Perugia ad un passo dalla salvezza, Iacone: “La matematica certezza potrebbe arrivare contro Busto”

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La Bartoccini MC Restauri Perugia è ad un passo dalla salvezza. Dopo l’impresa di Roma alla squadra di coach Giovi manca davvero poco per centrare l’agognato obiettivo. Soddisfazione che, statistiche alla mano, potrebbe arrivare già sabato sera nella sfida casalinga contro Busto Arsizio, avversario proiettato verso altri obiettivi ma che nell’ultimo turno a Firenze ha sofferto e non poco per conquistare la vittoria. Nella settimana che porta alla terzultima sfida della regular season, a caricare Sirressi e compagne ci pensa il Vicepresidente Ciro Iacone, presente domenica scorsa al Pala Tiziano e sempre molto attento nel seguire le dinamiche di squadra e società. 

“A Roma è stata una bella emozione, per il calore dell’ambiente e soprattutto per la dinamica della partita. È stata una vittoria molto importante, con la squadra che ha saputo reagire dopo un inizio difficile. Ho visto lo spirito giusto, che forse avremmo dovuto avere anche in altre circostanze. Salvezza in tasca? Manca ancora qualcosa per raggiungerla. Aspettiamo la matematica certezza, che potrebbe arrivare già sabato. Poi abbiamo la possibilità di migliorare il nostro score in serie A. I 22 punti raggiunti nella stagione 2020-2021 sono lì a portata di mano (oggi la Bartoccini MC Restauri ne ha 21 a tre giornate dalla fine, ndr)”.

Nell’attesa della salvezza certificata, Iacone traccia un primo bilancio della stagione e inizia a guardare al futuro.

“Sapevamo che non sarebbe stata una stagione facile. Da persona competitiva quale sono, speravo di arrivare un po’ prima alla salvezza, ma va bene anche così. Serve per fare esperienza in vista del futuro. Stiamo già lavorando e dopo la sfida casalinga contro Talmassons lo faremo ancora di più, per migliorare la squadra e ogni aspetto della nostra organizzazione societaria”.

Tra le note positive di questa stagione, c’è da sottolineare anche il supporto del pubblico. 

“Siamo felici di come i tifosi ci hanno seguito e sostenuto. Grazie al nostro settore marketing per il bel lavoro svolto in tal senso. Anche qui vogliamo migliorare e portare sempre più gente al PalaBarton”.

Chiusura dedicata alla Sirio Perugia, alla squadra di famiglia, quella presieduta da papà Carlo, che ha vinto tutto e che ha fatto la storia della pallavolo nazionale. Quella storia che oggi è raccontata al PalaBarton attraverso l’esposizione di tutti i trofei vinti.

“Sono contento e felice di rivedere tutte quelle coppe, che hanno regalato alla mia famiglia e a Perugia grandi soddisfazioni. Grazie alla famiglia Orabona per averli conservati e al Comune di Perugia per avergli dedicato uno spazio importante”.

(fonte: Bartoccini MC Restauri Perugia)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.