Davide Morgese

Porto Viro affida le chiavi della seconda linea a Davide Morgese

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LDelta Group Porto Viro affida le chiavi della seconda linea a Davide Morgese: il libero classe 1996, 170 centimetri di altezza, la scorsa stagione era in forza ai Lupi di Santa Croce.

Nato a Montecchio Emilia, provincia di Reggio, Morgese è cresciuto nelle giovanili della Polisportiva Campeginese, con cui ha poi esordito in B2 nel 2013/2014. Gli è bastato un solo anno tra i “senior” per attirare l’attenzione del Volley Tricolore, che l’ha voluto subito catapultare sul palcoscenico della Serie A2 Credem Banca. Con la maglia della Conad, Morgese ha disputato otto stagioni di fila in cadetteria, l’ultima delle quali (2021/2022) ha rappresentato l’apice della sua militanza in giallorosso: vittoria della Coppa Italia e promozione in SuperLega (a cui poi Reggio Emilia ha dovuto rinunciare). Trionfi che Morgese ha condiviso con diversi elementi oggi a Porto Viro, il regista Garnica, il centrale Zamagni, il secondo allenatore Mattioli.

La scorsa estate, come detto, Morgese si è trasferito in riva all’Arno, alla Kemas Lamipel Santa Croce, per quella che è stata la sua prima esperienza lontano da casa. Con i Lupi ha chiuso quarto in regular season ed è arrivato fino alle semifinali playoff, estromesso dalla corazzata Vibo. Per il libero emiliano in totale 31 presenze stagionali, 108 set giocati, 512 ricezioni con il 29,8% di perfette e il solito, inestimabile contributo in difesa.

“La scelta di Porto Viro è stata facile – sono le prime parole di Morgese come nuovo atleta della Delta Group – Conosco molte persone che ci hanno lavorato negli ultimi anni e tutti me ne hanno parlato bene, a livello di ambiente, società e tifosi. Ringrazio il club che mi ha voluto fortemente, penso che lavoreremo bene insieme. Ritrovare tanti ex compagni, tra cui anche Tiozzo con cui ho giocato nel mio primo anno di A2, fa sicuramente piacere: con tutti loro ho vissuto momenti importanti, ogni stagione porta con sé ricordi stupendi. Sono contento di tornare a lavorare con Marcello (Mattioli, ndr), ci conosciamo anche fuori dal campo visto che entrambi viviamo a Reggio Emilia, ma anche dal punto di vista professionale mi sono trovato molto bene con lui. La presenza di tutte queste persone che conosco ovviamente ha influito sulla mia decisione di venire al Delta, ma è stato importante anche il fatto che la società che mi abbia cercato e voluto, così come la mia volontà personale di sposare un progetto che ha sempre più ambizione e voglia di crescere”.

Tanti volti amici, ma a Porto Viro Morgese non ritroverà coach Vincenzo Mastrangelo, con cui ha lavorato nelle ultime quattro stagioni: “È stato un allenatore importante per me, mi sono trovato benissimo con lui, sia dal punto di vista umano che professionale, ma è normale dividersi a volte, fa parte del percorso degli sportivi. E chissà comunque che un giorno non ci ritroveremo”. La guida in panchina quest’anno sarà Daniele Morato“Di lui mi hanno parlato tutti bene, i suoi ex giocatori di Bergamo e anche quelli dei Diavoli Rosa – dichiara Morgese – Ci siamo sentiti in queste settimane e mi ha spiegato quali sono le sue idee di lavoro in palestra e le condivido a pieno quindi so già che andremo molto d’accordo e sono sicuro che mi aiuterà a crescere ancora.  Abbiamo parlato anche della squadra, i presupposti, i nomi importanti per fare una bella stagione ci sono. Magari qualche squadra partirà davanti a noi, ma sappiamo che sarà una lotta continua e proveremo a mettere in difficoltà tutti”.

Il libero emiliano l’anno scorso ha vissuto la sua prima esperienza fuori casa: “La stagione a Santa Croce ha rappresentato un cambiamento per me dopo otto anni a Reggio. Mi sono trovato molto bene, sono stato accolto al meglio e non mi hanno mai fatto mancare niente. È stata un’annata soddisfacente dal punto di vista dei risultati, abbiamo comunque raggiunto le semifinali playoff perdendole contro la corazzata che ha ammazzato il campionato, chiaro che arrivare a giocarsi la finale sarebbe stato bello, ma va bene così. Quest’anno mi aspetto un campionato simile a quello dell’anno scorso, magari non ci sarà una corazzata come Vibo sulla carta, ma sarà allo stesso modo impegnativo e stimolante per alzare il livello e toglierci, se possibile, delle soddisfazioni. Gli obiettivi all’inizio è difficile stabilirli, la squadra è formata da giocatori esperti e giovani che possono dare quella spregiudicatezza in più in certi momenti. Attendo con ansia di lavorare in palestra con tutto lo staff tecnico e fisico per prepararci al meglio per la stagione. Non vedo l’ora di iniziare”.

(Fonte: comunicato stampa)

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Grottazzolina conferma Vecchi, Marchiani e Cubito. Laconi: “Rappresentano molto per la nostra squadra”

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Il tema della “continuità” è sentito in casa Yuasa Battery Grottazzolina, che dopo aver annunciato la permanenza sulle sponde del Tenna del duo Fedrizzi-Marchisio cala oggi un tris d’assi in vista della prossima stagione, la seconda consecutiva in Superlega.

