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Respinto il ricorso di Pineto, ma il Giudice Sportivo ammette l’errore arbitrale

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Di Redazione

Il Giudice Sportivo ha respinto per un vizio procedurale l’istanza di reclamo presentata dall’Abba Pineto in merito alla partita di domenica scorsa contro la Da Rold Logistics Belluno, omologando quindi il risultato di 3-2 a favore della squadra veneta. Secondo il giudice, infatti, l’orario di presentazione dell’istanza (le 20.58), “vergato di pugno dal capitano del sodalizio Volley Pineto“, è “prova esaustiva della chiara intempestività nella presentazione di tale atto“, considerando che l’incontro si è concluso alle 20.40.

Questo vizio di forma rende “superfluo e ininfluente” l’esame dell’errore tecnico commesso dall’arbitro, che non ha rilevato un fallo di gioco commesso dal libero di Belluno nell’atto di partecipare a un’azione di muro (gesto non ammesso dal regolamento). Tuttavia, il Giudice Sportivo ammette che l’errore arbitrale “sembrerebbe essere stato effettivamente posto in essere“. Pineto aveva inoltre contestato il rifiuto della richiesta di Video Check sull’azione contestata; in base alla sentenza, però, la richiesta della società “non sembra sia stata posta all’attenzione della coppia arbitrale, né comunque preceduta da rituale richiesta nei modi regolamentari“.

Numerose anche le sanzioni disciplinari inflitte alle due squadre: i giocatori Matteo Paris (Pineto) e Filippo Maccabruni (Belluno) e il dirigente bellunese Riccardo Zanolli sono stati ammoniti, mentre alla società veneta è stata comminata una multa di complessivi 1000 euro per le intemperanze dei propri tifosi. Una sanzione, quest’ultima, che la società deplora in una nota esprimendo “profondo rammarico” e spiegando: “Il pubblico ha reagito a un episodio antisportivo condotto dalla panchina di Pineto, visto che è stata deliberatamente ribaltata sul parquet una bottiglietta piena d’acqua, con lo scopo di ritardare l’esecuzione del servizio, sul punteggio di 27-26 nel quarto set. Ad ogni modo, la reazione al gesto provocatorio – espressa attraverso fischi e contestazioni – è rimasta nei limiti del rispetto, sia nei confronti della coppia arbitrale, sia della squadra avversaria“.

(fonte: Federvolley.it)

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