Ricardinho lascia il volley ma resta alla guida del Maringà da presidente

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Di Redazione

Uno dei più grandi di sempre, sicuramente il miglior alzatore brasiliano degli ultimi trent’anni. Lo stesso Bruno lo ammette… “Prima di poter essere paragonato a Ricardinho devo ancora dimostrare moltissimo”.

Ricardinho ha deciso di lasciare l’attività agonistica, non ci saranno ripensamenti.

È stato lo stesso alzatore a spiegare i perché della sua decisione in un incontro informale con la stampa che si è tenuto ieri: “Non è una decisione presa all’improvviso e nemmeno motivata dalla sensazione di un istante – dice il giocatore in un’intervista al Globo – ci ho voluto pensare su con attenzione e alla fine ho deciso che voglio continuare a occuparmi di pallavolo ma in maniera diversa. Non posso dire che non mi pesi, che non mi faccia impressione pensare che non ci saranno partite, allenamenti e palestra… ma è giusto così”.

Il campione olimpico di Atene 2004 (argento a Londra 2012 “la più feroce delusione della mia vita” dice oggi Ricardinho di quella finale persa al quinto set con la Russia) resterà a Maringà per occuparsi della sua ultima squadra, il Copel Telecom, ma lo farà da presidente. La proprietà del club ha già ufficializzato che sarà lui il nuovo responsabile plenipotenziario del club, con il compito di portare il Maringà al massimo livello continentale incentivando settore giovanile, femminile e beach volley. Obiettivi ambiziosi considerando che la bacheca del Maringà non vanta alcun trofeo confederale brasiliano.

Ricardinho è uno degli indimenticabili talenti che ha arricchito anche il nostro paese, a Modena e a Treviso, prima di tornare a vincere in Brasile con l’Ulbra Porto Alegre. Si stava preparando al ritiro già da qualche tempo: gli ultimi giochi olimpici lo avevano visto come commentatore di Rede Record, una parentesi che lo ha visto molto apprezzato dal pubblico e completamente a suo agio, tanto che sono arrivate diverse altre offerte per lui nel ruolo di telecronista.

Ora è a Maringà da cinque anni: ama – riamato – questa splendida ed evolutissima città che si trova nella zona più interna del Paranà. Appena arrivato Ricardinho è riuscito immediatamente a realizzare un progetto rivoluzionario che coinvolge i giovanissimi al di sotto dei dodici anni. In una zona dominata dal calcio è riuscito a creare una scuola con oltre 400 ragazzi iscritti. L’Accademia che dirige personalmente ha il compito di allevare nuovi alzatori. Al momento i ragazzi inseriti nelle squadre giovanili del Maringà sono quasi un migliaio. I risultati di questo immenso lavoro si vedranno a breve. La prima squadra, che soffre la fortissima e più ricca concorrenza di Funvic, Sada, Sesi e Sesc, cerca di mantenersi con molta fatica ai vertici del volley brasiliano.

 

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