Pesci d’aprile, da Wonder Woman a Netflix: anche il mondo del volley si "scatena"

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Di Redazione

Quella del 1° aprile è una ricorrenza particolarmente amata nel mondo del volley: come ogni anno, giocatori e società non hanno resistito alla tentazione di giocare qualche Pesce d’Aprile ai propri tifosi.

Il “botto” lo ha fatto la Savino del Bene Scandicci onorando la tradizione con un bello scherzo. Sui canali social della società, infatti, è apparsa la notizia dell’acquisto della fortissima giocatrice americana Diana Prince: peccato che quest’ultimo non sia nient’altro che il vero nome di Wonder Woman, celeberrima eroina dei fumetti!

https://www.instagram.com/p/B-bt3LnINU2/

Altro scherzetto a tutti i suoi tifosi lo ha fatto l’Allianz Powervolley Milano. La società meneghina ha postato la locandina del presunto “nuovo film sulla pallavolo” in onda su Netflix a dicembre 2020, dal titolo “The Power of Dreams“: protagonista un Nimir Abdel-Aziz da Oscar…

https://www.facebook.com/PowervolleyMilano/photos/a.463682813654621/2948006308555580/?type=3&theater

Tra i tanti messaggi “fake” pubblicati sui vari social ce n’è anche qualcuno che suscita qualche dubbio: per esempio quello di Ivan Zaytsev, opposto della Leo Shoes Modena e della Nazionale azzurra, che sul profilo Facebook e Instagram ha pubblicato una foto con tanto di “colonna sonora” di Loretta Goggi, Maledetta Primavera, da lui intitolata “Maledetta Quarantena”. Nella storia si vede un test di gravidanza con esito “positivo”. Sarà un pesce d’aprile o una lieta notizia?

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C’era anche Martina Morandi a rappresentare la pallavolo ai WEmbrace Games di Bebe Vio

Oltre il Volley

Un’ondata di entusiasmo, sport e inclusione ha travolto lo Stadio dei Marmi di Roma in occasione della tredicesima edizione dei WEmbrace Games, l’evento benefico ideato dall’Associazione art4sport con la guida di Beatrice “Bebe” Vio Grandis. Tra le protagoniste in campo anche Martina Morandi, pallavolista professionista, ruolo libero, che nella prossima stagione vestirà la gloriosa maglia del Volleyball Casalmaggiore in serie A2. Martina, che ha preso parte alla serata all’insegna della condivisione e dell’uguaglianza, ha gareggiato nella squadra Genova, rappresentata dal partner Quadro Advertising, distinguendosi per spirito di squadra e determinazione.

“È stata un’esperienza ricca di emozioni, che rifarei e rivivrei altre cento volte. Fin dal mio arrivo ho trovato accoglienza e calore. — Ha dichiarato Martina MorandiIl mio team, ‘Genova’, è stato competitivo, positivo, sempre pronto a sostenere i compagni. Abbiamo conquistato un bellissimo secondo posto, ma abbiamo festeggiato come se avessimo vinto, perché abbiamo vissuto e condiviso qualcosa di unico. Questo evento mi ha insegnato che non contano etichette o differenze: uomo o donna, adulto o bambino, con o senza disabilità, ciò che conta sono i valori che possiamo trasmettere insieme.”

L’edizione 2025, ribattezzata Space Games Edition, ha celebrato lo sport come linguaggio universale e veicolo di inclusione. Otto squadre composte da adulti e bambini, con e senza disabilità, si sono sfidate in tre giochi in un clima di solidarietà e sana competizione. Una serata che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti del mondo dello sport e dello spettacolo e che ha sostenuto la raccolta fondi per i progetti dell’Associazione art4sport, impegnata dal 2009 nel rendere lo sport accessibile a bambini e ragazzi con protesi d’arto.

Accanto al suo impegno in campo, Martina Morandi è anche volto del progetto “TatticaMENTE, promosso dalla Fondazione Morandi in collaborazione con il Consorzio Vero Volley di Monza.

L’iniziativa ha l’obiettivo di accrescere la consapevolezza sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) nel contesto sportivo e di formare allenatori e tecnici affinché sappiano riconoscere e valorizzare i diversi profili di funzionamento degli atleti. Un progetto che nasce dall’esperienza personale di Martina, che ha affrontato le sfide legate alla dislessia e alla disgrafia trovando nello sport, e in particolare nella pallavolo, uno spazio di espressione e crescita. Oggi, attraverso la sua testimonianza, Martina contribuisce a sensibilizzare il mondo sportivo e a costruire un ambiente più consapevole e inclusivo per tutti gli atleti che soffrono di questo disturbo.