Pesaro: la My Cicero espugna la Sab Volley Legnano

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Di Redazione

In poco più di un’ora la myCicero sbriga la pratica Sab Legnano che, all’ultimo momento, deve rinunciare anche a Ogoms per problemi ad un ginocchio. Brava comunque la squadra di Bertini a partire forte e a rimanere concentrata per tutto l’incontro e a rendere facile ciò che poteva diventare insidioso.

Pronti via e la myCicero tenta un primo strappo sul 6-2 costringendo Buonavita a giocarsi il primo time out. Ma la musica non cambia e il coach delle “aquile” manda in campo prima Cecchetto e poi Coneo ma con scarsi risultati: Nizetich e compagne, ben orchestrate in regia da Cambi, continuano a martellare da tutte le parti del campo raggiungendo il massimo vantaggio sul 16-5 (ace di Van Hecke).

Da qui in poi, la myCicero controlla e rintuzza anche una Coneo scatenata che è l’ultima ad arrendersi per Legnano (piazza 5 punti di fila limitando il divario dal 9-20 al 13-21) ma Pesaro riprende in mano la frazione e con un attacco di Nizetich si porta in vantaggio.

Secondo set che, almeno in avvio, pare più equilibrato: è sempre Pesaro a mettere il muso avanti ma la Sab pare più in partita. Però tre muri consecutivi di Aelbrecht, Nizetich e Cambi, più un ace di Van Hecke, portano le rossoblù sul 10-6 e costringono Buonavita a giocarsi il primo time out. Con una pipe di Bokan le padrone di casa tengono a debita distanza le ospiti (11-7) ma le “aquile” sono sul pezzo e piano piano rimontano usando soprattutto l’arma del pallonetto.

E così con un parziale di 5-2, con ancora Coneo protagonista, le ospiti impattano sul 17 pari. Da qui comincia un’altra partita: le due squadre viaggiano a braccetto fino al 21-21 quando due punti di fila di Olivotto rompono nuovamente l’equilibrio in favore delle padrone di casa: è la fuga decisiva perché con un parziale di 4-0 (oltre ai già citati punti della centrale rossoblù si aggiungono anche una pipe di Bokan e un’infrazione a rete di Caracuta) la myCicero fa sua anche la seconda frazione.

Terzo set che vede la myCicero partire con il turbo innestato: in breve è 10-1 per le rossoblù con Buonavita che si è già giocato i due time out. Cambi, dai 9 metri, mette in difficoltà la ricezione di Legnano e il tabellone segna 13-1.

E così c’è gloria anche per Lapi, Carraro e Baldi che prendono il posto, rispettivamente, di Olivotto, Cambi e Van Hecke anche perché mercoledì si torna in nuovamente in campo (con Pesaro che giocherà a Modena appena scavalcata in classifica). Nonostante le sostituzioni le forze in campo non cambiano: la Bertini’s band sente vicino il traguardo e lascia le briciole alle ospiti con Bokan (miglior realizzatrice dell’incontro con 17 punti, 4 muri e 55% in attacco) a mettere il sigillo all’incontro.

In poco più di un’ora la myCicero sbriga la pratica Sab Legnano che, all’ultimo momento, deve rinunciare anche a Ogoms per problemi ad un ginocchio. Brava comunque la squadra di Bertini a partire forte e a rimanere concentrata per tutto l’incontro e a rendere facile ciò che poteva diventare insidioso.

Pronti via e la myCicero tenta un primo strappo sul 6-2 costringendo Buonavita a giocarsi il primo time out. Ma la musica non cambia e il coach delle “aquile” manda in campo prima Cecchetto e poi Coneo ma con scarsi risultati: Nizetich e compagne, ben orchestrate in regia da Cambi, continuano a martellare da tutte le parti del campo raggiungendo il massimo vantaggio sul 16-5 (ace di Van Hecke).

Da qui in poi, la myCicero controlla e rintuzza anche una Coneo scatenata che è l’ultima ad arrendersi per Legnano (piazza 5 punti di fila limitando il divario dal 9-20 al 13-21) ma Pesaro riprende in mano la frazione e con un attacco di Nizetich si porta in vantaggio.

Secondo set che, almeno in avvio, pare più equilibrato: è sempre Pesaro a mettere il muso avanti ma la Sab pare più in partita. Però tre muri consecutivi di Aelbrecht, Nizetich e Cambi, più un ace di Van Hecke, portano le rossoblù sul 10-6 e costringono Buonavita a giocarsi il primo time out.

