Una partita incredibile, fatta di rimonte clamorose e contraddistinta dalla voglia di non mollare. E’ servito il tie break per decidere la sfida tra Sviluppo Sud Catania e la capolista Brescia. Lombardi in vantaggio di ben due set a zero, che hanno subito la reazione d’orgoglio e la rimonta di Catania che, alla fine, riesce a vincere per 3 a 2. Una partita che, a prescindere dal risultato, rappresenta una svolta del campionato di Catania, capace di giocarsela alla pari con una delle formazioni migliori del torneo.
PRIMO SET. Brescia parte bene e acquisisce un leggero vantaggio, aiutata anche da qualche errore dei catanesi che, però, rimangono vicini. La prima parte di gara è contraddistinta da qualche imprecisione, da una parte e dall’altra. Brescia cerca l’allungo, ma Catania resiste grazie al solito Luka Basic. Arinze porta le due squadre sul 9 pari, ma è un ace di Cosimo Balestra a portare Catania per la prima volta avanti sul 12 a 11. Nessuno riesce a scappare e quando Brescia ci prova, Nicolò Volpe a muro gli dice di no. Si procede punto a punto con Catania che regge bene l’urto della capolista. Anche per questo Montagnani sul 19 a 17 per gli ospiti chiama il primo time out della gara, per evitare che un set equilibrato possa finire nelle mani degli avversari. Così è, ed infatti, quando Arinze con un tocco felpato porta il risultato sul 20 pari è Zambonardi a chiamare time out per parlare con i suoi. Brescia chiama challenge per contestare un punto di Arinze, che però viene confermato. E’ il momento decisivo del set: una difesa strepitosa di Brescia salva un punto praticamente già fatto da Catania che poi sbaglia in ricezione. Una questione di dettagli che porta i lombardi al primo set point sul 24 a 23. Balestra non ci sta, ma un errore di Cottarelli in battuta regala un’altra opportunità a Brescia che chiude il set direttamente in battuta. Finisce 26 a 24.
SECONDO SET. L’equilibrio del primo set si conferma anche nel secondo parziale. Una cosa è certa, comunque andrà a finire, tra le due squadre non c’è il divario che, magari, dice la classifica. Catania avanti anche di 3 punti, ma Brescia che difende (con tutte le parti del corpo) e sfrutta un Lucconi, come sempre, letale. Un video check toglie un punto di Arinze a Catania e lo da ai bresciani. I rossazzurri non la prendono bene e rispondono a muro mantenendo inalterato il vantaggio. La capolista, però, si fa sotto e riesce pure a portarsi avanti sfruttando qualche imprecisione etnea. Altro challenge chiamato sull’attacco di Jan Feri: il punto va a Brescia che si porta sul 13 a 11. E’ il momento più difficile per Catania e Montagnani non può che chiamare il primo time out del secondo set. Brescia difende bene, ma Catania ha uno spirito vulcanico che si è esalta nelle mani di Arinze e dei suoi compagni. Altro challenge chiamato da Brescia per contestare un punto a muro degli etnei per un presunto tocco di rete che, in realtà, non c’è. Catania avanti di due grazie ad un muro vincente di Arinze che costringe il coach bresciano a chiamare time out. Cosa che avviene nuovamente poco dopo sul 22 a 18 per i padroni di casa che arrivano a 23 grazie ad un prezioso ace di Luka Basic. Arinze porta Catania al primo set point, ma al terzo fallito Montagnani chiama time out. Incredibilmente Brescia riesce a pareggiare e arrivare sul 24 pari. Occasione clamorosa sprecata da Catania che si blocca sul più bello e si desta solo quando Marshall prende in mano la situazione. Ma non basta, perché Lucconi con un ace chiude 27 a 25.
TERZO SET. In avvio di terzo set c’è una reazione d’orgoglio dei rossazzurri che vanno subito avanti di 5 punti. Zambonardi chiama i suoi per il primo time out, ma un muro di Balestra aumenta il vantaggio. Altro time out sul 10 a 3 per Catania che dopo la batosta del secondo set, non vuole mollare anche per rispetto nei confronti del pubblico del PalaCatania. Un ace di Lucconi desta i lombardi che accorciano le distanze. Ma Catania ha un piglio diverso in questo terzo set e non ha nessuna intenzione di permettere la rimonta. Due muri consecutivi di Basic e Balestra regala il ventesimo e il ventunesimo punto ai padroni di casa. Catania nuovamente in zona set con 5 punti di vantaggio. Mancini mette un altro ace e Montagnani, sopra di 4 punti, chiama i suoi per scongiurare un’altra clamorosa rimonta degli ospiti. Catania arriva a 24 e ha a disposizione 3 set point. Il primo lo sbaglia Balestra in battuta, il secondo lo annulla Lucconi. 24 a 23 e altro time out prima del terzo set point che Jan Feri realizza. Finisce 25 a 23 con Catania che allunga il match.
QUARTO SET. Punto a punto l’avvio del quarto parziale, ma un muro vincente di Jan Feri porta avanti i rossazzurri. Colpo su colpo, schiacciata dopo schiacciata, senza nessuno che riesce a prendere il largo, ma con Catania che, grazie a Basic, riesce a ottenere un piccolo vantaggio, subito rientrato dopo un’ottima difesa di Brescia. Brescia chiede un challange per una presunta invasione di linea che non c’è. Catania avanti di 2 e poi di 3 dopo un muro vincente. 12 a 9 e primo time out del set chiesto da Brescia, sempre a inseguire dopo la clamorosa rimonta del secondo set. Anche Catania chiede un check per un tocco a muro e anche in questo caso il video conferma la decisione arbitrale dando punto a Brescia che torna sotto. Equilibrio che continua a regnare, così come per tutta la gara. E’ il set dei challenge e sull’errore di Basic, Brescia si porta in vantaggio. 17 a 15 per i lombardi e time out chiesto da Montagnani. Brescia tenta lo scatto, Catania non molla. Si arriva ai punti decisivi con Brescia in vantaggio di 2 e sul 21 a 23 il coach etneo chiama ancora time out perché non è il caso di mollare. Un errore di Arinze regala 3 match point ai lombardi: il primo è sprecato malamente dalla capolista, il secondo lo annulla Basic e Brescia si ferma per un time out. Ma non basta: Catania recupera e si va ai vantaggi. Volpe regala il punto numero 25 e il set point che i rossazzurri non sprecano. 26 a 24 e tie break per decidere la partita. Catania conquista almeno un punto.
