Paola Egonu: “Io numero uno? Al massimo l’Italia… ma non lo siamo ancora”

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Di Redazione

Le giornate trionfali nella sua carriera non si contano più, così come i trofei di squadra e individuali portati a casa. Ma la medaglia d’oro della VNL femminile vinta ad Ankara ha senza dubbio qualcosa di particolare anche per Paola Egonu, sia perché è la prima in assoluto nella storia della nostra nazionale, sia perché la stella azzurra (ovviamente MVP del torneo) ne ha approfittato anche per battere un ennesimo record, sia pure ufficioso: quello di velocità del pallone, con una schiacciata a 112 km orari.

Un primato a cui l’opposta azzurra, nell’intervista a Mattia Chiusano per La Repubblica, non sembra dare troppo peso: “Non me ne sono resa conto fino a quando ho visto il post su Instagram. Non è una cosa a cui penso durante la partita. Mi sono detta: ‘Ok, sono felice’, però mi piace molto di più il risultato che abbiamo ottenuto come squadra“.

Ed è la stessa linea che Egonu segue quando le si ricorda il suo ruolo, ormai apparentemente incontrastato, di giocatrice numero uno al mondo: “Questo è uno sport di squadra, quindi è l’Italia la numero uno, se proprio vogliamo dirlo. Però non penso che lo sia, abbiamo ancora tanto su cui lavorare, siamo una squadra giovane“.

Sulla crescita della squadra dopo Tokyo 2020 l’opposta aggiunge: “Io non credo che sia cambiato nulla dall’Olimpiade a oggi. Credo che ci siano tante cose da migliorare. Siamo state brave a mettere in difficoltà le avversarie, e ne sono fiera, però sentirsi più forti serve a poco: serve il risultato, essere presenti in partita e saper reagire quando serve“. Quello che è cambiato è sicuramente la popolarità delle azzurre, a cominciare dalla stessa Egonu, che però assicura: “Non mi pesa e non mi è mai pesato, anzi sono grata di essere un punto di riferimento per giovani, per bambini e bambine“. Un sentimento senza dubbio condiviso da tutta la pallavolo azzurra.

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Romano Giannini lascia la Lube: “A Civitanova ho trascorso stagioni indimenticabili”

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Dopo quattro anni molto intensi si separano le strade della Lube Volley e dell’assistant coach Romano Giannini. Il tecnico marchigiano saluta i vicecampioni d’Italia dopo aver vinto lo Scudetto 2021/22 e la Coppa Italia 2025. Nel suo percorso in biancorosso Giannini ha raggiunto anche altri piazzamenti di prestigio come il secondo posto al Mondiale per Club 2021, il secondo posto in Challenge Cup 2025, le due Finali Play Off SuperLega Credem Banca (2022/23 e 2024/25) e le due Finali di Supercoppa (2022/23 e 2023/24). Oltre a essere entrato nel cuore dei tifosi, l’allenatore originario di Porto Potenza ha conquistato tutti con una parentesi da head coach, nel finale della SuperLega 2023/24, dopo le dimissioni di Chicco Blengini, portando la Lube al trionfo nei Play Off 5° Posto.

Il saluto di Romano Giannini: “Ho trascorso stagioni indimenticabili a Civitanova, dove sono approdato dopo 25 anni di carriera. Ho ricordi indelebili, a partire dallo Scudetto fino alla Coppa Italia, senza dimenticare le tante finali raggiunte e la parentesi da primo allenatore, una delle esperienze più belle perché era sempre stato uno dei miei sogni prendere il timone di un top team in SuperLega. Quella appena conclusa è stata l’annata più bella perché avevamo aspettative più basse, mentre abbiamo raggiunto tre Finali alzando al cielo un trofeo. Dopo un periodo cupo come quello del Covid per me è stato speciale approdare alla Lube. Il mio è un lavoro che porta sempre a guardare avanti, verso nuovi traguardi, ma aver fatto parte della grande famiglia cuciniera, che quotidianamente ha saputo trasmettermi una sana pressione verso il successo, mi ha forgiato. D’altronde senza questa mentalità vincente la Lube non sarebbe uno dei Club più forti e organizzati al mondo, dove l’identità di squadra viene prima di ogni cosa!”.

Volley Lube ringrazia Romano Giannini per il prezioso contributo e la grande professionalità dimostrata durante la sua permanenza. Al tecnico va un grande in bocca al lupo per il suo futuro professionale e il percorso di vita.