Con una pipe di Bokan le padrone di casa tengono a debita distanza le ospiti (11-7) ma le “aquile” sono sul pezzo e piano piano rimontano usando soprattutto l’arma del pallonetto. E così con un parziale di 5-2, con ancora Coneo protagonista, le ospiti impattano sul 17 pari.

Da qui comincia un’altra partita: le due squadre viaggiano a braccetto fino al 21-21 quando due punti di fila di Olivotto rompono nuovamente l’equilibrio in favore delle padrone di casa: è la fuga decisiva perché con un parziale di 4-0 (oltre ai già citati punti della centrale rossoblù si aggiungono anche una pipe di Bokan e un’infrazione a rete di Caracuta) la myCicero fa sua anche la seconda frazione.

Terzo set che vede la myCicero partire con il turbo innestato: in breve è 10-1 per le rossoblù con Buonavita che si è già giocato i due time out. Cambi, dai 9 metri, mette in difficoltà la ricezione di Legnano e il tabellone segna 13-1.

E così c’è gloria anche per Lapi, Carraro e Baldi che prendono il posto, rispettivamente, di Olivotto, Cambi e Van Hecke anche perché mercoledì si torna in nuovamente in campo (con Pesaro che giocherà a Modena appena scavalcata in classifica).

Nonostante le sostituzioni le forze in campo non cambiano: la Bertini’s band sente vicino il traguardo e lascia le briciole alle ospiti con Bokan (miglior realizzatrice dell’incontro con 17 punti, 4 muri e 55% in attacco) a mettere il sigillo all’incontro.

Siamo scese sul taraflex molto concentrate perché ci tenevamo molto a fare bella figura – è la stessa schiacciatrice montenegrina a commentare la gara – Legnano ha faticato ma noi ci abbiamo messo del nostro per metterle in difficoltà.Adesso ci attende Modena per una partita dal sapore molto particolare perché potrebbero cambiare i nostri obiettivi”.

Siamo scese sul taraflex molto concentrate perché ci tenevamo molto a fare bella figura – è la stessa schiacciatrice montenegrina a commentare la gara – Legnano ha faticato ma noi ci abbiamo messo del nostro per metterle in difficoltà. Adesso ci attende Modena per una partita dal sapore molto particolare perché potrebbero cambiare i nostri obiettivi”. 

myCicero Volley Pesaro – SAB Volley Legnano 3-0 (25-15; 25-21; 25-13)

MYCICERO VOLLEY PESARO: Nizetich 6, Aelbrecht 5, Cambi 4, Bokan 17, Olivotto 10, Van Hecke 12; Ghilardi (L), Vagnini (L2), Baldi 2, Carraro, Arciprete, Lapi. N.e.: Bussoli. All.: Bertini.

SAB VOLLEY LEGNANO: Caracuta, Barcellini 4, Martinelli 4, Bartesaghi 2, Degradi 13, Pencova 6; Lussana (L), Cumino 2, Coneo 8, Cecchetto. N.e.: Ogoms. All.: Buonavita.

ARBITRI: Saltalippi e Frapiccini.

myCicero: battute sbagliate 7; battute vincenti 6; ricezione 69% (prf. 50%); attacco 47%; errori 10; muri 14.

SAB: battute sbagliate 9; battute vincenti 2; ricezione 74% (prf. 50%); attacco 36%; errori 18; muri 5.

Note: la presidente Barbara Rossi ha omaggiato con un mazzo di fiori la ex di turno Alice Degradi. In tribuna anche il C.T. della Nazionale Davide Mazzanti già ospite in settimana della squadra rossoblù. Spettatori 1.200 circa.

(Fonte: comunicato stampa)

 

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Settore giovanile Verona, Valbusa e non solo. Ce ne parla il dt Bruno Bagnoli

Giovanili

Nella giornata in cui Rana Verona ha ufficializzato la decisione di promuovere in prima squadra Marco Valbusa, centrale classe 2005, prodotto della cantera gialloblu e veronese di nascita, abbiamo colto l’occasione per parlare con Bruno Bagnoli, che del Settore Giovanile del club scaligero è il Direttore Tecnico. Un settore che è uno dei tanti fiori all'occhiello del progetto pallavolo di Verona e che annovera anche personaggi di spicco come Adi Lami, responsabile del settore giovanile, e Andrea Totolo, coordinatore delle attività promozionali, oltre ai dirigenti Alessandra Longo, Marco Salvatorini e Marco Argenta.

“Valbusa ci ha dato grandi soddisfazioni perché già l’anno scorso ha fatto parte della Nazionale Under 20 partecipando ai campionati europei e quest’anno, dopo aver fatto un ottimo campionato in Serie B con il Dual Volley, una società che collabora con noi, è stato promosso in prima squadra - racconta Bagnoli -. È un po’ il frutto della nostra attività degli ultimi anni nel giovanile e ne siamo molto contenti. Così come Riccardo Della Ventura, centrale anche lui ma classe 2008”.

