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Pineto rincara la dose: “In Italia regolamento unico nel suo genere”

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Di Redazione

Non si placano le polemiche in casa Abba Pineto dopo il contestato episodio che ha deciso il quarto set della partita di domenica contro la Da Rold Logistics Belluno (poi persa per 3-2). In previsione di un probabile rigetto del reclamo presentato a fine partita (“ci aspettiamo il consueto ‘istanza infondata in fatto e in diritto“) la società rilascia un comunicato durissimo contro i direttori di gara: “Qualcuno deve pur evidenziare una crescente insofferenza della gestione arbitrale. Per i curiosi e gli amanti della pallavolo e dello sport in generale ci sono a disposizione immagini inequivocabili“.

Dopo tanti anni di pallavolo – si apre così la nota della società – pensavamo di averle viste un po’ tutte, sbagliavamo! Quanto accaduto nel corso della gara contro la Da Rold Logistics Belluno supera ogni immaginazione. Vero che, senza il supporto del Video Check, è difficile arbitrare gare di Serie A, ma vedere sfumata una partita cruciale nel cammino dell’ABBA Pineto per un muro del libero avversario crea tanti interrogativi e molta amarezza“.

In Italia, a differenza di tutto il resto del mondo, vige un regolamento unico nel suo genere – ironizza il club – l’arbitro può sbagliare una sua decisione, e fin qui nulla di strano può capitare, ma al tempo stesso determinare se questa valutazione, totalmente soggettiva, possa essere oggetto di revisione al video-check, negato nell’occasione incriminata alla nostra squadra. Ancor più sconcertante la motivazione addotta dal primo arbitro, asserita verbalmente: ‘Il libero ha murato la palla sotto il bordo della rete pertanto non è fallo‘”.

Tanti sono gli interrogativi – prosegue il comunicato – a cominciare dalla designazione di un arbitro senza esperienza, fra l’altro veneto. Aumentano gli stessi quando si vedono vanificati con questa superficialità i tanti sforzi ed investimenti delle società. Sia chiaro, non è un alibi per le difficolta tecniche del momento delle quali siamo ben consci ma ci domandiamo fin dove si possono accettare in un campionato di serie A simili svarioni“.

Inutile dire – è la conclusione – che se fosse accaduto in campionati superiori o esteri troveremmo titoli e seguito mediatico (anche se a dire il vero i media sono stati i primi a sollevare il caso, n.d.r.) ma il nostro intento è quello di richiamare fortemente l’attenzione del movimento su questo determinato problema. Questa lunga disamina vuole esporre una critica costruttiva per il bene del nostro movimento e soprattutto del risultato sportivo in campo senza macchia alcuna“.

(fonte: Comunicato stampa)

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