Passerella finale al PalaCoccia di Veroli per la Globo Banca Popolare del Frusinate Sora

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Di Redazione

Globo Banca Popolare del Frusinate Sora contro la BCC Castellana Grotte.

Le due compagini salutano la Superlega 2018/2019 affrontandosi nell’ultima gara della regul season.

Purtroppo, mentre la compagine sorana potrà dare al suo pubblico appuntamento all’anno prossimo, quella pugliese saluta ufficialmente la massima serie italiana, condannata già da un paio di settimane dalla matematica certezza, alla Serie A2.

Così, il match proposto dall’ultimo turno, il tredicesimo del girone di ritorno, vedrà da un lato un club, quello volsco, che ha raggiunto l’obiettivo salvezza già due giornate fa, dall’altro assisterà all’ultima gara della New Mater Volley che, qualunque sia il risultato, non potrà sfuggire al suo brutto destino.

Degli uomini di coach Di Pinto però, c’è assolutamente da dire che, nonostante gli infortuni e altre vicissitudini negative, hanno orgogliosamente onorato il proprio finale di stagione.

Dopo sei tie break persi infatti, sono arrivate le vittorie, sempre al quinto set, contro Latina e Siena alla nona e decima giornata del girone di ritorno. Seppur in ritardo al fine della salvezza, hanno comunque premiato il grande impegno di Falaschi e compagni di fronte a una stagione quantomeno complicata nella quale hanno sempre lavorato e lottato.

Lo testimoniano tutti i punti rosicchiati, sempre in casa, a ospiti di spessore come Modena, Verona, Trento e Monza nel girone d’andata, Milano e Vibo Valentia in quello di ritorno.

Castellana Grotte è una squadra che non ha oramai nulla da perdere – dice il libero bianconero Pierpaolo Mauti -, quindi sicuramente metterà in campo tutte le sue forze. Noi faremo lo stesso perché è l’ultima partita in casa, e vogliamo dimostrare e confermare ai nostri tifosi, il buon campionato che abbiamo disputato.

L’obiettivo dunque è continuare a giocare come sappiamo fare per poter intascare gli ultimi punti a disposizione che permetterebbero, forse, anche di superare Latina e Ravenna in classifica.

In questi giorni stiamo lavorando con gli stessi ritmi e intensità di tutto il campionato, proviamo tutto ma soprattutto la battuta che domenica dovrà essere il nostro punto di forza per mettere in difficoltà la ricezione avversaria e spingerli a un gioco molto più semplice e scontato, e il muro che contro Perugia ci è mancato.

Come Castellana, anche noi avremo la mente abbastanza libera da ogni tipo di pressione, e sicuramente giocheremo un’ottima pallavolo.

Sarà una gara molto aperta e certamente difficile nella quale dobbiamo dare il 100% per portare a casa punti per la classifica finale”.

Classifica finale dunque, che potrebbe riservare ancora sorprese e far raggiungere alla Globo risultati stagionali ancora più alti, anche a livello individuale.

Eh già, perché se da un lato il pari merito a quota 25 punti con Latina, impegnata domenica a Padova, e la sola lunghezza di distanza da Ravenna ospite di Siena, potrebbero essere modificate anche in meglio, su tutti c’è sicuramente un risultato che la squadra, la società e il pubblico, vorrebbero vedere realizzato, quello di Dusan Petkovic.

Il capitano sorano, oltre a chiudere la stagione da capocannoniere della SuperLega per la seconda volta consecutiva, potrebbe ambire a raggiungere e superare il titolo assoluto – dall’introduzione del rally point system (1999/2000) – ora detenuto da Angel Dennis. 568 sono i punti totali messi a segno finora da Dusan, 40 in più del secondo in classifica generale, Hernandez (Siena), Dennis invece, nella stagione 2009/2010, ne totalizzò 588 per cui il capitano volsco autografando domenica 21 punti, potrebbe portargli via lo scettro e diventare recordman di tutti i tempi.