Un settore giovanile, quello di Verona, che non sforna solo atleti: “Quello che facciamo è anche valorizzare gli allenatori, tanto che ad esempio Alessandro Marchesan è stato introdotto come terzo allenatore della prima squadra a dimostrazione della continuità che c’è tra il settore giovanile e, appunto, l’alto livello. Il nostro obiettivo è proprio questo, valorizzare le migliori risorse che ci sono sul territorio sia per quanto riguarda i tecnici che per quanto riguarda i giocatori”.

foto Verona Volley

Guardando al movimento giovanile più in generale, Bagnoli ci aiuta a comprendere vizi (di forma, o meglio riforma) e virtù della Pallavolo italiana: “Con l’ingresso di Julio Velasco, non questo recente ma quello precedente, le nazionali giovanili italiane hanno fatto grandi passi in avanti e da anni sono ai vertici mondiali. Questo grazie alla qualità degli allenamenti, degli allenatori e di quanto il movimento può esprimere. Adesso, tuttavia, si sta andando incontro a un momento difficile a causa dell’introduzione del vincolo sportivo che non invoglia più le migliori realtà italiane a investire nei settori giovanili in quanto i costi non sono più sostenibili. Noi ad esempio valorizziamo i giovani del nostro territorio per scelta, ma anche se un domani volessimo ospitare ragazzi da fuori regione, una foresteria non sarebbe sostenibile. Oggi, purtroppo, non ha senso investire migliaia di euro per un ragazzo che poi ha la possibilità di svincolarsi per poche centinaia di euro”.

Ma questo, non è solo l’unico freno. Anche in Veneto, infatti, così come in Lombardia, solo per citare alcune delle regioni più ricche d'Italia, un grande ostacolo alla pratica sportiva dei giovani è rappresentato dalla mancanza di impianti. Una vera e propria piaga a livello nazionale. “Qui da noi, in particolare, mancano palestre soprattutto per le partite più che per gli allenamenti” spiega Bagnoli. 

Questo crea un’enorme distanza tra domanda e offerta, nel senso che sempre più giovani chiedono di giocare a pallavolo. “Superati gli anni del Covid, che sono stati veramente molto molto problematici, abbiamo notato un significativo incremento nell’interesse delle famiglie e dei giovani nei confronti del nostro sport. I numeri al femminile sono veramente impressionanti, anche grazie ai recenti risultati della nostra nazionale. Per quanto riguarda il maschile, dipende un po’ dai territori. I numeri sono in crescita, ma ovviamente in alcuni territori come il nostro è grande la concorrenza del calcio, del basket, del rugby, della pallamano. Detto questo, la pallavolo oggi viene percepita come la regina degli sport di squadra e quando si riesce a portare i ragazzi in palestra in età precoce poi è molto raro che mollino, anzi, portano avanti il loro percorso per tantissimi anni”.

E Verona Volley, a livello di attività giovanile, è già una realtà importante, e riconosciuta, non solo al maschile: “Noi abbiamo un minivolley - spiega Banoli - che poi sfocia in un paio di squadre femminili, under 13 e under 14, e nella filiera completa invece per quanto riguarda il maschile dove abbiamo squadre dall’under 13 all’under 19".

"In questi anni abbiamo creato anche tutta una serie di attività ed eventi per avvicinare sempre più giovani alla pallavolo. I giocatori della prima squadra, oltre ai tanti momenti in cui entrano in contatto con le nostre formazioni giovanili, che portiamo spesso a vedere gli allenamenti, sono protagonisti anche di tanti incontri con le scuole del territorio. Non si tratta dei soliti meet&greet, quando vengono a trovarci le società sportive che ce ne fanno richiesta, ad esempio, portiamo i ragazzi anche a visitare l’intero palazzetto, dando accesso a sale e luoghi di solito interdette al pubblico, dando loro anche la possibilità di fare i moppers o i raccattapalle durante gli allenamenti".

foto Verona Volley

"Tutto questo lo facciamo per accrescere l'interesse e la passione non solo verso la pallavolo, ma speriamo verso la pratica sportiva in generale. Fare sport per i ragazzi è sempre la scelta più giusta in età scolare. Di questi tempi ancor di più”. Avere tra le mani un pallone piuttosto che un telefono è sicuramente più divertente, formativo e socializzante. Sembra una banalità, ma forse per le nuove generazioni non lo è.

Intervista di Giuliano Bindoni
(©Riproduzione riservata)