QUINTO SET. Catania, sulla scia dell’entusiasmo per la rimonta, comincia benissimo e si porta subito in vantaggio. Sul 6 a 4 Brescia chiama time out e sull’8 a 5 sempre per Catania si cambia campo. Etnei con una marcia in più anche in questo finale di gara, con Montagnani che, sull’11 a 9, chiama i suoi per evitare cali di tensione. Cottarelli inventa un punto sorprendendo tutti, Arinze lascia andare tutta la sua forza e i padroni di casa si trovano a 2 punti dal match. Un super muro di Basic regala il primo match point ai rossazzurri, anche se Brescia chiede una revisione che non cambia nulla. Annullati il primo e il secondo match point si va al time out. La chiude Arinze sul 15 a 12. Per Catania 2 punti che valgono molto di più del loro reale valore.
PAOLO MONTAGNANI: “Questa rimonta può voler dire diverse cose. Lascia un po’ di rabbia per il secondo set, perché era un altro set praticamente vinto, però tutto il resto è andato molto bene. Intanto significa che ho dato due giorni liberi ai ragazzi, se li sono meritati. È una grande vittoria contro la prima in classifica, una squadra fortissima. A tratti abbiamo rivisto qualche fantasma. Quando siamo avanti arriva sempre quel battitore che ci mette in difficoltà. Dobbiamo ancora digerire l’idea di giocare cambi palla pesanti, nei momenti in cui il pallone pesa davvero. A muro abbiamo fatto una partita straordinaria, credo più di venti muri vincenti, cosa che non capiterà ogni domenica. Però dobbiamo ancora mangiare molta pasta asciutta, soprattutto nella fase di attacco e in alcune situazioni di ricezione. Oggi resta comunque una grande vittoria. Può essere una svolta? No. Le partite sono tutte difficili, si può andare avanti e poi essere ripresi. Oggi è successo a noi l’opposto, eravamo dietro e li abbiamo raggiunti. Tutto si decide in pochi scambi. Non è una svolta. Dobbiamo restare consapevoli e mantenere aspettative realistiche. In A2 per arrivare ai playoff bisogna vincere tante partite, il cammino è lungo. Non c’è una svolta dopo una grande vittoria, così come non servono drammi dopo una sconfitta netta come quella di Pineto. Bisogna continuare a giocare. Alcuni ruoli di questa squadra sono all’inizio del percorso, serve tempo, fiducia e confidenza. Lo sapevamo già. Serve tempo, servono esperienze. Esperienza vuol dire che oggi sbaglio due e ne faccio bene una, e domani si spera che vada al contrario. Devono vivere queste partite. E questa è stata una grande dimostrazione della squadra. Sotto due a zero, dopo quel secondo set perso, si poteva tornare a casa molto prima. Invece sono rimasti lì. Hanno lottato. Ci è andata bene nel quarto e siamo stati molto bravi nel quinto”.
COSIMO BALESTRA: “È stata la gara più intensa della stagione. Abbiamo battuto la capolista e in campo si è visto che, a tratti, siamo riusciti a imporci nettamente. Poteva finire anche tre a zero, senza quel passaggio a vuoto del secondo set in cui abbiamo sprecato cinque minuti decisivi. Abbiamo lasciato due punti in classifica, potevano essere tre. Parliamo comunque di una squadra davvero attrezzata. Sono primi non per caso. Oggi secondo me hanno fatto un po’ più di fatica in questo palazzetto, e noi siamo stati bravi a sfruttare ogni piccola difficoltà. In fase break siamo stati superiori. Ci abbiamo messo il cuore, perché loro sono una squadra ostile da affrontare. Cosa significa questa rimonta per la stagione? Questa vittoria ci mette nelle condizioni di capire che possiamo giocare, e potenzialmente vincere, contro chiunque. Non vuol dire che accadrà automaticamente. Però ora abbiamo la prova che, mettendoci anima e corpo, possiamo raggiungere risultati molto più alti rispetto a quelli che immaginavamo a inizio stagione”.
Sviluppo Sud Catania 3
Gruppo Consoli Sferc Brescia 2
(24-26, 25-27, 25-23, 26-24, 15-12)
Sviluppo Sud Catania: Cottarelli 3, Basic 26, Balestra 9, Nwachukwu 28, Feri 10, Volpe 9, Gitto 1, Marshall 1, Caletti (L), Gasparini 0, Parolari 0, Carbone (L). N.E. Pinelli, Torosantucci. All. Montagnani.
Gruppo Consoli Sferc Brescia: Berger 13, Mancini 3, Cominetti 6, Cargioli 8, Lucconi 22, Cavuto 19, Franzoni (L), Rossini (L), Cech 10, Solazzi 0, Ghirardi 0. N.E. Tondo, Zambonardi, Bettinzoli. All. Zambonardi.
ARBITRI: Autuori, Sumeraro.
NOTE – durata set: 31′, 35′, 32′, 34′, 19′; tot: 151′.
(fonte: Sviluppo Sud Catania)