Questi gli obiettivi sorani per questo match contro la New Mater Volley che, alla quarta partecipazione in SuperLega, la seconda consecutiva, si presentò con un roster in gran parte rivoluzionato con le sole conferme dei due liberi Cavaccini e Pace, e il centrale De Togni.

La diagonale, fino al 31 gennaio scorso e dunque alla sesta di ritorno, era formata dal regista Falaschi e dall’opposto brasiliano Renan (ex Monza e Ravenna) che poi improvvisamente ha deciso di lasciare Castellana Grotte e accasarsi in una serie A2 Turca. La società pugliese ha dovuto accettare la decisione dell’opposto, ma ciò ha ulteriormente complicato i suoi piani, già in difficoltà nella dura lotta per non retrocedere. Renan fino a quel momento non aveva risposto a quelle che erano le attese di inizio stagione, quelle sulle quali il club aveva fatto molto affidamento, anche se nelle ultime due gare, concretezza in più era venuta fuori.

Dopo questo episodio, non è andata sul mercato la BCC, con la scelta del “Mago di Turi”, coach Di Pinto, subentrato a Paolo Tofoli dieci giorni prima della gara d’andata con Sora, ricaduta sul centrale Zingel spostato in posto 2. Così, al centro della rete Scopelliti e capitan De Togni fino a quando però non si è infortunato.

Lussazione alla spalla durante il match casalingo vinto con Siena al tie break lo scorso 2 marzo, che ha costretto lo spostamento in posto 3 del secondo opposto russo Kruzhkov.

Di banda l’iraniano Mirzajanpour e il polacco Wlodarczyk, mentre il libero è Cavaccini. A disposizione l’altro centrale Agrusti e il martello brasiliano Studzinski, al loro debutto nel Campionato Italiano, mentre il secondo palleggiatore è l’esperto Quartarone (ex Taranto).

All’andata Al PalaFlorio di Bari, Sora chiuse il girone con una vittoria per 3-1. In quello che allora era uno degli scontri diretti per la salvezza, conquistò tre importantissimi punti che le fecero festeggiare il Santo Natale con un bottino classifica di 13, con il quale salì sull’undicesima piazza avanti a Vibo Valentia, Siena e Castellana Grotte. Con i pugliesi che alla boa chiusero il giro fanalino di coda restando ancora a secco di vittorie.

(Fonte: comunicato stampa)

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Perugia, Lorenzetti guarda al futuro: “L’obiettivo? Andare a caccia di 5 finali!”

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La Sir Susa Vim Perugia archivia una stagione in cui il livello è stato altissimo, sotto tutti i punti di vista, e si proietta verso il futuro con le ambizioni che hanno da sempre contraddistinto il club, nella consapevolezza che sarà un’annata in cui ci sono ben 5 trofei per i quali competere.

A tracciare il bilancio e le prospettive per la prossima stagione è stato coach Angelo Lorenzetti nel corso della conferenza che ha chiuso il ciclo di incontri con la stampa di quest’anno. Il tecnico bianconero ha voluto cominciare la conferenza ringraziando i giornalisti per il rapporto di fiducia e collaborazione che c’è stato nel corso dell’intero anno, per poi passare all’analisi della stagione. 

"Quest’anno – e voglio approfittare di questo appuntamento finale per farlo -  volevo ringraziarvi perché è stato un anno in cui il livello di attenzione, di cura, di rispetto reciproco in palestra è stato altissimo, la conoscenza reciproca dell’anno precedente ha inciso e questo ci ha consentito di stare più attaccati alla classifica, ma soprattutto nei numeri, di giocare un po’ meglio dell’anno prima".

"Lo scorso anno noi avevamo un’eccellenza per il cambiopalla, un’eccellenza per la fase break, quest’anno le due fasi sono state molto più equilibrate e per il modo in cui hanno lavorato i ragazzi non posso che essere grato perché è stato un divertimento quotidiano lavorare con loro. Dopodiché questo lavoro e questo miglioramento che c’è stato nei numeri ha portato a raccogliere meno dell’anno prima, e questo è stato fonte (in quei momenti lì) di analisi profonda".

