Podcaster e barbiere: la “doppia vita” di Francesco Cottarelli e Tommaso Stefani

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Di Roberto Zucca

Essere altro. Non per un desiderio di estraniarsi da ciò che si è, ovvero pallavolisti di Serie A, ma per coltivare una passione, proseguire un hobby che dura un attimo, o forse, chissà, trascorrere dei momenti con qualcosa o qualcuno che sia differente dal campo e da un pallone da pallavolo. O quasi. Nella Gioiella Prisma Taranto, squadra che abbiamo raccontato a più riprese durante la stagione, due giocatori hanno attirato la curiosità degli addetti ai lavori e dei tifosi per le loro attività “collaterali”: sono Francesco Cottarelli, in tandem con Giovanni Gargiulo, e Tommaso Stefani.

I primi, “Cotta e Gargio”, hanno messo in piedi da qualche giorno un canale di podcast, che si chiama Sportly, con l’obiettivo dichiarato di far conoscere tutti gli aspetti della vita di uno sportivo che restano nascosti al grande pubblico:

È un’idea nata dalla comune passione per i podcast. Trascorriamo infatti svariate ore, durante le lunghe trasferte, ad ascoltare contenuti, magari di natura sportiva o imprenditoriale; certamente ci piacciono molto le storie di successo. Un giorno, tornando dalla palestra, Gargio mi ha proposto di produrne uno tutto nostro. Ho accettato anche solo per la curiosità del risultato finale. E così è nato Sportly“.

Perché ascoltarlo?

Ascoltare queste storie è un modo inedito di conoscere lo sport, questo almeno è l’obiettivo che abbiamo. Vogliamo raccontare storie di atleti che ce l’hanno fatta, ma anche le difficoltà che caratterizzano la vita di un atleta, oltre a seguire la narrazione di alcuni di loro che, per esempio, hanno scelto di essere altro. Cosa c’è dietro scelte così controcorrente, o cosa c’è al di là della nostra carriera“.

Per le discipline che lei conosce molto bene, ossia la pallavolo e il Beach Volley, ci sono state storie molto curiose.

Sicuramente a colpirmi è stato Grigolo, che è un amico, e che in totale trasparenza ci ha raccontato come a 25 anni ha scelto di lasciare tutto per fare il commercialista e costruirsi una professione. Mi ha colpito una frase che ha detto, ossia che c’è un momento in cui capisci che lo sport è una scelta da fare. Nel suo caso forse, nel breve periodo, si è mangiato le mani, ma ora si è costruito un futuro solido. Stessa cosa per Federico Marretta, che ha annunciato quest’anno il suo addio alla pallavolo per dedicarsi alle sue più grandi passioni, ossia la moto e i viaggi“.

Anche Varnier ha parlato di un cambio di vita radicale.

Lui ha una storia incredibile. Ora allena in Cina, e vuole cercare di portare il team a Parigi 2024 e replicare ciò che di bello ha fatto con Lupo-Nicolai. La sua è stata una testimonianza tosta, l’infortunio alla spalla gli ha impedito di partecipare alle Olimpiadi da giocatore, e c’è arrivato da allenatore, vincendo l’argento“.

Posso dirle che la scelta degli ospiti, mi è sembrata, nel suo caso, una sorta di autoanalisi?

“(ride, n.d.r.) Io sono una persona curiosa di natura. Certamente, oltre alla pallavolo, ho fatto anche altro, dagli altri sport, all’università che sto proseguendo, ad una piccolissima esperienza televisiva. La curiosità mi ha guidato. Sentire certe cose mi aiuta a capire molto di me“.

Foto Instagram Francesco Cottarelli

Cosa ha capito di se stesso?

Certamente esperienze come le loro ti lasciano la convinzione che le scelte vanno preso con una buona capacità di rischio e con il coraggio di saperle affrontare. Io, ad esempio, ho capito che dopo questa stagione ho bisogno di giocare. Di poter militare in un club in cui non importa la serie, ma la voglia di giocare da primo e prendermi le responsabilità di un titolare che in campo vuole trovare continuità“.

