Pallavolo Picco Lecco, vittoria su Albese. Mambelli: “Brave ad aspettare”

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(Foto De Cani/Picco Lecco)
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Di Redazione

Che impresa: Il derby è biancorosso! Nella 4° giornata di andata di questa “Fase 1” del campionato nazionale di serie B1 femminile, ad andare in scena è stato l’ormai classico derby del Lario che ha visto trionfare le lecchesi dell’AcciaiTubi Pallavolo Picco Lecco solamente al tie-break, dopo un’estenuante battaglia e una grandissima rimonta sulla Tecnoteam Albese; risultato finale dell’incontro, 3-2 (14-25 | 13-25 | 25-23 | 25-20 | 15-12).

Non c’è nulla da fare per la Picco Lecco nei primi due set. Le avversarie partono subito forte, senza mai mollare il piede dall’acceleratore, conquistando in entrambi i set un considerevole margine di vantaggio sulle biancorosse mantenuto, poi, fino alla fine. A nulla sono valsi i tentativi di recupero da parte delle padrone di casa che, dapprima con Martinelli e poi con Mambelli, entrata in sostituzione di Lancini, cercando di arginare l’avanzata della formazione ospite che conquista i parziali con il punteggio di 14-25 e 13-25.

Cambio di passo, invece nel terzo parziale: la formazione di casa, guidata da coach Milano, ingrana la marcia e, dopo una prima metà di set disputata in sostanziale equilibrio, trascinata da una scatenata Mambelli in attacco, conquista il parziale con il punteggio di 25-23.

Nel quarto set, le due formazioni se la giocano punto a punto, con uno scambio lunghissimo sul 9-9 che vede il libero biancorosso, Silvia Lussana, mettere in campo grandi difese e recuperi. Nella seconda metà del parziale, le ragazze di coach Milano prendono il largo e, con i terminali offensivi Valli, Mambelli e Ratti, conquistano il parziale con il punteggio di 25-20 portando la partita al decisivo Tie-Break.

Non c’è storia nel quinto e ultimo set: la Picco parte subito forte ed è 7-2. Cialfi e compagne però non mollano

e recuperano parzialmente lo svantaggio. Le biancorosse, con una ritrovata alchimia di squadra, accelerano nuovamente e non lasciano scampo alle comasche vincendo il set per 15-12: il derby, torna ad essere biancorosso!

Top scorer dell’incontro e MVP del match è Benedetta Mambelli con i suoi 21 punti, seguita da Greta Valli (17), Martina Focaccia (12), Sonia Ratti (8), Elisa Manzano (7), Martinelli (6), Arianna Lancini (2) e dal libero, Silvia Lussana (1 punto).

Queste le parole di coach Gianfranco Milano: «Sapevamo che avremmo dovuto giocare a un livello superiore rispetto a quello degli allenamenti. Inizialmente non abbiamo espresso nemmeno il 30-40% delle nostre potenzialità, poi grazie a qualche aggiustamento le cose sono riuscite via via sempre meglio, cosa che ci ha permesso di togliere sicurezze ad Albese. Il nostro è stato un crescendo, per noi è stata una bella serata, la quadratura è arrivata nel corso del tempo e tutte le ragazze hanno partecipato secondo le loro caratteristiche; sono contento di avere così tante alternative, mi auguro che questa partita ci dia consapevolezza nei nostri mezzi. Noi lepre? Anche l’anno scorso era così, siamo abituati. A breve inizierà già il girone di ritorno, la seconda fase ci darà più tempo per prepararci al meglio; presentarsi con qualche punto in più farà comodo in vista della fase finale».

Queste le parole di Benedetta Mambelli:«Di fronte avevamo una compagine molto ostica. Siamo state molto ad aspettare e a fare poco nei primi due set. Personalmente ho cercato di trasmettere l’energia che stava fomentando in panchina; insieme abbiamo costruito una bella armata. La pallavolo è un gioco di squadra, se la palla arriva bene in posto 4 è perchè dietro le cose funzionano a dovere; ci serviva la voglia di fare qualcosa in più e null’altro. Siamo prime e loro sono sotto a -1, ma dal punto di vista del morale è un bello schiaffo.»

(Fonte: comunicato stampa)

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Bergamo conferma lo staff di coach Parisi per ricominciare da dove è arrivata

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Bergamo blinda anche il suo staff tecnico. Dopo quella di Carlo Parisi, arriva la conferma anche dei suoi più stretti collaboratori: il vice, Marcello Cervellin, il preparatore atletico Luca Rossini e lo scoutman Alessandro Bianciardi. E, con loro, anche per lo staff medico si proseguirà il percorso nel segno della continuità con i medici Alberto Baldi e Maurizio Gelfi, la nutrizionista Marta Gamba e i fisioterapisti Matteo Gandolfi e Matteo Bonfanti. E come Team Manager ci sarà ancora Ludovico Carminati.

Così, mentre Rossini condivide l’avventura in Nazionale con Parisi e lo Staff di Velasco, Cervellin lavora in palestra per tenere in allenamento Linda Manfredini, rimasta a Bergamo per terminare l’anno scolastico.

Ed è proprio il secondo allenatore rossoblù a tirare le somme di un’annata speciale, provando a spiegarne i segreti: “Si è creato subito un buon rapporto tra i componenti dello staff, la squadra e la società. Poi abbiamo avuto l’abilità di sfruttare un inizio di campionato senza big in molte delle squadre avversarie che ci ha permesso di andare in fiducia per il resto della stagione. Forse avremmo potuto fare un po’ meglio nella parte finale dell'anno, anche se bisogna riconoscere che ci sono stati degli scontri con squadre di caratura superiore. A Bergamo ho trovato un ambiente dinamico in un campionato in cui è andato tutto bene, un contesto che ha dimostrato cultura sportiva anche nei piccoli momenti di difficoltà. Perché quando le cose vanno bene è tutto più semplice, ma nei momenti in cui i risultati non venivano, la società ci ha messo in condizione di tranquillità e organizzazione per fare il meglio possibile”.

C’è qualcosa che avrebbe voluto fare in modo diverso?

“Avrei voluto fare qualche risultato in più alla fine della stagione che ci avrebbe permesso di fare una partita di più in casa nella fase dei Play Off e di avere qualche possibilità in più per allungare il nostro percorso. Ma non si può chiedere tanto di più a questa stagione”.

E ora?

“Ora dobbiamo lavorare per ricreare situazioni simili di fiducia della squadra e di fiducia reciproca da parte di tutti noi e poi limare ogni piccolo particolare in cui tutti possiamo migliorare. E’ utopico pensare che si possano ricreare le stesse situazioni dello scorso anno, in cui siamo stati bravi ma abbiamo avuto anche un po’ di fortuna. Quella fortuna che forse non avremo, potremo aggiustarla migliorando ogni dettaglio con l’obiettivo di confermare ciò che abbiamo fatto, che sarebbe un grandissimo risultato. Se poi venisse anche qualcosa in più…”.