Il riferimento è stato alle due semifinali non centrate, quella di Coppa Italia e quella di campionato con Civitanova: "sono state due semifinali molto diverse; sulla prima non ho un rammarico grandissimo, perchè dopo la partita di Trento è stato tutto molto veloce e c’è stato un po’ di “scombussolamento”, per il calendario che avevamo avuto e poi per l’infortunio di Oleh. L’analisi dopo la Coppa Italia comunque ci ha garantito un riflettere sul nostro tipo di gioco, che comunque aveva dato dei segnali per cui dovevamo 'rimettere a posto' soprattutto il cambiopalla".

"Al contrario dell’anno prima, quest’anno dall’inizio eravamo meno competitivi sul cambiopalla diretto e molto nel cambiopalla indiretto, ma quando arrivi ai momenti cruciali delle manifestazioni il cambiopalla diretto conta. Quel momento lì ci ha dato modo di cambiare il nostro gioco, soprattutto su questo aspetto e questo ha fatto sì che il percorso che abbiamo fatto in campionato fino alla semifinale sia stato un percorso netto, con numeri buoni e con il gioco che volevamo fare. La semifinale con Civitanova invece è un rammarico grande, perché è successo tutto in una settimana, dietro secondo me non ci sta solo la palla. Tuttavia quello “schiaffone” e il modo in cui i ragazzi lo hanno gestito, secondo me è stato uno dei motivi per cui la Champions è arrivata qua".

Secondo Lorenzetti la squadra in Polonia è riuscita a fare un salto di qualità importante, grazie anche ad una riflessione personale e individuale che ha portato il gruppo a lavorare bene in palestra: "Abbiamo giocato “CON” l’evento, tanto è che non ci siamo accorti neanche di quanto casino ci fosse al palazzetto di Łódź e questo è stato un grande salto di qualità! Giocare con l’evento è una cosa molto importante perché significa stare nell’evento e farsi trascinare da esso. Il salto di qualità va fatto nella gestione delle emozioni e nel sapere esattamente cosa ognuno di noi voleva diventare, non cosa doveva difendere".

Ora la Sir, campione d’Europa, si accinge a vivere una nuova grande stagione da protagonista, con la consapevolezza di aver conquistato quest’anno, un trofeo che mancava e che era un grande obiettivo di questa società. Si riparte senza essere mai sazi, ma con le medesime ambizioni e con quella giusta pressione che è un tratto imprescindibile dei grandi club: "Nello sport si guarda avanti. La pressione è una componente importante, guai se noi non avessimo la pressione di “andare a caccia di 5 finali” il prossimo anno! Spero che non si diventi mentalmente più liberi perché abbiamo vinto, ma lo si diventi perché è bello andare a vincere".

In vista della prossima stagione il tecnico è estremamente positivo e lo comunica alla stampa sottolineando che "non c’è giorno in cui non vedo l’ora che arrivano in palestra il pomeriggio! Per il prossimo anno l’ossatura resterà quella. Quando si ripartirà, ci sarà da riprendere un percorso e soprattutto poi ci sarà da guardare fuori perché il prossimo anno giocheremo in Italia dove Trento darà valore a quando ha fatto quest’anno e allo scudetto conquistato, ci sarà poi da fare attenzione a Verona perché ha fatto della potenza uno dei suoi punti di forza".

"Nel percorso in Europa la Champions sarà diversa dal prossimo anno in termini di qualità perché quest’anno comincia a diventare, in attesa poi anche dell’entrata delle russe, una Champions ancora più difficile, perché le squadre polacche sono diventate ancora più forti e perché le società turche hanno formato delle squadre molto competitive e quindi dovremo impostarla in maniera diversa già dalla fase a gironi. Il prossimo anno abbiamo 5 manifestazioni e l’obiettivo sarà quello di andare a caccia di 5 finali!".

(fonte: Sir Susa Vim Perugia)