Il Pagellone di Cozzi: Perugia assimila la mentalità vincente di Bernardi. E’ Scudetto!

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Ufficio Stampa Sir Safety Conad Perugia
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Di Paolo Cozzi

E’ festa grande al PalaEvangelisti di Perugia, dove la squadra di Bernardi, pur partendo contratta nei primi due set dimostra di aver imparato a gestire la pressione e si impone in tre set dando vita ai festeggiamenti per il primo storico scudetto. Civitanova attacca meglio, ma è nel complesso più fallosa e in battuta si incarta in una serie lunga di errori anche banali, mentre soffre tremendamente le bordate dai nove metri dei perugini che sono l’arma in più dei padroni di casa in tutta la serie. Che dire di più… Civitanova sulla carta risultava una corazzata, ma questa Perugia ha più cuore, gioca più di squadra e ha assimilato la mentalità da vincente del suo allenatore.

Ma veniamo alle pagelle dei finalisti:

De Cecco – Che le sue mani siano baciate dal talento lo si sapeva, ma dopo due finali scudetto perse, con finali non brillantissime ero curioso di vedere se la cura Velasco (in nazionale) e Bernardi (col club) lo poteva portare nell’Olimpo dei Grandi. E cosi è stato: veloce e imprevedibile, ma preciso e “scolastico” nei momenti chiave dove la squadra ha bisogno di serenità. Uno spettacolo per gli occhi, un piacere per i compagni di squadra. Voto 10

Atanasijevic – Non è la sua miglior partita, sei murate subite sono tante, ma la sensazione è che si sia tolto dalle spalle la nomea di eterno incompiuto sulle palle chiave. E quando va in battuta…beh è già buono riuscire a intravedere le sue fulminate!! Sembra anche meno nervoso del passato e questo aiuta soprattutto la squadra. Ora che ha vinto… la sensazione è che ci prenderà gusto! Voto 9

Zaytsev – L’uomo più chiacchierato del volley italiano parte malissimo nel primo set, quasi spettatore del match… ma appena la miccia si accende sono guai e bolidi per tutti. Questo Ivan versione ricevitore mi piace, molto, determinante in ricezione, fulminante in battuta e lucido in attacco. Ma è l’atteggiamento quello che colpisce, la voglia, la grinta, il suo mettersi a disposizione della squadra. Voto 9

Anzani – Arrivato a Perugia in sordina, punto dopo punto, partita dopo partita diventa attore principale di questa squadra, diventando attore protagonista con muri importanti e mostrando doti in attacco che ai più erano sconosciute. Voto 8 per la partita, 10 per la stagione.

Podrascanin – Il super centralone serbo viene quasi oscurato dalle performance del compagno di reparto, ma avere lui al centro della rete e in battuta è sinonimo di garanzia assoluta. Voto 8

Russell – Bene in battuta, ma in attacco fatica tanto e in ricezione perde il bandolo della matassa un po troppo in fretta. Capita, per carità, ma la sensazione è che allo yankee manchi qualcosina per giocare certe partite da protagonista. Voto 6

Berger – Entrare in finale scudetto non è mai facile, ma lui entra e mette serenità in seconda linea trovando colpi importanti anche dalla prima. Un “panchinaro” che chiamarlo tale è un insulto. Voto 8,5

Colaci – In ricezione è poco cercato, e allora decide di partecipare alla festa scudetto regalando difese e coperture a nastro!! Voto 8

Sokolov – In attacco è mostruoso, con colpi di rara bellezza e traiettorie ai limiti del possibile, a muro è un osso duro quasi invalicabile… ma vederlo in battuta dove su 10 tentativi ne sbaglia 5 è qualcosa di inspiegabile e inaccettabile, soprattutto in una serie di finale scudetto. Voto 7

Juantorena – Dopo una gara 4 galattica torna sulla terra il campione italo-cubano e con un erroraccio su una palla di prima a fine secondo set dimostra che anche i big possono fare errori da minivolley. In difficoltà in attacco, sotto pressione in ricezione… il suo apporto manca davvero tanto nelle fasi break. Voto 6,5

Kovar – La più bella partita stagionale nel momento più importante della stagione, è vero che prende 6 ace, ma è anche la vittima sacrificale sulle bordate perugine. In attacco regala colpi di rara bellezza con mani e fuori millimetrici, ecco sarebbe bello vederlo sempre cosi… Voto 8,5

Cester – Di ricezioni buone ne arrivano poche per i centrali e trovarsi spettatore in una partita così non è facile, e di conseguenza anche il muro, dove spesso è stato determinante ne risente molto. Voto 5,5

Stankovic – In attacco ci prova, ma spesso fatica a trovare il timing giusto con il palleggiatore. A muro non riesce a trovare quegli spunti che lo hanno reso uomo chiave nelle partite precedenti. Voto 6

Grebennikov – Tiene in ricezione ed esce con il tabellino immacolato alla voce ace subiti. Bene anche in difesa e sulle free ball, per lui ordinaria amministrazione. Voto 7,5

Christenson – L’americano di base mi piace e anche molto, ma in questi play off ha faticato tanto, troppo giocando spesso scontato e impreciso, dimenticandosi troppo spesso dei suoi ottimi centrali. Sicuramente ha pesato la situazione Bruno deflagrata alla fine delle semifinali, ma da fuori sembra che le sue prestazioni siano diventate un alibi per i suoi compagni. E adesso sarà difficile mettere insieme tutti i pezzi del vaso andato in frantumi… Voto 5

