Rachel Rourke lascia: “Voglio dedicarmi alla famiglia e al mio the cinese…”

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Di Redazione

Dopo quattordici anni ad altissimo livello e ottanta partite internazionali Rachel Rourke, la più grande giocatrice australiana degli ultimi anni e forse di sempre, ha annunciato il suo addio alla pallavolo giocata. Troppi i dolori alla schiena dopo l’infortunio subito un paio di anni fa che avevano costretto l’opposto a giocare e costantemente con l’assistenza di medici e fisioterapisti. L’ultimo anno, in particolare, era stato veramente molto difficile.

Di qui la decisione di Rachel, irrevocabile: “Ho deciso di dire addio alla mia maniera, non voglio lasciare la pallavolo uscendo dal campo in barella, non voglio finire a causa di un grave infortunio. Ho volute prendere io la decisione e fare in modo che la cosa avvenisse secondo I miei desideri”.

Un peccato perché la Rourke, che era rientrata in campo lo scorso settembre durante i campionati asiatici, si era dimostrata in ottime condizioni rivelandosi, una volta di più, elemento di forza della nazionale australiana femminile: “Quando gioco con la mia nazionale do sempre tutto, forse anche qualcosa in più di quanto posso. Giocare con la maglia della nazionale per me è sempre stato un sogno fin da quando ero una ragazzina. Mi porto nel cuore i ricordi delle ultime partite e i sorrisi delle mie compagne di squadra. Sono serena e sono grata alla pallavolo per tutto quello che mi ha saputo dare e trasmettere”.

Tante le soddisfazione anche con i club. Rachel ha conquistato la doppietta campionato e supercoppa polacca con l’Atom Trefl nel 2012 ottenendo anche il titolo di MVP assoluta del torneo.

La sua vita è radicalmente cambiata dopo l’esperienza in Cina, ultimo campionato disputato con il Beijing ma soprattutto dopo il matrimonio con la compagna di sempre, il capitana della nazionale australiana Olivia Orchard con la quale ha anche una figlia di cinque anni e mezzo. E proprio alla Cina, che sta vivendo un momento drammatico, Rachel dedica un pensiero: “É stata un’esperienza meravigliosa vivere e giocare in Cina, qualcosa che mi ha completamente cambiato la vita. É stato proprio lì che ho deciso di dare vita alla mia prossima attività commercializzando un the naturale fermentato, il Kombucha, che ha oltre duemila anni di storia. Sono molto contenta di come stanno andando le cose anche al di fuori della pallavolo ed è anche per questo motivo che ho deciso di dedicarmi ad altro. La mia attività ha bisogno di promozione sia negli Stati Uniti, dove sta già andando molto bene, che in Australia.

Al momento non esclude di poter tornare alla pallavolo in un ruolo tecnico: “Per ora voglio solo riposarmi e dedicarmi alla mia famiglia e a mia figlia Mila, ma in un secondo momento ragionerò sulla possibilità di creare una scuola di volley tutta mia o di fare l’allenatrice volontaria, soprattutto per chi vuole giocare e non ne ha le possibilità”.

Rachel Rourke era stata soprannominata “Quiet Tornado” per via del suo carattere calmo e accomodante che contrastava rispetto al pauroso mulinare di braccia durante i suoi esercizi di riscaldamento. Per anni è stata considerata la giocatrice in assoluto più potente in fase di schiacciata. Rachel, grazie al suo impegno civile nel mondo dello sport e dei diritti degli omosessuali, è stata considerata una delle tre personalità più influenti dell’Australia nell’ultimo decennio.

(Fonte: AsianVolley)

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