Foto: Sportpiacenza

Piacenza, la Presidente Curti: “Vogliamo crescere ancora e puntare più in alto”

DATA PUBBLICAZIONE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti
SHARE
SHARE
TEMPO DI LETTURA
più di 5 minuti

Di Redazione

Le incognite e il momento difficile che sta vivendo tutto il mondo della pallavolo, la decisione di chiudere il campionato ma anche i progetti futuri della squadra emiliana.

Sono questi gli argomenti toccati da Elisabetta Curti, presidente di Piacenza, intervistata ieri dal sito sportpiacenza.it. intenzionata a far recitare ai suoi biancorossi un ruolo ancora più importante nel panorama nazionale.

A oggi non esistono certezze sul futuro, ma si parla di ripresa della stagione a porte chiuse. Qual è la tua opinione?

«Dobbiamo capire cosa diranno i medici e ovviamente rispetteremo le regole. Ma per quanto mi riguarda non ha molto senso giocare senza spettatori. Io sono dell’idea che lo sport, e nello specifico il volley, abbia anche una funzione sociale. Il raduno estivo al PalaBanca era diventato un appuntamento fisso per ritrovarci tutti insieme, una data che i tifosi attendevano per riabbracciarci dopo la pausa estiva; cancellare quell’aspetto vuol dire togliere parecchio. E poi non dimentichiamo anche tutto l’indotto che viene creato: aprire i palasport vuol dire assicurare lavoro e portare tifosi significa garantire opportunità a bar e ristoranti. Qui non si parla solamente di partite, ma di quanto ci ruota attorno»

La vostra posizione sullo stop al campionato è sempre stata chiara

«Come si può pensare di tornare in campo a Piacenza con centinaia e centinaia di morti e ancora tantissime persone ricoverate? Il nostro territorio è nel pieno dell’emergenza, a breve non era credibile una ripresa. Però mi è sembrato che altre realtà non capissero cosa stesse realmente succedendo; noi siamo al centro dello tsunami, non potevamo decidere diversamente».

Tante realtà lamentano problemi di bilancio, molte non sanno se potranno contare sui contributi degli sponsor per la prossima stagione. A Piacenza sotto questo aspetto come procede?

«Vediamo che tante attività continuano a esserci vicine, anche se in questo momento non ci sembra corretto sollecitare le aziende che ci avevano garantito un contributo. Stiamo cercando modi nuovi per dare visibilità ai nostri partner e continuare a creare squadra, che poi è il nostro obiettivo principale. A marzo avevamo previsto un evento in collaborazione con l’Università e aperto a tutti gli sponsor. Ovviamente è stato cancellato, ma stiamo cercando di capire se riusciremo a realizzarlo in streaming».

Sembra che ormai la squadra del prossimo anno sia stata in buona parte definita. Un vantaggio o uno svantaggio visto che inevitabilmente i contratti in discussione oggi hanno cifre più ridotte rispetto a quelli definiti un paio di mesi fa?

«Difficile fare i conti adesso: in Lega dopo aver parlato degli accordi per la stagione in corso ci dovrebbe essere il secondo step relativo a quelli per il 2020-2021, vedremo cosa succederà. Confermo che buona parte del gruppo è già stata impostata, siamo partiti in anticipo perché vogliamo fare bella figura. Zlatanov, Bongiorni, Binaghi e i due tecnici lavorano da tempo sul mercato».

Mentre tante società fanno uno (o più) passi indietro, qualcuno dice che ridimensionerà e altre sono a rischio chiusura la Gas Sales è fra le poche pronte a rilanciare.

«L’obiettivo è quello, anche se ovviamente dipenderà anche dagli sponsor nostri compagni di viaggio. Vogliamo crescere ancora e puntare più in alto, questo era il nostro obiettivo all’inizio dell’avventura nel mondo della pallavolo e lo vogliamo raggiungere. Poi è chiaro che per continuare a migliorare è necessario coinvolgere un numero sempre maggiore di imprenditori, ne siamo consapevoli e stiamo lavorando in questa direzione. E in questo momento storico spero che anche lo Stato capisca i problemi del settore sportivo: defiscalizzare le sponsorizzazioni sarebbe un segnale importante per tutto il movimento»

CONDIVIDI SUI SOCIAL

Facebook

ULTIMI

ARTICOLI