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Gara4 di Finale Scudetto Civitanova-Trento, il Pagellone di Paolo Cozzi: Michieletto 10, Lagumdzija 4.5

Palla al centro

Sembrava un’altra sfida della serie di Finale destinata a chiudersi con un facile tre a zero per i padroni di casa, invece sul finire del secondo set con Trento ormai alle corde Alessandro Michieletto ha deciso di vestire i panni di un moderno supereroe e con tanta grinta e senza paura dalla linea dei 9 metri ha letteralmente sbriciolato le sicurezze marchigiane, trascinando i suoi fuori dalle pericolosissime sabbie mobili nelle quali stavano lentamente sprofondando. E così, una Civitanova fino a quel momento macchina bellica perfetta si è inceppata, incominciando ad attorcigliarsi in un groviglio di errori gratuiti che alla fine hanno pesato come un macigno sulle sorti del match.

Ma veniamo alle pagelle del match, plaudendo comunque a tutte e due le compagini, perché se è vero che una sola squadra sale sul gradino alto del podio, è altrettanto vero che Civitanova esce a testa altissima da questa serie di Finale e merita l’apprezzamento per quanto fatto di tutti gli appassionati di volley.

Foto Lega Volley Maschile

Michieletto: Voto 10
Deus ex machina di questa Trento, più di una volta in questi Play-Off è stato la miccia che ha dato il la alla riscossa. Che fosse top player lo sapevamo da anni, che fosse determinante pure. Ma al servizio è diventato ancora più letale e maturo.

Sbertoli: Voto 9
Nonostante la ricezione ballerina, trova la velocità giusta di palla per tenere in ritmo i suoi campioni.  Carattere, tenacia e talento sono solo alcune delle caratteristiche di questo ragazzo che mai come ora merita una chance vera in nazionale. E’ vero, ripetiamo spesso che a muro regala qualcosa… Ma anche Hercules dopo tutto era un semplice mortale!

Lavia: voto 7
Vedere Daniele prendere 5 ace fa sempre effetto, ma questo ci indica anche il valore della battuta marchigiana. Per il resto, pochi errori e tanta concretezza per un ragazzo che quando gioca i mani out ci riporta alla mente un certo Bernardi…

Rychlicki: voto 5,5
Non gioca la sua miglior gara, ma nel match fra opposti partenti vince certamente il duello. Certo che 6 murate subite sono davvero tante per un giocatore che predilige la palla veloce proprio per anticipare il muro avversario

Flavio: voto 7
In sordina nei match precedenti, decide di far tuonare i suoi attacchi all’Eurosuole Forum e lo fa con grande precisione. Attento anche a muro dove quando arriva a raddoppiare fa sempre buio.

Kozamernik: voto 7
Attento in attacco, svelto a muro e pericolosissimo ogni volta che si presenta dai nove metri: un bel modo per salutare la sua ormai ex squadra.

Laurenzano: voto 8
Ventuno anni e due scudetti in saccoccia… Un bottino da autentico predestinato della seconda linea che tra le mura nemiche chiude con un solo ace subito e una ottima prova da uomo ovunque.

Soli: voto 9
Vincere il primo scudetto quando si è già stati ”silurati” a febbraio è impresa non da poco, che dimostra come il coach modenese fosse ben voluto all’interno dello spogliatoio. Qualche passo falso in questi due anni c’è stato indubbiamente, ma ha sempre saputo far rialzare la testa ai suoi ragazzi.

Foto Lube Volley

Nikolov: voto 9
La promessa che ormai è una solida realtà gioca con una intensità e una cattiveria agonistica di rara bellezza. Potente e reattivo in attacco, fiammante dai 9 metri, regala ancora qualcosa in ricezione, ma vederlo giocare è gioia per gli occhi.

Bottolo: voto 8
Cresciuto tanto alla corte di Medei, ormai non stupisce più per il rendimento ottimo anche in ricezione. Gli step di crescita arrivano sempre quando meno ce li si aspetta e ora Mattia è già fuori dalla porta di De Giorgi a chiedere una maglia da titolare…

Lagumdzija: voto 4,5
Finale scudetto in lento declino per il turco che alla lunga dimostra poca incisività in attacco e una grande fatica a restare “on fire” in match di questa caratura.

Boninfante: voto 6
Alla prima stagione da titolare guida i suoi alla Finale Scudetto… Solo questo ci dà l’idea del cammino fatto da questo ragazzo nel corso della stagione. Poi certo, qualche palla arriva ancora imprecisa e qualche scelta lascia a desiderare, ma il futuro è tutto dalla sua parte e nelle gerarchie dovrebbe aver superato Porro di slancio.

Chinenyeze: voto 6
Meno volitivo che in altri match, con un attacco finalmente degno del suo talento, ma a muro fa davvero tanta fatica a leggere il gioco di Sbertoli, e probabilmente si commiata da Civitanova senza aver messo in mostra tutto il suo potenziale.

Gargiulo: voto 7
Ha voglia di essere protagonista in campo il neo convocato azzurro e ancora una volta trova guizzi importanti sia a muro che in attacco.

Balaso: voto 6,5
Trento spinge tanto dai nove metri e lui deve coprire quasi metà campo… Non male chiudere con zero ace subiti di fronte a degli avversari indiavolati!

Medei: voto 8
Alzi la mano chi immaginava una Civitanova così performante dopo un solo anno di ricostruzione….  Una Coppa Italia, una finale scudetto e Bottolo e Nikolov ritrovati…. Non male come inizio! 

Di Paolo Cozzi