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Play Off Challenge, Cuneo contro Firenze per rialzare la testa

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foto Danilo Ninotto
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L’avventura della Cuneo Granda S.Bernardo nei primi playoff Challenge della storia parte da Palazzo Wanny a Firenze, dove le gatte affronteranno le bisontine sabato 15 alle ore 18 nella prima giornata del primo turno della competizione. In regular season Il Bisonte Firenze ha preceduto la Cuneo Granda S.Bernardo di due lunghezze (30 a 28), ed entrambe le gare tra le due formazioni si sono concluse al tie-break, con una vittoria esterna per parte. Un confronto che si preannuncia dunque molto equilibrato tra due squadre partite con ambizioni diverse e alla ricerca di un finale di stagione che possa far cambiare il giudizio fin qui negativo sulle rispettive annate. Il secondo atto della sfida è in programma mercoledì 19 alle ore 20:30 al palazzetto dello sport di Cuneo.

Il k.o. esterno di Novara, il quarto consecutivo, ha chiuso un finale di regular season che ha portato alla Cuneo Granda S.Bernardo solo due punti in quattro partite e tante recriminazioni per le occasioni perse. Se la sconfitta all’Arena di Monza è stata netta, le due gare casalinghe perse al tie-break con Scandicci e Busto Arsizio rappresentano un grosso cruccio per come sono maturate e per i punti lasciati per strada, che avrebbero permesso un piazzamento migliore in regular season e un percorso più agevole nei playoff Challenge. I rimpianti sono stati poi acuiti dalla sconfitta nel derby piemontese di sabato scorso, in cui la formazione di coach Bellano è riuscita a farsi rimontare da una Novara già certa della quinta posizione nella stagione regolare dopo il secondo set e con la testa al secondo round della semifinale di Champions con l’Eczacibasi.

Ottava posizione al termine del girone di andata, undicesima alla fine del girone di ritorno, un piazzamento che non rispecchia il potenziale del gruppo biancorosso, chiamato nei playoff Challenge a esprimersi con continuità a quei livelli finora toccati solo a sprazzi.

Sofia Kuznetsova (Cuneo Granda S.Bernardo): “Nelle sfide con Firenze serviranno più qualità e meno errori rispetto alle ultime partite. Firenze è una squadra che lavora bene a muro e in difesa; dovremo variare i colpi in attacco e esprimere la nostra pallavolo migliore, che non è quella delle ultime partite. Prendiamo gli insegnamenti utili dal finale di regular season e guardiamo a questi playoff Challenge con la consapevolezza di poter dire la nostra”.

Carlo Parisi (Il Bisonte Firenze): “Cominciamo un play off un po’ particolare che però dovremo affrontare con la mentalità dei play off veri e propri: giochiamo al meglio delle tre, e quindi in ogni partita dovremo avere la capacità di resettare tutto, nel bene e nel male, e di pensare subito a quella successiva, adeguandoci immediatamente a questo tipo di torneo. Arriviamo a questo match dopo un derby in cui abbiamo mostrato due volti: all’inizio come sempre abbiamo avuto un approccio timido e con troppa tensione, poi abbiamo riaperto la partita anche in modo spettacolare, anche se alla fine abbiamo perso. Guardiamo comunque la parte positiva: la squadra ha dimostrato di essere viva e di aver voglia di continuare a lottare, adesso dobbiamo trovare il modo di interpretare meglio i match. Cuneo è una squadra completa, che gioca bene e sfrutta tutti i suoi elementi: le abbiamo affrontate poco tempo fa e abbiamo sofferto tantissimo, quindi prevedo un’altra partita equilibrata, in cui verrà fuori chi riuscirà a gestire meglio i momenti importanti”.

(Fonte: Comunicato stampa Cuneo Granda Volley)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.