Prossimi ospiti?

Un intervento bello che stiamo preparando è quello con la nazionale di pallavolo paralimpica, che sta realizzando un progetto chiamato ‘Un’occasione per vivere’, in cui documenteranno il percorso di preparazione per i campionati di Berlino 2023“.

Ospite dei sogni?

Ho letto ‘Entra in gioco con la testa’ di Nicoletta Romanazzi, la mental coach di Marcel Jacobs. Anche con Varnier parlavamo di quanto sia centrale una figura del genere all’estero, e di come non sia assolutamente vista come una risolutrice di problemi. Con Jacobs, ad esempio, mi piacerebbe parlare di questo e del percorso che ha fatto, anche mentalmente, per arrivare ad essere il più veloce del mondo“.

Chi vuole seguirvi vi trova dove?

Su Spotify, cercando Sportly, e su Instagram cercando il canale Sportly_podcast“.

Se invece, sempre su Instagram (ma anche su Tik Tok, perché lui è uno sempre avanti con i tempi) digitate Tommysbarbershop, troverete il profilo che Tommaso Stefani, opposto della squadra tarantina, ha creato per promuovere un’attività che soprattutto tra i pallavolisti, non solo suoi compagni di squadra, pare andare di gran moda: “Faccio letteralmente barba e capelli a domicilio!“.

Ci spieghi meglio.

L’estate prima di arrivare a Taranto ho cominciato ad appassionarmi ai rasoi e ai prodotti per fare una buona barba, perché l’ho lasciata crescere e ho iniziato a sistemarla da solo. Durante il periodo della nazionale, per cause di forza maggiore il mio primo cliente è stato Alessandro Gianotti. Da lì ho cominciato ad acquistare i prodotti giusti e a pensare di curare anche il taglio di capelli da me. Ho scoperto un mondo fatto di prodotti, attrezzature, e quando sono arrivato a Taranto, dopo l’estate, ho iniziato a studiare un pochino da autodidatta“.

Rinaldi fu il suo primo cliente.

Sì, il taglio di Tommaso è stato il mio primo esperimento riuscito. Abbiamo comprato le forbici e tutto l’occorrente. Quest’anno ho ripreso con più assiduità, anche in squadra, e Gargiulo è stato il primo a cui ho tagliato i capelli“.

Da qui l’idea del canale?

Per gioco, ho proseguito con i tagli, e dopo aver sistemato la capigliatura di Lucconi, di Loeppky e di suo fratello, la sua ragazza mi ha consigliato di aprire una pagina. Così tre settimane fa, ho aperto il canale. Pubblico settimanalmente dei contenuti, gli ultimi ad essersi affidati ai miei tagli sono stati Andreopoulos ed Ekstrand“.

L’idea si è diffusa in rete perché qualcuno ha cominciato a postare e a scrivere che ormai si fa la fila per venire da lei.

Intanto mi diverto ed è un hobby. Ai compagni chiedo il cosiddetto scambio che va di moda sui social, ossia io ti taglio i capelli e tu mi fai usare il video e lo condividi in rete. Però mi hanno suggerito di cominciare a fare un tariffario“.

È vero che per Natale le hanno regalato tutta l’attrezzatura?

Mia zia mi ha regalato lo zaino da viaggio per i prodotti e le attrezzature e io ho acquistato delle lame. Quindi cerco di rientrare con le spese. Poi chissà, se qualcuno volesse mandarmi dei prodotti da testare, io accetto e promuovo“.

Qualche anno fa Savani era il barbiere della nazionale. Lei è la versione 2.0.?

Non sapevo. Comunque ho il kit da viaggio, ormai, sempre pronto“.

Se qualcuno volesse prenotare Stefani per un taglio?

Ora ho già Cottarelli prenotato. Ma certamente, chi a Taranto vuole prenotare il servizio, nel poco tempo libero a disposizione, perché no? Basta contattarmi sulla pagina ufficiale Instagram o su Tik Tok“.

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