivo per il traffico aereo: carenze di personale, problemi legati alla pandemia e controversie sindacali stanno rendendo quasi impossibili i voli in tutta Europa. Ne sa qualcosa anche la nazionale maschile della Serbia, che ha rischiato fortemente di perdere l’aereo che l’avrebbe portata a Gdansk per l’ultima tappa di VNL (in cui affronterà anche l’Italia).

La delegazione della Serbia ha fatto scalo a Monaco di Baviera prima di ripartire per la Polonia, ma – almeno secondo la versione della Federazione – il tempo molto limitato per il transfer e i ritardi nei controlli di sicurezza hanno fatto sì che 7 giocatori e alcuni membri dello staff arrivassero al gate a imbarco già chiuso, rischiando di rimanere a terra. A quel punto i compagni di squadra, ormai arrivati all’aereo, si sono “ammutinati” rifiutati di partire se non fossero stati aspettati i ritardatari.

Per cercare di risolvere la situazione di tensione è intervenuto anche il CT Igor Kolakovic, appellandosi allo “spirito di squadra” e spiegando che i giocatori serbi non avrebbero mai abbandonato i compagni di squadra. Alla fine, il capitano del volo Lufthansa ha acconsentito, sfidando le legittime proteste degli altri passeggeri per gli oltre 40 minuti di ritardo, e ha aspettato che gli ultimi componenti della squadra raggiungessero la pista: come premio, ha ricevuto in dono dal team manager una maglia della nazionale serba

(fonte: SportKlub)

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