Ravenna chiamata alla trasferta di Padova. Zanini: “Un altro passo del nostro percorso di crescita”

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Foto Porto Robur Costa 2030
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Di Redazione

Dopo la sosta per la Supercoppa italiana torna il campionato di SuperLega Credem Banca con la terza giornata d’andata che chiama la Consar RCM alla trasferta di Padova. Si gioca domani alle 18 alla Kioene Arena (direzione di gara affidata a Simbari e Goitre, diretta su Volleyball World tv) dove Goi e compagni troveranno dall’altra parte della rete una Kioene che finora ha incasellato una sconfitta in casa all’esordio con Civitanova e una vittoria nell’ultimo turno a Cisterna.

“Questa partita per noi è un’altra tappa del nostro percorso di scoperta della SuperLega e di crescita – sottolinea il coach della Consar RCM, Emanuele Zanini – e mi aspetto un altro passo avanti nel raggiungimento dei nostri obiettivi che sono quelli di alzare il nostro livello di gioco e di avere una maggiore continuità in tutti i fondamentali. Da tecnico io vorrei vedere miglioramenti su questi fronti, nell’intesa tra i giocatori, nella linea di ricezione, e vedere anche la squadra cercare di raccogliere il più possibile in ogni campo, in qualsiasi situazione e contro qualsisia squadra”.

Nella partita che vede per la prima volta da avversari Fusaro da una parte e Loeppky dall’altra, coach Zanini cerca anche conferme sulla bontà del lavoro svolto in queste giornate senza gare ufficiali. “Abbiamo lavorato molto sulla tecnica, su alcuni elementi di tecnica individuale che riguardano sia il servizio che la ricezione, e ovviamente su tutto quello che riguarda la correlazione muro-difesa. E poi si è cercato di migliorare l’intesa tra i palleggiatori e gli schiacciatori, cioè tutti i finalizzatori. Ci è mancata una partita di un certo livello che ci potesse dare ritmo o aiutare a mantenere il ritmo acquisito prima, ma non è stato possibile trovare un avversario per un test match significativo”.

La squadra parte oggi pomeriggio per il ritiro padovano. Tra i giocatori c’è fiducia e consapevolezza di poter disputare una buona gara. “Ho detto all’inizio e continuo a ribadire anche adesso che ci vuole molta pazienza. Alla vigilia di questo campionato avevamo una squadra completamente nuova – evidenzia il coach ravennate – e ora abbiamo una squadra in cui la maggior parte dei giocatori ha due partite sulle spalle di SuperLega. Sappiamo di avere iniziato un percorso anche di scoperta delle nostre potenzialità. A Padova mi aspetto ulteriori passi avanti”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)