Tre elementi che rappresentano altrettante colonne portanti per lo spogliatoio, ovvero quella che per presenze e pregresso può senz’altro essere definita la “vecchia guardia” grottese: Riccardo Vecchi, Manuele Marchiani e Marco Cubito.

Messi insieme, parliamo complessivamente di oltre trenta stagioni nel mondo M&G per i tre confermati, con conseguente grande soddisfazione espressa in proposito dal vice presidente Claudio Laconi: “Il mercato di Superlega è diverso da quello di A2, anticipa molto i tempi e dunque abbiamo dovuto metterci ben presto alla ricerca di elementi giusti per completare il roster che già poggia su un’ossatura di livello. E proprio questi tre elementi rappresentano molto per la nostra squadra perché lo spogliatoio a Grottazzolina conta e ha una valenza importante: i risultati sono il frutto del lavoro dello staff tecnico e di questi ragazzi che ci danno qualcosa in più. Dalla prossima settimana inizieremo a svelare anche i nuovi tasselli in vista della prossima stagione, e siamo molto curiosi di vedere come questi volti nuovi si uniranno al gruppo storico. Tornando allo scorso anno anche quando abbiamo vissuto una lunga striscia di sconfitte, abbiamo sempre tenuto bene il campo, perdendo tanti set dopo quota venti punti. Avevamo difficoltà ma ci abbiamo sempre creduto, lottando fino alla fine. Eravamo la perdente con onore ma poi la vittoria a Monza ci ha sbloccati: non eravamo più solo simpatici, abbiamo inanellato anche diversi risultati e di questo vanno ringraziati tutti questi ragazzi che hanno fatto qualcosa di straordinario”.

Sulla stessa falsariga anche il punto di vista di uno dei perni della dirigenza Yuasa ovvero Valerio Finucci: “Il rapporto che ci lega a questi tre ragazzi va ben al di là del campo. Di Riccardo ho ben chiaro il ricordo del suo esordio in prima squadra: aveva 14 anni ed esordiva da libero, eravamo in B2 e nonostante fosse uno scricciolo dopo una manciata di punti mostrò già il piglio e l’atteggiamento del veterano. Per noi è molto importante che il loro percorso continui: Manuele aveva già un pluriennale, gli altri sono rinnovi cui teniamo molto perché non bisogna mai dare per scontato tutto questo. Nelle gerarchie a loro è spesso capitato di partire dalla panchina, ma nonostante questo hanno deciso di rimanere, e a tutti e tre non sono certo mancate offerte dalla A2 dove sarebbero titolari e grandi protagonisti in qualsiasi squadra. Il fatto che abbiano preferito restare qui ha per noi una grande valenza, perché significa avere in squadra tre ragazzi speciali e che ci danno la possibilità di tenere molto alto il livello in allenamento. Personalmente li ringrazio per la fiducia che ci hanno confermato e per noi è un piacere poterla ricambiare”. 

La parola passa poi ai protagonisti, partendo proprio da Riccardo Vecchi, che qui ha iniziato nel mini-volley scalando tutte le categorie da protagonista fino alla Superlega.
“Aver raggiunto una salvezza così importante per una società come la nostra è importantissimo e ho accettato subito il secondo anno in Superlega con la Yuasa. L’obiettivo non cambia, vogliamo mantenere la categoria. Nonostante siamo una società così piccola possiamo giocarcela con tutti e lo abbiamo dimostrato. Dopo il girone di andata, tutti ci hanno rispettato e tutti venivano a dare il loro meglio da noi per strappare qualche punto. Nella stagione ventura vorremmo confermarci come mina vagante, ma ora già conosciuta dai nostri avversari. Il nostro dovere è continuare sulla stessa falsariga, magari con un pizzico di fortuna in più con gli infortuni”

Alla settima stagione in maglia Yuasa è il centrale Marco Cubito, unico 'superstite' nel suo ruolo rispetto al roster dello scorso anno e quindi pronto ad inserirsi in un reparto completamente rinnovato.
“E’ stato un mercato velocissimo per molte squadre. Per le altre noi siamo una sorpresa e ci vedono come una novità ma riusciamo sempre a fare la nostra figura come siamo riusciti a fare lo scorso anno. Personalmente sono felice di essere qui, Grottazzolina è un ambiente nel quale mi trovo a meraviglia e ormai sono di casa. Per quello che riguarda i centrali tutti nuovi posso dire, senza spoilerare nulla, che mi troverò a dividere il campo con un giocatore che in vita mia ho visto sempre come un idolo e un riferimento nel ruolo. Sarà assolutamente emozionante ma anche molto stimolante per me”

Chi sarà invece all’ottava stagione in maglia Yuasa è Manuele Marchiani, che tra l’altro ha collezionato in carriera, al momento, 199 presenze in maglia grottese. Alla prima di campionato del prossimo anno toccherà dunque quota 200, traguardo importante per il regista loretano.
“Sono onorato di far parte di questa famiglia da un sacco di anni, contribuendo al suo arrivo nell’olimpo della pallavolo. Alla prima del prossimo anno saranno 200 e sono tante, spero ne manchino ancora altrettante davanti a me. Ogni anno che inizia porta con sé qualcosa di nuovo e già dalle prime partite vedremo il livello della squadra che cambierà molto rispetto allo scorso anno, senza dimenticarci mai che l’obiettivo primario resta la salvezza. Ogni anno si è sempre cercato qualcosina in più da quando sono qui a Grotta ma prima di tutto blindiamo la salvezza, poi vedremo se si potrà fare qualcosina in più”

(fonte: Yuasa Battery Grottazzolina)